capitolo 18~Una bugia plausibile

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Poco dopo,Draco,si presentó vestito semplice e comodamente,con una camicia in bianco trovata in giro per casa,e dei suoi jeans neri.Scese di sotto,pettinato per bene e ordinatamente, poteva essere sufficentemente alta la possibilità di essere presentabile.Entrò nel piccolo salotto in luce,trovando Ginny seduta vicino alla porta,con un vestitino viola e con qualche fiore sopra -Draco lo trovó anche troppo semplice - con Harry,vicino a lei,vestito quasi uguale a lui. Si trovó immobile,ma scostò lo sguardo verso Ron,vestito davvero sfarzosamente: giacchetta rossa brillante,farfallino nero e qualche pizzo giallo e blu,i capelli portati completamente all'indietro.Susan stava stravaccata sul divano,vestita vivamente, meglio del padre.Draco rise di gusto "fai schifo" la sua voce era soffocata dalle risate. Tornó piuttosto serio vedendo Ron avvicinarsi troppo vicino a lui,con fare autoritario, venuto male "scusami?"

"hai capito bene.Che c'è,oltre a vestirti male sei anche sordo?" Disse Lui. Harry si alzò,ma tacette "hey lo ha fatto mia mamma!"

"su-Il biondo si sciolse un po' - ammettilo anche tu che fa vomitare,non puoi uscire così" Ron doveva ammettere che stava davvero male,ma lo avrebbe detto davanti Malfoy? Nei suoi sogni più sfrenati "no,mi piace-primo conato- fatti gli affari tuoi,Malferret" Dei rumori di tacchi invasero la stanza ancora prima che Draco potesse ribattere la frecciatina. Si girò,e vide Hermione finalmente in un altro scenario,vestita elegantemente,con delle piccole scarpe,pettinata come si deve.Era semplice,giusta,ma a Draco sembrava sempre più bella di venderla piangere "ragazzi- cominció lei- smettetela di urlare,basta"

"scusa 'Mione" disse Harry. Draco si avvicinò a lei,sussurrandole all'orecchio "stai benissimo"

"anche tu"
Sorrisero.
Scese  Arthur con Molly sotto braccio,smagliante "che bei ragazzi giovani!" si staccó dal marito soltanto per osservarli tutti meglio."oggi,ragazzi- il signor Weasley si avvicinó a loro- prenderemo una passaporta".Draco, vagamente aveva sentito nominare questo tipo di trasporto magico,ed era curioso di sapere di cosa si trattava,anche se gli sguardi ammutoliti degli altri ragazzi non erano dei più incoraggianti "scusi- cominció Draco- cosa sarebbe?"

"interessante- disse Molly- è una specie di smaterealizzazione più veloce,che si fa su di un oggetto,un incantesimo assai complicato.Non può essere localizzato e porta dappertutto,basta che lo vuoi davvero."

"meglio così" pensó Draco."ora-disse Hermione,però alzando il tono della voce- dovrai riprendere la pozione. Cel'hai?" La ragazza sussultò prima di rimettere in ballo un argomento così scottante,appena superato.Draco lo notò,e cercò di fare più velocemente possibile "si..certo" sparì dalla vista dei presenti,mentre era andato a cercare la faila. Harry guardò la ragazza "non fidarti tanto di lui.Non  promette bene-

"voi non promettete bene!-era furiosa,ma riusciva a trattenersi-  vi ho sentito urlare per ore!" Ron  volette interrompere ma Draco riuscì a scendere prima del previsto; era gia trasformato. Ron  trovò un altro pretesto per parlare "oh,allora è così che ci hai ingannati tutti,eh?" Arthur osservò lo sguardo abbattuto del ragazzo,ma allo stesso tempo furioso,e cercò di non far ricominciare i due a scannarsi "ora basta! Andiamo"

Uscirono di casa,e i tre ragazzi si tenevano bene alla larga fra di loro.Camminavano da oramai cinquindici minuti senza un vero punto d'arrivo,e a Draco bolliva il sangue. "eccoci qui!-si formó un cerchio fatto di tutte le persone presenti. Draco non l'aveva mai fatto,ma seguiva gli ordini.-al mio tre prendete questa scarpa!" Arthur buttó in mezzo uno scarpone mal ridotto.
"1..
2...
3! via forza!" tutti si aggrapparono,e un vortice confuso li invase,come un tornado d'aria. Draco urló per lo spavento,e si trovó con il sedere a terra,proprio in un angolo della piazza di Hosgmed.Si tiró in piedi,pulendosi lo sporco dagli indumenti.Cadde sopra di lui Hermione,e Draco si precipitó ancora nell'umido, con il viso di lei vicino al suo.Sorrise "fatta male?"

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