Capitolo 1~ pozione disastrosa

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Questo è un bellissimo inizio,oramai le acque dopo una lunga tempesta si sono calmate,e niente può andare storto al settimo anno a Hogwarts,la seconda,anzi,ormai la prima casa di Hermione. Mancava solo un giorno,un giorno soltanto per andare alla stazione King's Cross e salire comodamente sul treno Express rosso spumeggiante.

La nostra Hermione,sta in camera sua,da sola che prepara la sua amata valigia per il giorno dopo,quando però,dal piano di sotto si sente un piccolo schioppettio,come i botti di capodanno.La riccia lascio' perdere il baule e scese di corsa di sotto,e vide Dobby,a dondolarsi su una seggiola del salotto,ma appena vista la ragazza,con timore scese da essa e si avvicinò a Mione,stroppicciandosi le sue piccole e ossute dita "Dobby deve dire alla signorina Granger un messaggio anonimo...." disse il piccolo elfo, ed Hermione ,sempre con la sua dolcezza rispose "certo Dobby, parla pure "

"la signorina Granger..non deve tornare a Hogwarts! La farano soffrire.. sia fisicamente che qui" e a quelle parole l'elfo gli sfiorò il punto dove doveva esserci il cuore "mi dispiace..ma io ci tornerò..non posso abbandonare i miei amici" rispose alzando il mento,per non far sentire la poca paura che provava in quel momento "Dobby vuole proteggerla ! Dobby lo dice alla signorina Granger da parte di villa M...NO DOBBY NON DOVEVI DIRLO! CATTIVO DOBBY" e il povero elfo prese tutto quelle che aveva a tiro e cominciò a massacrarsi con: bottiglie in vetro,lumi e libri ma menomale che Hermione lo prese per le spalle e lo tiro su,fermandolo "basta..ok? Basta non fa niente.." questo è quello che aveva detto,non pensato "cosa? villa M....villa malfoy,beh sembra strano..ma prima che si prenda a fucilate,lasciamolo andare" penso'

"Dobby l'ha detto,quindi non ha colpa..Dobby deve andare " e a quelle parole l'elfo,con uno schiocco di dita,sparì come polvere.Hermione salí di sopra,e questa volta,la sua frenesia per partire,diminuiva. Perché proprio a villa Malfoy dicono che non deve tornare? Ma quel giorno,non voleva la tristezza nei suoi pensieri,voleva essere felice soprattutto perché era finita la guerra,i suoi amici Harry e Ron sarebbero stati con lei un altro anno,e poi era diventata grande,responsabile e stava per diventare maggiorenne. Alle 13:00 si preparò un pranzo caldo a base di pollo e patate,per rallegrare infine si è fatta una scorpacciata di patatine,non gli importava di niente,ne di ingrassare ne di sentirsi male,erano tutto finito.

Alle 19:00 si preparò un po' di pasta al ragù,come quella che le facevano sempre i suoi genitori,e infine,un poco di frutta. Si lavo' i denti,si mise il pigiama e lascio' fare alla notte tutto il resto.

Il giorno dopo,Hermione si era svegliata molto presto,sia per l'eccitazione,che per la voglia di rivedere i suoi cari amici. La valigia era pronta,lei era pronta.Poteva partire. Ormai sapeva guidare,quindi salí sulla sua auto,e cominciò a guidare fino alla stazione.Arrivata,corse verso il binario tra il 9 e 10. Si ricordava la prima volta,il primo giorno,che emozione aveva provato..per lei non era logico,ma ora niente lo era.Corse attraverso il muro e quando riaprí gli occhi,eccolo lì, il meraviglioso treno che l'aspettava,e lei aspettava lui.Entro',e visto che era arrivata presto,le cabine erano quasi tutte vuote,e quindi poteva scegliere quella che desiderava di più.Si posizionò vicino al finestrino,aspettando che arrivassero Harry e Ron.Nessuna traccia,forse non l'avevano trovata,e quindi,rimase sola,per tutto il viaggio "qualcosa dal carello?" chiese la signora dei dolciumi dopo un paio di minuti di solitudine "emh..si grazie,due cioccorane" rispose farneticando con le mani, e cosi pago' e si mangio' la sua cioccolata.Dopo un oretta massimo,era il momento di scendere dal treno perchè si era arrivati a Hogwarts. Con frenesia,prese la sua valigia e scese .Che bei ricordi,i primi tempi che mise piede su quel terreno freddo fatto di pietra.Mentre arrivava alla carrozza,ripensava a quello che gli aveva detto Dobby, villa Malfoy le aveva comunicato qualcosa..ma di preciso non si capiva.Dopo un piccolo tragitto,entro' nella porta principale,e si incammino' verso il dormitorio dei Grifondoro,ma si stava ancora domandando dove fossero finiti Harry e Ron. Mise il baule sul suo letto,e vide che come l'anno scorso le cose nel dormitorio non erano cambiate, e questo le piaceva molto. Di sera,scese di sotto,nella Sala Grande e vide ancora che i suoi amici non c'erano,e cominciva a preoccuparsi.Comunque si sedette e comincò' a mangiare con gusto. Controllo' anche nel tavolo dei Serpeverde,ma anche li,non c'era il furetto o persone che conosceva,ma non se ne preoccupava di lui.

* intanto ai tre manici di scopa..*

"mio padre non è un ubriacone Malfoy!" si sentì un botto e cadde un tavolo " ah chi puo' dirlo! in effetti era un buon a nulla e tu gli assomigli al cento per cento" e si sentì un altro grande tonfo " idiota!" ed eccone un altro. Draco e Harry stavano litigando da almeno un'ora e non intendevano a smettere.Cominciarono a picchiarsi alla maniera babbana finchè il barista non gli urlo'di uscire,almeno per Harry.Il ragazzo occhialuto uscì di corsa dai tre manici seguito da Ron; invece,Draco rimase seduto sulla sedia,si sistemo' la sua chioma bionda con nervosismo,e poggio' la sua mano sotto il suo mento sbuffando rumorosamente.

Oramai erano le undici di notte,ed Hermione dormiva profondamente. Si sentiva bene in quelle coperte accoglienti e soffici,ma era ancora preoccupata per i suoi amici,che non si erano fatti vivi per tutto il giorno,ma sperava in cuor suo che la mattina dopo li avrebbe visti a colazione,con Ron che come sempre si abbuffava mentre Harry rideva con Ginny.

Erano ben le dieci del mattino,e Draco si accorse che non era in dormitorio,ma stava ancora nel Bar,e che a quanto pare,si era addormentato lì.Pettinandosi per come poteva,corse nel bagno del posto,aprì l'acqua del rubinetto per sciaquarsi e togliersi le traccie del sonno,ma appena si vide allo specchio,gli venne un colpo e indietreggiano cadde con il sedere a terra.Dopo pochi minuti,si rialzo' lentamente e si guardo' meglio: non era più lui,era un ragazzo sempre della sua altezza,quasi con lo stesso viso,ma aveva gli occhi verdi,e i capelli corti,marroni e mossi.Di sicuro era un bella persona,esteticamente,ma non sapeva come diavolo aveva fatto a diventare così.Di cui non sapeva il nome o niente.Forse,la sera prima,per il nervoso,aveva scolato qualche birra,ma di sicuro non poteva fare così una semplice burro birra.Si guardo' ancora,esterrefatto. E ora? non si ricordava davvero niente di quella serata,tranne le botte con Harry.Ma,gli venne un particolare in mente,c'era anche Tiger in quella serata di merda. Si coprì con un asciugamano,e si mise al bancone,ma lì, il suo amico non c'era,anzi il locale era quasi totalmente vuoto.

Con furia e corsa uscì,intento ad andare a Hogwarts.Era furioso,se fosse stato Tiger a avergli fatto tutto questo,non poteva immaginare cosa gli avrebbe fatto. Quanto durava quell'effetto? Chi era la persona che a cui sono stati presi dei capelli e poi messa nella pozione polisucco? Sperava tanto lo fosse,sopratutto perchè almeno sapeva cosa gli aveva fatto bere.Entro' quatto, quatto nella scuola per l'entrata principale. Cercava di coprirsi il più che poteva con la giacca,ma naturalmente si vedeva. Entrato,corse per i corridoi vuoti. Non vedeva bene la strada che stava percorrendo,cercava solo di non essere visto da nessuno che conosceva.Ad un certo punto,si scontro' con qualcosa,a quanto pare un corpo "porca miseria e ora chi cazzo è?" penso' tra se e se. Alzo' lo sguardo e vide la Granger prendere a terra i libri che erano caduti "ecco,la mezzosangue,ora corro via e sti cavoli" penso' ancora una volta "cavolo scusami tanto" si scuso' Hermione.Draco non rispose,ma si accorse che la ragazza,lo stava fissando con sguardo sognatore,e lo mangiava con gli occhi "s-sei nuovo qui? n-non ti ho mai visto" balbetto' la ragazza "si" rispose frettolosamente " mi chiamo Hermione-

"HmGranger" la interruppe "come fai a saperlo?" ecco,doveva tenersi la lingua tra i denti "emh..l'ho visto..da ..il nome del libro" si stava arrampicando sugli specchi,ma per ora funzionava "ah,si è vero..c-come ti chiami?"

"emh..Dr... cioè Daniel..mi c-hiamo Daniel.." doveva sembrare un'altra persona,finchè durava l'effetto doveva sembrare realistico,se fosse stato Draco Malfoy,l'avrebbe insultata e cacciata a pedate,ma se gli diceva che era tutto uno scherzo del suo amichetto Tiger,l'avrebbe detto all McGranitt,e così era un casino " bel nome,comunque..hai una voce molto molto familiare,ma non sembri lui.." Hermione gli giro' intorno per controllare.Draco deglutì rumorosamente "e..di chi parli?" le chiese " no no di uno stronzo che non sopporto dall primo anno" Draco strinse i pugni e sbottò "COME FAI A SAPERE QUELLO CHE PROVAVA? TU NON PUOI SAPERE LE CONDIZIONI IN CUI VIVEVA!" Mione divenne rossa "è un tuo amico?"

"no..cioè stavo solo ragionando comunque ciao arrivederci io vado" Draco farnetico' con le mani e cerco' di andarsene più veloce possibile ma la Granger lo blocco',e al biondo venne un colpo "senti Daniel,s-se v-vuoi..visto che sei nuovo posso farti fare il giro della scuola" Draco voleva a tutti i costi rifiutare,ma infondo quel pomeriggio non aveva niente da fare "ok..ora io vado" e mentre si allontanava sempre di più,Hermione lo salutava con un sorriso a trentadue denti.

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