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Jungkook



Perché non vedo.

Le parole di Taehyung gli echeggiarono nel cervello come se la sua scatola cranica si fosse svuotata.

Aveva capito bene? 

Non vedeva?

Alzò lo sguardo sui suoi amici che si erano radunati attorno a loro con un fare così preoccupato che Jungkook quasi si sentì mancare. Il fatto che fosse tornato in forma umana non lo aiutava a mantenere l'espressione neutrale che avrebbe voluto avere.

Yoongi, Jimin, create le squadre per ripulire questo disastro. Sarò io ad occuparmi di Taehyung ordinò Jungkook, guardandoli tutti negli occhi con un implicito "non fatemi domande perchè potrei non rispondere di me".

Si voltò nuovamente verso Taehyung per dedicarci tutta la sua attenzione; questi aveva preso a strofinarsi gli occhi con le mani tremanti, in modo frenetico e completamente scoordinato, sibilando ad ogni minimo sfregamento ma perseverando nell'impresa.

Tae, fermati. Potresti peggiorare la situazione, non farti del male glielo disse gentilmente, lasciando che la mano che stringeva il suo braccio scorresse fino ad avvolgergli la vita. Vide la sua metà trasalire, puntare lo guardo vuoto sulle sue mani tremanti senza alzare il capo.

Kook, io non vedo lo ripetè con tono quasi incredulo, toccandosi nuovamente il volto con dita incerte.

Taehyung sembrava non riuscire a collegare la mente alla bocca, ma sembrava essere solamente in grado di mordersi convulsamente il labbro e continuare a tastarsi il viso, strizzare le palpebre e respirare affannosamente.

Taehyung, fai un respiro profondo. Concentrati sulla mia voce.

Come richiamato da quelle parole, Taehyung alzò il viso su di lui, e Jungkook potè notare come gli occhi spalancati vagavano nel nulla, puntandosi su ogni parte del viso senza soffermarsi su qualcosa in particolare.

«Tae, andrà tutto bene. È tutto ok, ne sono sicuro. Continua a respirare piano» glielo sussurrò con dolcezza a pochi centimetri dall'orecchio, in un caldo conforto che sperò gli arrivasse al cuore. 

Jungkook non voleva far trasparire la sua paura -anzi... terrore era il termine più calzante-. Non ne era mai stato particolarmente capace nel nascondere le sue sensazioni ed emozioni, ma Taehyung era così preso -giustamente- dalla sua condizione che non sembrava essersene nemmeno accorto.

Emise un verso strozzato e scosse forte la testa, continuando a battere le palpebre ancora e ancora.

Cazzo! Non ci posso credere, quell'enorme figlio di puttana ha usato il boomerang del cacciatore! Mi ha reso cieco, quel pezzo di merda gli urlò mentalmente Taehyung, stringendosi le ciocche di capelli tra le dita quasi convulsamente che, se avesse continuato, se li sarebbe come minimo strappati.

«Taehyung, ci penserai dopo al boomerang del cacciatore e a qualsiasi altra cosa. Per il momento è importante che ti concentri sullo stare bene e calmarti». 

Jungkook accompagnò le sue parole con una lieve carezza dietro la sua schiena, notando come il corpo della sua metà avesse iniziato a tremare come una foglia.

NON VEDO. IO NON VEDO, NON-

TAEHYUNG, CALMATI! gli urlò nella mente Jungkook, che sembrò suonare più come un ordine che come un invito a calmarsi davvero. 

Blind Sight [TaeKook]✔︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora