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Arriva mezzogiorno e usciamo. Fanti ci aspetta in ufficio. Lascio entrare Filippo e Alberto, restando con una scusa per ultima. Andreas saluta Filippo ed Alberto e quando mi vede mi fa un sorriso.
An: Bianca è un piacere rivederti.
B: buongiorno Andreas.
Resta fermo e allunga solo una mano e io la prendo.
MF: andiamo. Andreas sali con me. Filippo sali tu con loro che sai il posto?
B: andiamo con la mia se vi va.
Al: va bene grazie.
Arriviamo alla macchina e porgo le chiavi a Filippo.
B: guida tu che sai la strada.
Saliamo e Filippo ci porta in un ristorante che conosco perché per un periodo ho lavorato là al banco. Entriamo e ci accomodiamo. Andreas si siede accanto a me e Filippo si mette davanti a me. Parlano dell'evento che ci sarà tra un mese. E li ascolto in silenzio.
MF: Andreas ma come mai da queste parti?
An: sto andando un po' di giorni al mare.
F: solo?
An: no con amici.
F: niente donne?
An: no.
Lo guardo e Andreas mi sorride
An: ho conosciuto una ragazza a Milano e sta nascendo qualcosa di bello, mi dispiacerebbe rovinare tutto.
MF: addirittura? Vuoi dirmi che hai messo la testa apposto?
Si mette a ridere
An: non capisco perché avete questa pessima opinione di me.
F: perché ti vedono sempre ogni sera con una ragazza diversa?! Perché è noto che non te ne fai scappare una?
An: leggende metropolitane. Il fatto che il mio lavoro mi porti ad avere tante conoscenze femminili, non significa che tutte siano state con me. Più di qualche no me lo sono beccato e messo via e non ci provo con tutte. L'ultimo no poi era scontato.
F:in che senso?
An: in realtà sapevo già la risposta, visto che era spudoratamente innamorata di un altro.
F: si però ci hai provato lo stesso.
An: in realtà no, le ho semplicemente fatto compagnia e lei mi ha fatto capire che non ce n'era per nessuno, quindi non mi ha dato neanche spazio per provarci, lui comunque era con un'altra nel frattempo.
Tiro un calcio piano al piede di Andreas mentre Filippo lo guarda confuso e non parla più. Alberto ci osserva tutti e tre in silenzio. Fanti osserva Andreas sorridendo.
MF: quindi di base sei un bravo ragazzo. Andreas venerdì prossimo abbiamo una festa in villa da me, vieni anche tu?
An: vedo se riesco, grazie.
F: venerdì prossimo?
MF: si oggi faccio uscire la comunicazione anche per i dipendenti. L'ho anticipata prima dell'evento e delle ferie e siete invitati tutti.
F: hai già fatto tutto?
MF: la mamma si è arrangiata, devo solo dirle in quanti siamo. Filippo Alberto, Bianca voi siete liberi?
Al: minimo.
B: forse ho un impegno, ma le so dire.
Filippo mi guarda con aria interrogativa.
MF: Andreas, puoi fermarti a dormire da noi tra l'altro.
An: grazie. Bianca mi farebbe piacere rivederti alla festa, promettimi che ci vediamo.
B: se posso vengo volentieri.
An: Filippo do per scontato che tu ci sia.
MF: altrimenti glielo spieghi tu a tua madre.
F:si ci sono.
Restiamo a parlare ancora un po' e poi ci alziamo e andiamo al banco. Il titolare, Daniele, mi riconosce
D: Bianca tesoro ciao.
Esce dal banco e mi da due baci
F: mi fa piacere rivederti, cosa fai ora?
B:lavoro nell'azienda del Dott.Fanti.
D: Ciao Marco, quindi lavora da te la signorina.
MF: ciao Daniele, si.
D: sono contento, ti assicuro che è una ragazza affidabile e coscienziosa. Ho perso non poco da quando non lavora più con noi. Era l'unica che mi fidavo a lasciare il bar da sola. Mi ricordo la sera che mi hai fatto la chiusura delle casse quando sono stato male.
B: mi hanno aiutato anche gli altri dai.
D: si perché li hai convinti tu a tenere aperto e non perdere i clienti della sera. Guarda che mio figlio ora ha 18 anni, se vuoi fidanzarti con lui io sono d'accordo. Vi lascio tutto.
Scoppiò a ridere ed esce il figlio Tommaso e sua moglie Eliana dalla cucina e mi salutano.
T: papà la smetti con sta storia? Bianca dubito che venga dietro ad un ragazzino come me.
Andreas ride
An: scommetto che a te però non dispiacerebbe.
Tommaso ride
T: lo sanno tutti che avevo preso una cotta per lei. Ero alle medie quando lavorava qua.
B: eri un cucciolotto.
T: se vuoi rivedere il tutto, ti ricordo che ora ho 18 anni.
Scoppiano a ridere tutti, tranne Filippo che scuote la testa.
MF: Bianca è un bel ragazzo.
B: decisamente, ma mi dispiace deludervi ma il mio cuore è già impegnato, seriamente impegnato.
Alberto mi prende per un braccio.
Al: eh nooo...queste cose vanno dette altrimenti uno si illude.
MF: Alberto tu ad occhio sei sempre a caccia di una fidanzata, niente da fare, Bianca a quanto pare non è libera.
Filippo ha cambiato di colpo espressione, mi fa mezzo sorriso ed io distolgo lo sguardo. Andreas va in cassa e dopo aver pagato usciamo.
An: Marco posso chiederti una cortesia. Posso rubarti Bianca e farmi portare in stazione? Mezz'ora e te la mando al lavoro, so che tu ora hai un appuntamento.
MF: si certo, se per lei non è un problema. Alberto, Filippo venite con me voi?
Al: si.
Filippo è fermo che guarda Andreas.
An: Filippo vieni anche tu dai.
Si salutano e loro vanno via.
B: Filippo vuoi guidare tu?
F:ok.
Andreas non da segni di salire e mi osserva sorridendo.
An: allora chi è questo fortunato che ti ha rubato il cuore?
B: fortunato non lo so e tu cosa stai combinando con Caterina?
An: posso solo ringraziarti ancora di avermela presentata. È fantastica, venerdì se riesco porto anche lei se vuole. Ma non mi hai risposto.
Filippo è a testa bassa con i pugni chiusi. Gli prendo una mano e lui mi guarda con un espressione mista tra arrabbiato e sorpreso.
B: Filippo glielo dici tu?
F: sei seria?
B: si.
Mi mette un braccio e mi stringe a se guardando Andreas
F: il fortunato sono io.
Gli do un bacio veloce sulle labbra.
Andreas ci abbraccia entrambi.
An: sono contentissimo per entrambi. Ho la sensazione che non lo sappiamo in tanti o sbaglio?
F:no infatti mi soprende che l'abbia voluto dire a te. Prima parlavi di lei?
An: si e smettila di odiarmi e parlare male di me. Si può sapere cosa ti ho fatto?
Filippo sospira.
F: a me in realtà nulla, a parte avermi fatto sclerare di gelosia per Bianca. Semplicemente non è che ti porti dietro una fama da santo e ho avuto paura per lei, sono sincero.
An: posso dirti che se non ti avessi conosciuto per lavoro e conoscendo tuo padre, non mi saresti piaciuto nemmeno tu? Comunque l'ho capito da solo che eravate attratti uno dall'altro e quella sera ho fatto semplicemente conoscenza con Bianca e non avrei fatto nulla, ma tu non è che sei stato un gran genio a lasciarla sola e tirarti dietro Giulia!
F: lo so non me lo ricordare cazzo.
Nel frattempo mi ha lasciato andare e cerca le chiavi in tasca. Andreas mi abbraccia e mi da due baci
An: ti do anche quelli di prima, non volevo eccedere con Marco presente.
F:hei, giù le mani ti ricordo che è la mia ragazza.
Ci giriamo a guardarlo. Sta sorridendo.
F: dai datemi la soddisfazione di dirlo almeno ora visto che non lo posso ancora fare con altri.
An: perché?
F: lei non vuole.
An: Bianca quale è il tuo problema?
Sbuffo
F: ha paura che i miei e tutti pensino male di lei. Ma se fin Daniele vuole darti il figlio in sposo!! Approposito, non ti posso lasciare un attimo cazzo, che sbucano come i funghi ad importunarti.
An: Bianca per favore anche tu. Caterina mi sta rompendo per la stessa cosa e non vuole farsi vedere con me in giro. Perché?
B: la capisco. Dille che venga venerdì così la rivedo e stiamo assieme.
F: hai deciso che vieni?
B:se mi vuoi
F: secondo te? Andiamo va.
Saliamo e andiamo in stazione. Scendiamo per salutarlo e prima di andare via Filippo gli dà una pacca sulla spalla.
F: scusami per tutto.
Gli sorride e lo abbraccia
An: tranquillo, ti capisco più di quello che pensi su tante cose Filippo, ti ricordo che mio padre è il proprietario di una casa discografica ed è amico del tuo. Ci vediamo venerdì.
F: grazie.
Va via e noi saliamo in macchina. Si ferma poco prima di arrivare in ditta in uno spiazzo, mi prende il viso e mi da un bacio che non finisce più e che mi lascia senza fiato e con la voglia che continui.
F: grazie per prima, per aver detto in parte la verità
Filippo mi ridà un bacio
F: e grazie per avere bloccato Alberto e di avermi lasciato sfogare con Andreas.
B: non devi ringraziarmi, era semplicemente la verità e avevo piacere che Andreas lo sapesse, istintivamente mi fido di lui.
F: tu ti fidi troppo mi sa.
B: anche di te?
F: sei una delle poche che si fida e ti amo anche per questo.
Mi sorride e riparte. Io vado in ufficio mentre Filippo entra da Fanti.
Al: eccola qua. Ora voglio sapere chi è che ti ha conquistato il cuore.
Gli sorrido.
B: nnnnno!!!
Al: daiii un piccolo gossip su!
B: nnnnno! Tanto non lo conosci.
Al; il mondo è piccolo, non si sa mai.
Gli tiro fuori la lingua e mi metto a guardare tutti i preventivi e le proposte per il cliente di domani, sono preoccupata che mi metta in crisi. Filippo non rientra e io chiedo a Fanti se posso confrontarmi un attimo con lui. Vado di là ed è ancora con Filippo che guardano carte.
MF: dimmi tutto
B: Lei domani non c'è?
MF: esatto
B:può dirmi fin dove posso abbassarmi con i costi e gli sconti se fa una controproposta?
Mi mostra margini e tutto
MF: non farti vedere mai che ti mette in crisi. Qualsiasi cosa che cedi in più a favore suo, falle capire che lo fai a fatica e solo perché è lei, se ti chiede qualcosa fuori di questi parametri dille che ci pensiamo. Se vuole pensarci lei, falla andare via e vediamo. Se firma siamo a cavallo. Comunque vada non ti preoccupare.
B: va bene, grazie.
Filippo guarda Fanti in modo strano. Esco che sono le cinque. Filippo non si vede ed io vado a casa. Dopo cena mi chiama e restiamo un po' al telefono a parlare.
F: domani sera ricordati che alle sei e mezza andiamo a vedere la casa e poi partiamo diretti per il mare, non vedo l'ora che finisca sta settimana.
B:ok, preparo già la borsa, buonanotte.
F: hei...
B:dimmi.
F:ho voglia di te...
B: anche io, mi consola che domani sera fino a domenica sei tutto mio...a parte da sabato sera che arriva mia sorella. Ah viene anche Marianna se ti va bene, scusa mi sono dimenticata di dirtelo. Non voleva perché era da sola, ma poi l'ho convinta.
F: certo che va bene. Ma non ha un ragazzo o un'altra amica?
B: no, ma viene su domenica mattina.
F: va bene. Ci vediamo domani allora. Buona notte.
Vorrei chiedergli del cliente di domani, ma mi sono promessa di non parlare di lavoro con lui fuori orario.
Vado a sistemarmi la borsa e mi metto fuori già il cambio per domani mattina. Mi sveglio e velocemente mi sistemo e mi trucco. Oggi capelli sciolti, gonna a portafoglio verde militare e una maglia semplice bianca a mezza manica. Un sandalo in tinta con la gonna con il tacco alto. Arrivo assieme a Filippo.
F: ciao nervosa?
B: un po', ci tengo a fare bella figura e dimostrare le mie capacità. Ma tu conosci la donna che arriva?
F: si. Sono in ufficio se hai bisogno.
B: non capisco perché non l'hai seguita tu.
Sorride.
F: perché il titolare ha voluto te. Capita.
B: ma volevi farlo tu?
F: NO, fai pure.
Entriamo in ufficio e Filippo esce per una commissione. Alle dieci meno cinque mi avvisano che è arrivata. Esco con tutta la documentazione e vado in centralino, mi presento. È una donna sulla cinquantina e si chiama Morena. Una bella donna dallo sguardo sicuro. Intimorisce un po'. Entriamo in una saletta e ci sediamo.
B: vuole un caffè?
M: no grazie. Non ti ho mai vista qua dentro. Non c'è neanche Filippo?
B: sono stata assunta da poco. Filippo arriva più tardi se vuole parlargli, nel mentre Le mostro le novità.
Si mette seduta con le gambe accavallate e inizia ad ascoltarmi ed osservarmi attentamente.
M: no, con Filippo ci ho già parlato a suo tempo, mi vai benissimo tu.
Non mi faccio intimorire e continuo. Mi chiede i costi e poi si ferma a pensare.
M:sono gli stessi prezzi che mi hanno proposto da un'altra parte e gli stessi dell'altra volta.
B: che servizi le danno?
Mi viene in mente di offrirle un paio di servizi in più anziché diminuire il costo. A quel punto inizia a battere sui costi. Ne parliamo ancora per mezz'ora ma i toni iniziano ad essere simpatici e finiamo che stiamo ridendo e quasi prendendoci in giro.
M: ascolta se mi dai sopra anche un ragazzo dei vostri è fatta. Bello e aitante chiaramente disposto a stare con me a gratis.
Scoppiò a ridere, siamo passate a darci del tu entrambe nel frattempo.
B: ti fidi dei miei gusti o li vuoi vedere tutti e scegliere? Non so se il Dott,Fanti su questo sia d'accordo però.
M: Marco per una volta cede. Va bene niente ragazzo, firmo se mi seguirai tu però.
B: Morena, questo non posso assicurartelo. Non sono compresa nel contratto.
Ride
M: non firmo se non me lo assicuri.
B: Morena io devo ancora passare il periodo di prova.
M: ti assume si vedrai, non saresti qua con me te lo assicuro. Dammi qua che firmo.
Le porgo tutto felicissima. Alla fine le do la mano e lei mi sorride.
Usciamo ed andiamo dal caffè. Troviamo Teresa con Filippo che ci guardano sorpresi.
M: buongiorno Filippo. Brutta giornata che sei serio?
F: buongiorno Morena. No tutto bene grazie e Lei?
M: bene, dammi del tu va. Tuo padre a che ora torna?
F: credo tra poco.
M: allora lo aspetto se è libero.
Teresa la guarda
T:provo a chiamarlo.
Va verso l'ufficio e in quello Fanti arriva. Teresa lo blocca. Lui ci guarda e si avvicina. Morena gli dà la mano.
MF: Morena ancora qua?
M: si sono stata piacevolmente trattenuta da Bianca. Comunque ti devo parlare per il contratto.
MF: contratto?
Porgo le carte a Fanti che legge velocemente e si guarda con Filippo per poi passargliele.
MF: interessa anche te.
Ho un attimo di panico, ho esagerato con qualcosa? Sono rimasta anche più alta del minimo che mi aveva dato. Forse non dovevo dargli i servizi in più dell'agenzia?!
Filippo legge velocemente e sorride
F: si va bene.
MF: sono contento che sei riuscita a trovare un accordo con Bianca.
M: perfetto. Ci sentiamo per i primi ordini. Bianca ricordati della postilla del contratto, quella nascosta nell'angolino.
MF: dove?
Ci mettiamo a ridere entrambe
B: è un accordo tra me e lei.
In quello passa Alberto brontolando assieme con un ragazzo della produzione molto carino e Morena lo osserva e poi mi fa l'occhiolino.
M: buttalo nella prima consegna.
MF: Morena!
Si mette a ridere anche lui
MF: ora mi spieghi perché hai accettato questa volta di firmare a queste condizioni?
M: perché Bianca è stata più convincente di te e apprezzo che hai assunto una donna in questo ruolo. Odio le aziende maschiliste! Devo parlarti però altrimenti lo strappo il contratto.
La prende per un braccio e la porta in ufficio. Resto sola con Filippo.
F: sei stata grande. Non volevo dirtelo ma sono anni che tentiamo con lei di prenderla come cliente, ma non ci siamo mai riusciti e hai stipulato un contratto con delle condizioni migliori per noi di quelle che le avevamo offerto a suo tempo, aggiungendo solo dei servizi che a noi non costano nulla.
B: grazie, sono contenta.
Andiamo in ufficio a lavorare. Poco prima della pausa mi chiama Fanti e vado da lui. Mi siedo
MF: volevo complimentarmi con te del risultato che hai portato a casa e dirti che ti confermo il contratto. Come ti avevo promesso hai anche una percentuale sulle vendite che farai con Morena, perchè lei vuole te come referente e a me sta bene perché nessuno di noi ci va molto d'accordo, quindi te la lasciamo volentieri. Spero tu sia contenta.
Mi sorride
B: Dott.Fanti ma sta scherzando? Io mi sarei accontentata del lavoro. Sono felicissima di lavorare per Lei e del tipo di lavoro che ho. Grazie.
MF: va bene così. Scusa ma ora devo scappare.
Mi alzo ed esco che sono fuori di me. Entro in ufficio e mi trovo Filippo davanti. Lo abbraccio di colpo.
B: mi ha confermato il contratto e mi da una percentuale sulle vendite al cliente.
Filippo mi sorride. Alzo gli occhi e mi rendo conto che c'è Alberto dietro. Cazzo! Mi stacco da Filippo e vado da lui e lo abbraccio come ho fatto con Filippo
B: sono veramente contenta di lavorare con voi. Oggi offro il pranzo io ad entrambi.
Mi giro e guardo Filippo girando le spalle ad Alberto e roteo gli occhi. Filippo sta ridendo sto scemo. Per fortuna che non l'ho baciato.
Andiamo a mangiare e offro io come promesso. Prima di entrare chiamo a casa per dargli la notizia del lavoro.
Il pomeriggio passa veloce e alle cinque esco e vado a casa di Benji e Greta ad aspettare Filippo. Arriva poco dopo entra e mi punta un dito contro
F: ti perdono di avere abbracciato Alberto, solo per la soddisfazione che ho avuto a vedere la sua faccia mentre abbracciavi me è la tua quando ti sei resa conto di quello che avevi appena fatto.
B: stavo anche per baciarti cazzo.
F: peccato.
Filippo gli spiega il tutto ai ragazzi mentre scendiamo alle macchine.
B: Filippo scusa, perché non andiamo con la mia macchina su al mare? Lascia la moto da loro.
Pensa un attimo.
F: va bene, grazie, così al limite torno con la macchina aziendale che poi faccio un giro con un po' di roba mia quando torno.
Mette la moto in garage da loro e saliamo tutti assieme verso la zona dove si trova l'appartamento. Arriviamo e Renato è già là. Suona e un uomo sulla quarantina ci apre. Entriamo ed effettivamente ho un bel impatto. È la versione ancora più grande di quello che ho visto. È bello. Entriamo nella famosa stanza. Benji e Filippo fanno il giro mentre io e Greta restiamo ferme guardando la stanza. Tutto ok finché il proprietario spegne le luci, fa partire una musica strana e partono delle luci rosse in tutta la stanza: sembra in night club, mancano solo un po' di ragazze o ragazzi che ballano nudi sopra il tavolo o che apra un armadio con il set da " Cinquanta sfumature di grigio''. Sto per scoppiare a ridere e giro le spalle a tutti guardando Greta che si nasconde dietro a me e inizia a ridere in silenzio, andando via con il fiato con io che ho le lacrime agli occhi a trattenermi. La spingo fuori dalla stanza e usciamo in giardino nascoste in un angolo. Scoppiamo a ridere e ci sediamo a terra senza fiato. Greta mi spinge a terra buttandosi sopra con le lacrime
G: oddio muoio, smettila di ridere. Ma daiii. Mi sembrava il set di un film porno.
B: oddio basta.. non respiro. Hai ragione.
G: ti prego, se compra sta casa, promettimi che prima di fargli smantellare tutto ci facciamo una festa hard tra amiche.
Torniamo a ridere e quando li sentiamo uscire velocemente ci alziamo e a fatica ci ricomponiamo. Escono in giardino e ci guardano tutti.
Ben: Greta tutto bene? Stai piangendo? Anche tu Bianca?
In contemporanea io e Greta rispondiamo "NO" poi ci guardiamo trattenendo il dal ridere nuovamente. B: stavamo ammirando questo giardino stupendo e ci siamo commosse pensando al vostro piccoletto che correrà nel tuo giardino se la compri.
Gr: eh già. Siamo emotive noi donne in gravidanza.
B: hei io non sono incinta.
Scoppiamo a ridere nuovamente.
Gr: e che ne so, piangevi anche tu.
Filippo ride nascosto dietro tutti e scuote la testa.
Abbiamo gli sguardi addosso di tutti. Renato è scocciato e il proprietario ha una faccia perplessa e secondo me, mi sta guardando male. Ho deciso che mi stanno entrambi sulle palle! Non mi convincono e hanno qualcosa entrambi che non mi piace.
B: comunque complimenti per la stanza dei divertimenti, originale direi.
Gr: la adoro. Amore pensa quando faremo la feste di compleanno, i bimbi quanto si divertirebbero se zio Filippo ci prestasse la stanza.
Benji si avvicina con le mani sui fianchi e ci guarda serio. Io e Greta smettiamo di ridere e guardiamo il proprietario.
B: vediamo il piano superiore?
Ci fa segno di seguirlo. Benji prende Greta sotto braccio e la porta dentro. Resto per ultima e Filippo mi aspetta sulla porta, mi prende una mano bloccandomi e facendo allontanare un po' gli altri.
F: eravate piegate a terra che ridevate entrambe, vi ho visto.
Mi avvicino sorniona e gli tiro una manata sul sedere
B: mmmm....quella stanza è adatta a piccole orgie...che dici lo facciamo?
Spalanca gli occhi
F:stai scherzando spero.
B: decisamente, io non ti divido con nessuno!
Mi mette una mano nel sedere lui.
F: cammina va...stasera te la faccio vedere io l'orgia, fammi arrivare a casa.
Mi giro e gli mostro la lingua scappando su per le scale seguita da lui che ride. Il piano sopra è molto carino. Giriamo ancora un po' e poi usciamo e salutiamo. Saliamo in macchina. Greta sale davanti con me e mi guarda con mezzo sorriso. Il tempo che chiudiamo le portiere e partiamo e la testa verde di Benji si infila tra i due sedili.
Ben: voi due!
Gr: dimmi amore cosa c'è?
Ben: cosa avevate prima?
Gr: ma amoreeeee....sai che ho gli ormoni in subbuglio e vedere tutte quelle luci rosse e quel bel ambiente da sadomaso o serate porno mi sono eccitata. Bianca mi ha capito al volo e mi ha accompagnato fuori.
Benji mi guarda
B: è vero...era tutto cosiiiii....Greta come possiamo definirlo?
Gr: cosiiiii....erotico che ci ha fatto un sacco ridere. Daiiii ragazzi ditemi che a voi è piaciuta.
F: ha il suo fascino.
Ben: finché non ha acceso musica e luci andava, poi stavo per scoppiare a ridere anche io.
B: Quando vi ho visto voi due scappare ridendo, per trattenermi ho dovuto concentrarmi parecchio e tu Filippo non mi sei stato d'aiuto.
F: perché?? Ho solo chiesto se il divano aveva un contenitore sotto.
B: c'era?
Iniziano a ridere entrambi
F: si e quando lo ha aperto tutto soddisfatto, dicendoci che aveva giri particolari e sotto aveva sul serio l'attrezzatura da sadomaso e altro fin Renato è rimasto sorpreso.
Ben: e tu cretino che insistevi a fare domande sull'attrezzatura con aria interessata? Volevo ucciderti.
Filippo è con le lacrime.
F: ma si gli ho dato un po' di soddisfazione su. Comunque non mi avete detto cosa ne pensate.
Smettiamo di ridere tutti.
B: è bello, luminoso, posto tranquillo ed è bello grande.
Ben: si mi piace.
Gr: si se però smantelli la stanza dei desideri e la trasformi in qualcos'altro.
F: ma se è il pezzo migliore!
Facciamo il resto della strada ridendo immaginandoci quello che combina il tipo dentro. Arriviamo da loro e li salutiamo mettendoci d'accordo per domani sera. A Marianna ho mandato l'indirizzo e ci raggiunge domenica mattina. Passo le chiavi a Filippo perché non ho voglia di guidare. Partiamo e io appoggio la testa chiudendo gli occhi. La mano di Filippo mi sfiora una guancia.
F: stanca?
B: si un po'. Giornata con piu tensioni ed emozioni del solito e ora inizio a sentirla. Ti piace la casa? Quanto vuole?
Mi dice la cifra e mi viene caldo.
B: scusa? È una cifra esorbitante. E l'altra vicino?
F: quasi 100.000 euro in meno.
B: azz...
F: mi lascerebbe quasi tutto dentro però. Sono mobili fatti su misura alcuni.
B: ma a te piacciono?
F: non tutto sinceramente.
Parliamo per tutta la strada di come la vedrebbe lui arredata e cosa terrebbe.
B: se ti piace tratta. Mi sembra una cifra tanto alta. Perdonami, ma a me Renato non piace, ha qualcosa che non mi convince e tanto meno il proprietario, non per la stanza, per carità, ma a pelle.
F: è preoccupante quello che mi stai dicendo, visto che tendenzialmente ti fidi degli estranei.
B: si infatti. Informati bene su entrambi, magari mi sbaglio.
Siamo arrivati e parcheggia la macchina davanti alla casa in strada.
B: Sei sicuro che i tuoi non vengano su?
F: non glielo ho chiesto.
B: Fil stai scherzando?
Mi sorride
F: si.
F:Hanno venduto e hanno iniziato a sistemare dentro, mi hanno lasciato mettere dentro la macchina, ma non per tanto giustamente.
Apre tutto ed entriamo. Lo aiuto ad aprire e sistemare.
F: mi sei mancata le sere che sono venuto su. Non è la stessa cosa se non ci sei.
Mi avvicino e lo abbraccio. Gioco come al solito con la treccina e le sue labbra si appoggiano sulle mie.
F: hai fame?
B: si ma non ho voglia di uscire. Vorrei farmi una doccia e restare fuori a guardare il mare con te.
F: vai in doccia allora e io preparo qualcosa. Ho rifatto spesa.
B: ti do una mano.
Mi spinge in bagno e mi spoglia tra le mie proteste. Resto in mutande e reggiseno.
B: entri con me?
F: preparo la cena vai.
B: daiii
F: facciamo tardi ed hai fame
B: se cambi idea sono qua..
Esce ridendo e gli urlo dietro
B: mi stai respingendo ti rendi contoooo?
Lo sento ridere
F: si e non è da me. Ma con te ormai ho capito che non devo stupirmi se faccio cose strane. Lavati!
Mi butto in doccia. Esco mi sistemo e mi metto un vestitino leggero. Esco scalza in silenzio e Filippo è appoggiato alla porta finestra che guarda fuori. Gli arrivo dietro in silenzio e lo abbraccio. Fa un salto e si gira. Mette il viso nel mio collo strofinando la guancia.
F: sei profumata.
Le sue mani scorrono nelle mie braccia. Cerco le sue labbra e poi la sua lingua aggrappandomi al suo collo. Dopo poco si allontana.
F: vieni.
Mi prende la mano e mi porta fuori. Ha già apparecchiato e ha preparato dei piatti misti di affettati e formaggi con varie salse, pane e birra
F: non sono un bravo cuoco e questo era veloce da preparare.
B:io apprezzo tutto, ma penso tu lo abbia già capito. Comunque è la seconda volta che ti allontani da me.
F: già
B: devo preoccuparmi?
F: si...
Oddio cosa succede? Lo guardo preoccupata.
Mi sorride
F: preoccupati per dopo, perché ora mangio, poi mi faccio una doccia e poi sei tutta mia...fino a domani sera, devo recuperare una settimana di rabbia e desiderio represso.
B: ahhh capisco.
Iniziamo a mangiare con calma chiaccherando e guardando la gente che passeggia.
B: dai vai in doccia tu e io sistemo. Muoviti. Una cosa a testa.
F: ok
Va in doccia ed io sistemo tutto e poi mi siedo nella poltroncina ad osservare il cielo stellato ed il mare. Sento la stanchezza prendermi di colpo e mi butto giù chiudendo gli occhi. Dopo un po' sento Filippo sollevarmi di peso.
B: no cammino lascia stare.
Non risponde e mi porta dentro in braccio appoggiandomi al divano. Chiude la porta e spegne la luce lasciando solo una piccola luce soffusa di una lampada. Sono mezza addormentata le mani di Filippo sulle mie gambe mi fanno rabbrividire. Mi sfila il vestito e quel poco che mi resta addosso e inizia a baciarmi ogni piccola parte del mio corpo, mordendomi piano, soffermandosi alla fine tra le mie gambe. In giro di secondi il mio corpo prende fuoco e sul più bello che sono all'apice smette e poi ricomincia finché lo supplico di non fermarsi. Si solleva e mi bacia mentre entra in me e inizia a muoversi senza fermarsi e con le mano mi accarezza finché vengo tra le sue braccia contorcendomi dal piacere e lui mi segue a ruota.
F: quanto mi è mancato tutto questo sta settimana.
Sprofonda il viso nel mio seno.
F: la tua pelle il tuo profumo, le tue risate, la tua presenza. Abbiamo passato solo due giorni assieme ma mi sono bastati per collocarti nella mia vita in questa casa. Ogni cosa che facevo mi chiedevo cosa avresti fatto o detto. Mi immaginavo te che giravi mezza nuda e mi eccitavo da solo come uno stupido. Vederti qua prima mi sembrava un sogno. Prima avevo voglia di farti mia appena aperto la porta, ma volevo vederti prima girare, come me l'ero immaginato tutta la settimana e godermi la tua presenza vicino ma non ho resistito quando ti ho visto fuori addormentata.
B: se lo facevi appena entrato non ti dicevo di no, quindi hai fatto benissimo a svegliarmi. Mi sei mancato un casino anche tu. Visto che mi hai svegliato andiamo a fare una passeggiata non spiaggia?
F: certo.
Ci alziamo e andiamo in bagno a sistemarci e usciamo dalla veranda per inoltrarci in spiaggia. Camminiamo mano nella mano a piedi scalzi godendoci la brezza provenire dal mare.
F: sei contenta per il lavoro? Mio papà era contentissimo.
F: prima mi ha mandato un messaggio dicendomi che ho avuto occhio con te ed ho fatto bene a farti fare la domanda. Mi ha ringraziato, in assurdo.
B: si, non so quando capirà che ci frequentiamo.
F: noi non ci frequentiamo.
B: in che senso?
F: noi ci amiamo e siamo assieme. Tu sei la mia ragazza e ti amo. Può dire quello che gli pare.
Mi fermo e lo abbraccio.
B: ti amo anche io, ma ci tengo anche all'opinione dei tuoi, morirei dentro se solo pensassero male di me e non mi accettassero.
F: smettila su.
Cambiamo discorso e gli salto sulle spalle. Torna indietro e quando siamo davanti casa gira di colpo verso l'acqua e inizia ad andare in acqua.
B: nooo non lo fare ti prego. Mi fa paura l'acqua di notte. Non vedo il fondo e ci sono i granchi.
F: resti in braccio mio.
B: ma mi bagno il vestito.
F: si asciuga
Si butta in acqua. Mi stringo a lui urlando. Mi gira ed io mi aggancio in vita senza appoggiare i piedi e mi attacco a lui. Ride e poi mi bacia. Mollo le mani restando agganciata alla sua vita e mi stendo sopra l'acqua guardando la luna.
B: fantastico. Non mi lasciare però.
F: mai, ne ora in acqua, né fuori. Le sue mani mi sorreggono sotto le spalle . Mi tiro su e lo bacio, l'aria sulla pelle bagnata mi fa rabbrividire e lui inizia ad uscire. Quando siamo sulla sabbia scendo e rientriamo. Lasciamo la roba bagnata fuori e rientriamo in casa chiudendo e infilandoci in doccia assieme. Le ore successive le passiamo costantemente appiccicati tra di noi, tra letto, casa, spiaggia, cibo e momenti che ci lasciamo andare ai nostri sensi ed ai nostri corpi, riusciamo quasi a litigare per un programma televisivo per un opinione discordante verso sera.
F: non sono d'accordo con te.
B: pazienza, non cambio idea. Ritengo sia un idiota!
F: Bianca!
B: cosa vuoi?
F: tra un po' arrivano Stella e Manuel e noi siamo mezzi nudi.
B: oh cazzo.
Corriamo a vestirci e sistemare velocemente casa ridendo. Arrivano poco dopo e Filippo gli mostra la casa. Andiamo un po' in spiaggia e verso cena decidiamo di uscire a mangiare fuori una pizza per poi tornare e metterci fuori. Stella e Manuel si congratulano con lui per la casa.
F: merito di Bianca.
Mi prende e mi butta con la testa sulle sue gambe. Gli sorrido.
S: con l'appartamento in città come sei preso?
Gli racconta della casa che abbiamo visto ieri sera e ridiamo con loro per la famosa stanza. Verso l'una andiamo a dormire. Mi sveglio verso le otto e scendo lasciandoli dormire. Preparo colazione e chiamo Marianna per spiegarle la strada. Arriva poco dopo e la faccio entrare. Stiamo parlando e bevendo il caffè e Filippo scende. Si presenta.
F: potevi svegliarmi.
B: dormivi così tranquillo che mi dispiaceva.
F: si ho dormito veramente tranquillo.
Mi dà un bacio e si siede a parlare con noi. Dopo mezz'ora arrivano Stella e Manuel a fare colazione e poi mostro la casa a Marianna mentre Filippo sistema giù.
M: è stupenda e ti vedo felice.
B: si e un po' mi spaventa. I suoi ancora non lo sanno.
M: vedrai che non diranno nulla.
Sospiro non convinta e scendiamo. La giornata passa veloce e Marianna e Filippo sono tranquilli tra di loro e vanno d'accordo. Verso le sei iniziamo a sistemare e loro decidono di partire mentre noi due chiudiamo casa. Filippo come l'altra volta inizia ad essere serio. Lo blocco sul banco della cucina e gli prendo il viso
B: amore cosa hai? Non fare come l'altra settimana per favore.
F: è più forte di me, mi sta salendo la malinconia e la rabbia.
B: perché? Ma vieni su con qualche amico scusa, dai goditi la tua casa e la tua libertà.
Mi bacia zittendomi e finiamo per fare l'amore sul tavolo della cucina.
F: quanto devo stare senza poterti stringere a me ancora? Settimana prossima abbiamo anche la festa dai miei e poi sabato ho un appuntamento fino a tardi.
B: ci vediamo quando hai finito, i miei sabato sono via. Mi fai un sorriso?
F: è già qualcosa. Chiudo e vado a prendere la macchina di là. Faccio strada io?
B: si.
Mi accompagna fino sotto casa e fuori ci sono Manuel e Stella. Manuel si fionda ad ammirare la macchina aziendale di Filippo e arriva anche Massimiliano.
Mas: bella. Perché non giri con questa?
F: non mi va, non è mia.
Dopo un po' ci salutiamo tutti ed io e Stella rientriamo a casa.
I giorni successivi al lavoro ci vediamo meno perché Filippo ha dei clienti fuori da seguire.
Mercoledì pomeriggio siamo dal caffè io, Teresa, Alberto e Filippo arriva. Si ferma e gli offro un caffè e lui mi fa una carezza in testa sovrappensiero e va da Fanti. Alberto toglie la chiavetta mia e me la porge
Al: dovrebbe essere lui ad offrirti il caffè, a volte ho l'impressione che gli piaci. Cadresti bene Bianca, è un gran partito, sarebbe una bel affare per te.
Mi sento gelare il sangue e lo guardo malissimo.
B: non mi scelgo chi amare in base se è un affare o un buon partito. O amo o non amo. Non ho bisogno di un buon partito, ma di un ragazzo da amare e che mi ami e ritengo che anche Filippo abbia il diritto di essere amato per la persona che è!
A: appunto...un buon partito, facile innamorarsi di lui. Ma tu hai il cuore occupato perché ti scaldi?! Fanti e sua moglie se tutto va bene con i giri che hanno, avranno addocchiato la ragazza giusta per lui.
Mi sento vacillare e morire dentro. Teresa mi prende per un braccio spostandomi e mettendosi tra me e Alberto prendendosi un caffè
T: si certo come nel medioevo che combinavano i matrimoni. Ritengo che Filippo sia in grado di trovarsi la ragazza giusta per lui da solo e gli auguro di trovarsi una ragazza che lo ami per la splendida persona che è. Non capisco la tua acidità Alberto, è data dal fatto che sei da troppo tempo single o per l'invidia?
Al: simpaticona!
Alberto ci gira le spalle e va in ufficio.
Ho le parole di Alberto che mi girano in testa: lo sapevo che finiva così e lui si considera suo amico e lavora con me, pensa gli altri! Butto nervosamente il bicchiere vuoto nel cestino.
T: credo tu piaccia ad Alberto, questa è gelosia e anche di quella cattiva.
L'hai per caso in qualche modo respinto o non accettato qualche suo invito? Scusa se te lo chiedo, ma ne so qualcosa per esperienza personale.
Respiro a fondo e cerco di calmarmi.
B: mi ha chiesto di uscire una volta e gli ho fatto presente che sono impegnata senza dargli grosse delucidazioni.
T: tanti uomini quando si vedono respinti o gli portano via la donna che vogliono sotto gli occhi, diventano così. Mi è capitato anche di peggio lascia stare.
Mi mette una mano sulla spalla e mi sorride.
T: Filippo secondo me è un ragazzo intelligente e ultimamente lo vedo cambiato. in meglio, è diverso. Secondo me c'è il zampino di qualche donna sotto, una intelligente che probabilmente è riuscita a fare breccia seriamente nel suo cuore con semplicità e amore.
Mi sale un po' il magone
B: che si sentirà dire quello che ha detto Alberto come minimo, che è un arrivista, nonostante lo avrebbe amato anche se fosse stato l'ultimo degli apprendisti in azienda! Secondo te cosa dovrebbe fare quella ragazza?
T: nulla, continuare ad amarlo e basta ed essere felice.
B: vado a lavorare.
T: Bianca..
B: dimmi Teresa
T: lo ami?
Cambio colore e mi salgono le lacrime agli occhi faccio segno di si con la testa. L'ha capito, non è scema è inutile che nego.
B: mi prometti che stai zitta? Per favore. So che hai confidenza con Fanti ma ti prego, non dirgli nulla.
T: non sta a me dirgli questo. Vai su.
B: perché non mi chiedi se lui lo sa o se sono ricambiata?
Ride
T: tesoro non serve, basta osservarlo quando è con te. Lo conosco da quando è piccolo, è spudoratamente innamorato di te.
B: oddio dimmi che Fanti non si è reso conto.
F: non ha tanto spirito d'osservazione su queste cose, è troppo perso nei suoi casini ed è un uomo!
Se ne va ridendo e io ritorno in ufficio. Alberto è silenzioso e io non ho di certo voglia di parlarci.
Mercoledì sera Filippo viene da me ma non gli dico cosa è successo e ci perdiamo a chiaccherare con Manuel e Stella. Giovedì passa veloce e con Alberto ci rivolgiamo la parola solo per lavoro. Venerdì mattino è più tranquillo e mi chiede se so chi c'è alla festa di stasera da Fanti
B: non so bene, forse qualche loro amico, fornitori o clienti che lavorano con noi, non ho capito nemmeno io.
A: tu con chi vai?
B:vado a prendere Andreas e la sua ragazza e arrivo con loro. Tu?
Al: con Rebecca e altri pochi. Ci troviamo là allora.
Entra Rebecca
R: Bianca cosa ti metti?
B: non lo so, sono un po' in crisi. Tu?
R: cerco di mettermi qualcosa di elegante perché in genere in queste feste il livello è altino.
B: ecco perfetto, così sono ancora più in crisi, andrò a cercare anche nell'armadio di mia sorella. Scusate vado in bagno e a bere un caffè.
Quando esco dal bagno mi rendo conto che ho lasciato la chiavetta del caffè in ufficio e vado a prenderla. Quando arrivo dalla porta sento Rebecca fare il mio nome e mi avvicino senza entrare.
R: dici che ci sia qualcosa tra di loro? Si una volta mi ha chiesto di aiutarlo perché si fermasse con noi a fare l'aperitivo, ma pensavo semplicemente per conoscerla e metterla a suo agio.
A: si certo. Prova ad osservarli quando sono assieme, ora capisco perché non ha voluto uscire con me! Tra me è lui è chiaro che sceglie lui, non è scema è lui il fortunato non io!
R: Spero per Filippo che non sia un'altra delusione come l'ultima. Con Bianca ci lavora anche assieme.
Al: l'hanno anche confermata.
Chissà Fanti come la prende sto giro, difficilmente gli piacciono le ragazze che frequenta.
Mi allontano e torno in bagno, ho il cuore che mi salta fuori. Cerco di calmarmi. Mi guardo allo specchio e dopo aver respirato a fondo esco e vado in ufficio. Rebecca è uscita. Finisco le mie telefonate tra cui anche Morena e faccio il primo ordine con lei. Alberto esce
M: perfetto. Grazie Bianca.
B: grazie a te. Morena credo di doverti ringraziare. Dopo che sei andata via mi hanno confermato il contratto.
M: no, ti avrebbe confermato lo stesso. Fanti non ti avrebbe lasciato con me se non si fidava credimi. Aveva capito da prima le tue potenzialità. Gli vai a genio fidati.
B: grazie Morena per avermelo detto, oggi mi consola.
M: figurati ci sentiamo.
Entra nuovamente Alberto. Manca poco alla pausa pranzo. Mi guarda e si siede abbassando lo sguardo. No non vivo così.
B: Alberto sei libero a pranzo?
Al: perché?
B: vieni a pranzo con me?
Al: da soli?
B:si
Sospira
Al: va bene.
Mi alzo e prendo la borsa. Alberto mi segue e incrociamo Teresa e dietro di lei c'è Filippo. Mi sorride
F: andate a pranzo?
B: si ci vediamo dopo. Andiamo Alberto?
Esco con Alberto che ha un sorriso stampato in viso che mi fa ridere. Mi arriva un messaggio di Filippo.
F: non l'ho capita....
B: ho bisogno di chiarirmi con Alberto porta pazienza.
F: problemi?
B: ora chiarisco tranquillo.
F: tranquillo è un altra cosa. Devo seguirvi?
B: no.
Lo porto in un posto dove sono sicura che non arriva nessuno della ditta.

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