Capitolo 16~VERITASERUM

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Quel giorno,Draco era intento a preparare loro una colazione degna di biss,vedendoli leccare i baffi. Si mise l'unico indumento che poteva essere benissimo sporcato: la vecchia divisa di scuola. Prese dalla mente tutto quello che si ricordava,l'unica cosa che la madre Narcissa gli faceva.Con pochi ingredienti cominciò a cucinare,aspettando l'arrivo.

Una mezzora dopo..

Draco mise al centro tavola un delizioso piatto pieno di biscotti al cioccolato.Non era mai stato bravo a cucinare,ma osservando la madre,che per una volta gli faceva del cibo,era riuscito a memorizzare.Senza curanza di essere sporco,si mise seduto a una sedia,proprio di fronte ai biscotti fumanti.Dopo poco,si sentirono dei passi provenire dalle scale.Si rizzó in piedi,e davanti a lui,trovò il signor Weasley. Arthur lo squadrò,senza disgusto però,mentre il ragazzo fece un semplice gesto del capo "già sveglio?" domandó l'uomo,girando per il tavolo,osservando la delizia posta al centro "si signore" Draco non capiva perché avesse parlato,invece di tacere "da tanto che non sento la sua voce" rise cristallino Arthur "bhe sa con persone estrane non parlo molto,anche se ho provato una certa invidia per la vostra parlantina sveglia e disgusto per la mia riservatezza " Draco si tappo' la bocca con la mano.Ma che diamine gli prendeva?  "ah..che rivelazione,grazie figliolo" il viso dell'uomo si trasformò in un sorriso,mentre quello del ragazzo divenne sconvolto "ho detto solo quello che pensavo" le parole uscivano come acqua,senza sorgente: come per magia.Arthur rimase fermo per qualche istante.Adesso taceva,mentre il signor  Weasley lo scrutava "sei diverso dal solito..molto strano" Arthur gli girò intorno,osservandolo e bornoficando tra se' e se'.Rubò dalla cesta posta al centro del tavolo un biscotto,e si avviò nuovamente di soptra.Draco tirò un lungo sospiro di sollievo,come appena stato osservato da un basilico in cerca di prede.Evidentemente per quegli istanti non aveva respirato.Ma che diamine succedeva quel giorno? Forse quelle cose neanche le pensava veramente. Si sentirono di nuovo dei passi.Scese Ginny,gia vestita e sistemata,con Harry sotto braccio "dov'è Hermione?" chiese il biondo,non aspettando altre domande sui dolci "di sopra Malfoy,è molto stanca" sibillò Harry,per poi basare il suo appetito su solo la delizia sul vassoio. Draco si incamminò anche senza volere in camera della ragazza.Si fermò solo un secondo,senza neanche girarsi: Harrry stava per addentare i biscotti "non-ci-provare Potter,quelli sono per tutti" così,il moro si immobilizò sul posto,e Draco si riavviò con un ghigno soddisfatto.Il suo corpo si stava alleggerendo,tolte tutte quelle parole di dosso,ma anche appesantendo per la grande bugia che teneva di nascoso alla ragazza che amava.Aprì con delicatezza la porta di Hermione,trovandola sdraiata sul letto.Si sedette con cautela vicino a lei,scostandole dei riccioli ribelli dalle guance.Sorrise di gusto,per trovarla cosi bella,ma anche con amarezza,per non essere più sua. Le accarezzò lentamente le morbide guancie "dio come sei bella.." sussurrò più a se stesso che a lei dormente "potevo essere padre.." sussurrò ancora "maledetta pozione..".Hermione si svegliò di soprassalto,senza però muoversi.Si sentiva coccolata tra delle morbide mani,con un profumo familiare.ma tanto buono..

Non voleva assolutamente perdersi quel momento,anche non conoscendo chi fosse il cavaliere "potevo essere padre" sentì lei. La voce..quella voce..

Si ricordò delle vecchie visite mediche che aveva fatto,e del suo bambino,e di non aver letto ancora la tanto aspettata lettera.

Hermione si avviò lentamente verso il samgugo,trovando strano le fitte alla pancia.arrivata alla buon ora,cercò di distogliere le infermiere "la prego.." sussurrava ad ognuna,ma esse non davano segni di ascolto alla ragazza.fraustrata,Hermione cercó un dottore non impegnato.Girovagando tra medicine e pozioni schioppettanti,la ragazza trovó un buon uomo "salve signorina,...?"
"Granger"
"bene signorina Granger,entri pure" un sorriso cristallino si stampó sul viso del dottore.Hermione,soddisfatta ma anche nervosa entró nella stanza.Era colorata e questo la rassicurava,con mille ecografie appese sui muri stanti.Il dottore fece un cenno per farla sdraiare,e così lei fece."allora..."
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"guardi,la vede? eccola" il dottore indicò una pallina -all'apparenza nel monitor,tra tutto il nero "si,la vedo" sorrise quasi  commossa "lei è incinta"
"oddio...da quanto?"
"pochissimo tempo...vada,e tra poco le daremo conferma"

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