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Jimin


«Inutilità, puoi aprire quegli occhietti innocenti adesso, il tuo alpha è svenuto» gli disse con voce sprezzante l'aguzzino di Kim, la voce satura di disgusto.

Jimin aprì gli occhi e la prima cosa che ebbe modo di mettere a fuoco fu il volto di quell'alpha, i cui schizzi di sangue gli avevano cosparso il viso, gli abiti e le mani; era tutto intento a ripulire quell'arma dall'aria assolutamente dolorosissima e terrificante, grondante di liquido cremisi e di altro che solo gli dei potevano sapere.

Gli occhi seri e luminosi di rosso non facevano altro che completare quel quadretto macabro e dolorosamente reale; l'odore ferruginoso del sangue gli pizzicava le narici e i rantoli affannati di Taehyung -che sembrava quasi stesse vagando nell'incoscienza- erano una colonna sonora che lo pietrificarono sul posto.

Era per quello che Taehyung lo aveva avvertito, qualche tempo prima? Per lui era inconcepibile che un genitore facesse una roba del genere, che un essere umano fosse capace di osare così su una creatura che, in quel momento, non poteva difendersi perchè bloccato.

Deglutì sonoramente e sentì lo stomaco ribellarsi a quei pensieri e a quello spettacolo, seguendo con gli occhi i movimenti dell'alpha che, senza nessuna espressione, lasciò la cella richiudendosi la porta alle spalle con un tonfo secco. 

Con mani tremanti si passò una mano sulla fronte per asciugare il velo di sudore che adesso gli colava dalle tempie e si rese conto di aver trattenuto il fiato fino a quel momento. 

Mannaggia, era praticamente inutile per Taehyung, e tutto perchè era un beta! Quanto facevano schifo i ranghi, nel mondo dei lupi? Se solo fosse stato un alpha come Yoongi o come Namjoon, avrebbe potuto evitare a Taehyung quelle sofferenze, e non essere costretto a ritirarsi davanti ad un comando alpha. 

Ok, tecnicamente poteva farlo, perchè adesso aveva solo Yoongi come compagno e Taehyung e Jungkook come suoi capobranchi, ma non era una saggia decisione -visto che quelli sembravano essere tutti alpha. Non aveva ancora visto nessun beta o omega entrare nella cella. 

I suoi occhi viaggiarono immediatamente verso Taehyung e si portò una mano sulla bocca, orripilato alla vista di com'era ridotto il suo amico, il suo alpha, la metà di Jungkook.

Grosse lacrime gli annebbiarono la vista fino a scendere drammaticamente sulle sue guance paffute, e soppresse un singhiozzo intrappolando le labbra tra i denti. 

Jiminie, Tae ha bisogno di te! Muoviti, pensa a come agirebbe Yoongi si fece mentalmente forza, gattonando quindi verso il suo amico -non era sicuro che le ginocchia lo avrebbero retto-. 

Taehyung sembrava ormai svenuto, il suo volto era tirato, coperto da sudore e schizzi di sangue, le labbra spaccate e secche, la testa ciondolante sul petto, le spalle innaturalmente tenute all'indietro dalle catene, in ginocchio perchè le gambe non lo avevano più retto -comprensibilmente, tra l'altro. 

Strisciò verso di lui per andargli vicino ed osservare con crescente orrore le profonde ferite che gli erano state inferte sul petto, dove alcuni squarci lo avevano praticamente dilaniato. Fece un respiro profondo e gli si avvicinò così da poter prendere il volto di Taehyung tra le mani ed avvicinare l'orecchio al naso, per assicurarsi che respirasse ancora. 

Un fiato tremulo e flebile gli arrivò alle orecchie come la sinfonia migliore che esistesse, e si permise un altro profondo sospiro di rassicurazione. 

Potevano farcela, potevano farcela! Era sicuro che ce l'avrebbero fatta, che Jungkook e Yoongi, come i cavalieri dei migliori romanzi rosa di cui si era praticamente drogato da ragazzino, sarebbero arrivati sul posto per salvarli dai lupi cattivi e riportarli indietro nel loro nido amoroso. 

Blind Sight [TaeKook]✔︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora