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Taehyung (una settimana dopo)



Storse il muso e socchiuse gli occhi, diffidente. 

Si stava rigirando tra le mani quella dannata collana da un quarto d'ora abbondante, facendola oscillare mollemente e con fare esitante davanti gli occhi attenti e leggermente timorosi. Come avrebbe detto alla sua metà -in quel momento tutta intenta ad allenare un gruppo consistente di giovani alpha, aiutandoli nel controllare i loro lupi appena risvegliati- della sua chiacchierata con Taegun, di quella strana collana e di quella condizione assurda quanto irreale che gli era stata data come unica alternativa per avere dei cuccioli?

Era perfettamente consapevole della possibilità -non così tanto remota- che Jungkook non accettasse quella proposta, che non fosse disposto ad arrivare a tanto pur di avere una famiglia con lui. Taehyung aveva motivo di credere che, in risposta alle sue parole, sarebbe arrivata una risata incredula e la proposta di adottare dei cuccioli poco fortunati e abbandonare per sempre quel pensiero.

Si sapeva, le adozioni non erano mi troppe, e Taehyung aveva intenzione di adottare quanti più cuccioli possibile in un futuro che, sperava, non fosse poi così lontano.

Taegun aveva assopito le sue ansie e gli aveva fornito non pochi spunti su cui riflettere, ma ogni volta che pensava a dei cuccioli tutti suoi, quella paura assordante di non poter essere per loro una figura di riferimento era...asfissiante. 

Tante cose erano state anomale nella sua vita, tante cose avevano avuto risvolti inaspettati, quindi perchè quella chiacchierata con Taegun lo aveva colpito come tram?

Stava forse esagerando il tutto? Stava forse ingigantendo una cosa che in realtà era super easy e di facile riuscita? 

V? chiamò.

Proprio come ogni volta che aveva un dubbio o un tarlo difficile da sciogliere, il pensiero di chiamare V anticipava sempre la reale motivazione per cui non era poi così propenso nel parlare con il lupo. 

Ma nonostante tutto, era l'unico a cui poteva chiedere un parere sullo stato attuale delle cose, visto che ancora nessuno sapeva quello che Taegun gli aveva riferito.

In realtà, stava notando un grande, enorme cambiamento all'interno del quartier generale, un qualcosa di abbastanza palese e che era maturato con calma ma abbastanza velocemente. Namjoon e Jin erano -giustamente- preoccupati per i loro cuccioli; l'alpha non lasciava mai il fianco dell'omega nonostante quest'ultimo, spesso e volentieri, lo minacciava lanciandogli dietro oggetti a caso per farlo andare quantomeno in cucina a prendere l'acqua.

Jin era costretto a rimanersene a letto tutto il giorno, ma nonostante la sua impossibilità di essere in giro per il quartier generale, riusciva comunque a comandare tutti come la vera regina che era. Gli mancava un pò trovarlo intento a sfornare ogni tipo di pietanza con il mestolo tra le mani e qualche sbuffo di farina, qualche macchia d'olio o qualche schizzo di cioccolato sui vestiti, così come gli mancava sedersi tutti insieme a parlare proprio com'era stato in principio. Tuttavia, la felicità che provava nel sapere che avevano trovato la propria strada era di conforto... e poi lui aveva Jungkook. 

Yoongi e Jimin erano diventati stranamente inseparabili. Il beta non faceva altro che dividersi tra gli allenamenti, la cucina i cui esperimenti non erano sempre mangiabili -ma questo sembrava essere completamente ignorato dal beta, che costringeva il suo compagno a mangiare quei manicaretti irresistibili. Purtroppo per lui, era finito in mezzo alla prova assaggio più di una volta, e aveva soppresso un'espressione di disgusto lottando duramente contro le lacrime che gli erano salite agli occhi al gusto dei biscotti fatti dal beta. Dovevano essere dei biscotti al cioccolato, ma solo dopo che ne avevano ingurgitati almeno quattro a testa, il beta si era reso conto di aver usato i fondi del caffè e non il cacao in polvere.

Blind Sight [TaeKook]✔︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora