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Prende lo zaino, mi corre dietro prendendomi per la vita, mi alza e mi siede sopra al tavolo in soggiorno, mettendosi tra le mie gambe. Cerco di restare seria e fare l'offesa. Mi prende il viso dolcemente con una mano e incrocia il mio sguardo.
F: te l'ho detto prima e te lo ripeto se non l'hai capito: per me puoi venire via subito e restare con me a vivere al mare e ti assicuro che l'idea di andare a convivere non mi ha mai sfiorato con nessun'altra. Ho bisogno di averti con me, non ho bisogno di stare solo o portare i miei amici. Con te sto bene. Non mi guardare così, so che ci conosciamo da poco e può sembrare avventato, ma io giuro che lo farei. Non devi dirmi si o no ma voglio che tu la sappia.
B: prima mi hai lasciato senza parole e ora anche. Grazie per avermelo detto.
Mi bacia
F: te l'ho detto non devi dire nulla, sai che è così, non voglio farti pressione, volevo solo lo sapessi. Comunque mi resta la voglia di fare l'amore con te cazzo! Andiamo.
Mi fa scendere ed usciamo. Chiude e ci avviamo nel viale fino alla mia macchina. Lo abbraccio e cerco le sue morbide labbra.
B:resta anche a me la voglia. Era meglio se andavamo a casa mia e sfrattavamo Stella e Manuel.
Le sue labbra si appoggiano al mio collo facendomi rabbrividire e la sua mano sale sulla mi gamba e mi appoggia nuovamente alla macchina. Apre la portiera nascondendomi un po' se arriva qualcuno dal viale. Lo lascio fare e la sua mano arriva al tessuto dei miei slip e infila le dita sotto. Mi sfiora e mi lamento sottovoce. Le sue dita entrano un po' in me.
F: sei bagnata...cosa devo fare ora me lo spieghi?
B: lasciarmi andare a casa.
F: no
B: il viale è vuoto ma non mi sembra il caso, magari c'è qualche telecamera.
F: si, quelle di sicurezza della villa, ma sei nascosta dalla macchina e di spalle. Se fai l'indifferente stiamo solo parlando.
B: Filippo no...
Di tutta risposta continua ad accarezzarmi sussurrandomi nell'orecchio
F: ferma e guardami mentre parlo.
Mi guarda e io piu mi accarezza più perdo le forze sulle gambe
B: Filippo no...
Mi sorride
F: dammi la soddisfazione di vederti almeno venire.
B:no...
F: si..
Aumenta leggermente il movimento delle dita e mi guarda con uno sguardo che mi eccita più delle sue dita su di me.
Mi aggrappo alla sua maglia
B: no...non ci riuscirai...
Le sue dita giocano abilmente e mi sussurra
F: dai piccola..
B:no...e no..
F: invece si...
B: Fil..
Non riesco più a dire altro perché un orgasmo mi prende e mi fa gemere e perdere le forze, appoggio il mio viso sulla sua spalla.
Mi stringe i capelli tra le sue dita all'altezza del collo e tira su il mio viso guardandomi con i suoi occhi stupendi, scrutando la mia anima e il mio viso, con l'altra mano mi sorregge tenendomi in vita.
F:cazzo quanto sei bella.
Ho il cuore che batte come un forsennato e fatico a respirare
B: sei un incosciente e io anche e tu resti con la voglia.
F:non importa...
Mi bacia dolcemente e mi butta in macchina.
Lo prendo per la maglia e lo bacio ancora con la voglia addosso.
F: vai via prima che do spettacolo a quelli della vigilanza. Ci sentiamo domani.
Chiude la porta ed io appoggio la fronte sul volante ancora scossa. Mi sorride e torna dentro. Metto in moto che ho ancora un calore che mi pervade il corpo. Vado a casa e a letto subito. Verso le due di notte prendo il telefono e trovo un messaggio di Filippo
F:" vorrei averti tra le mie braccia che scalci come al solito mentre dormi"
B:" tu invece mi tiri manate e mi tocchi in continuo"
F:" adoro toccarti e baciarti mentre dormi"
B:" maniaco molestatore ❤️"
F:" ti piace anche quando dormi...il tuo corpo reagisce lo stesso"
B:" mha ..."
F:" il mio sta reagendo solo al pensiero di averti qua..."
B:" fai finta che ci sia..."
F:" c'è metà letto vuoto e il tuo profumo nel cuscino....non ho cambiato la federa apposta...buona notte ..mi manchi ❤️"
B:" buona notte, mi manchi anche tu ❤️"
Mi sveglio verso le dieci e ci sistemiamo per poi andare dalla mamma di Massimiliano. Ci sono anche i figli di sua sorella e passiamo una bella giornata. Mando un po' di foto a Filippo e lui mi risponde con una foto delle sue gambe distese nel divanetto in veranda e una birra e patatine appoggiate accanto e mi scrive
F:" sto bene ma mi manca la tua presenza che gironzola per casa molestando i miei pensieri e il mio sonno e che mi ricorda che ha fame 😂...ho ritrovato un po' di gelato e l'ho mangiato tutto dalla vaschetta e sono andato a mangiare il Kebab dall'omino che mi ha chiesto dov'è la bellissima ragazza che era con me. Sono rimasto a chiaccherare con lui un bel po'. Mi piacciono queste brutte abitudini che hai"
B:" 😂 ne ho anche altre sappilo"
F:" sono curioso di scoprirle ❤️ ti lascio con parenti e nonna"
La giornata passa veloce e verso sera chiamo Filippo e restiamo un'ora al telefono, quando metto giù Massimiliano si avvicina e si siede nel divano.
Mas: hei hai finito i minuti gratis che hai messo giù? Filippo dov'è.
Arriva anche mia mamma e Stella.
Gli dico dov'è. Non gli ho ancora detto cosa ho fatto venerdì e non so se aspettare domani per vedere cosa mi dice Fanti. Se accetta le dimissioni dovrò spiegarlo anche ai miei.
M: cos'è quella faccia?
Mas: perché ho l'impressione che devi dirci qualcosa?
Stella fa finta di nulla. Decido di dirglielo e gli spiego cosa ho fatto.
M: non so cosa dirti, quindi ora lo sanno anche loro, questo mi fa pensare che è una cosa seria per averti fin licenziata.
Gli dico quello che comunque mi ha detto sia Fanti che Patrizia
B: domani vediamo cosa mi dice.
Mas: devi vedere tu Bianca cosa ti fa stare meglio, è una decisione importante visto che il lavoro ti piace.
B: già. Visto che ci siamo, è un problema se vado su da Filippo da venerdì?
Mi fanno segno di no. Restiamo a parlare ancora un po' e poi mi chiudo in camera.
Lunedì mattina arrivo che sono nervosa e a disagio. Entro e trovo Filippo in corridoio.
F: ciao piccola. Mio padre vuole parlarmi subito.
B: sono nervosa per questo.
F: io no.
Passano un po' di colleghi che ci osservano e sorridono per poi parlarsi sotto voce appena ci superano. Mi sento gli occhi addosso di tutti e questo peggiora il mio stato d'animo.
B:vado in ufficio a dopo.
Vado e mi siedo accendendo tutto. Arriva Alberto con Rebecca. Rebecca entra e mi abbraccia e la guardo stupita
R: ho saputo di te e Filippo, trovo siate carinissimi assieme e mi spieghi perché ti sei licenziata?
B: perché è difficile lavorare con tutti che ti parlano alle spalle e con Filippo assieme.
Rebecca si gira e tira una sberla sulla spalla arrabbiata ad Alberto
R: perché sono cretini come lui! Chiedile scusa subito, tu per primo?
Al: aiaaa, l'ho già fatto.
Mi viene da ridere
B: si con lui chiarito. Rebecca grazie comunque di avermi difeso.
R: ma figurati, secondo me devi solo lasciare passare un po' di tempo, quando lo sanno tutti ed iniziano a conoscerti la smettono tutti.
B: non lo so..
R: vedrai o li picchio io. Vado a lavorare.
Esce di corsa. Almeno lei e Teresa sono più dirette e dalla mia parte. Filippo non torna in ufficio e verso le undici e mezza mi chiama Fanti.
Al: dai vedrai che non ti lascia andare.
Non insistere a licenziarti scema.
Entro da Fanti e c'è anche Filippo. Sembra preoccupato.
MF: ciao Bianca siediti.
B: buongiorno.
MF: allora voglio chiarire una cosa con voi due subito. Da padre sono contento che voi due vi frequentiate perché vi vedo bene assieme, quindi non ho assolutamente nulla da dire, è non mi metto di certo in mezzo tra voi due. Come titolare, mi basta che abbiate l'accortezza e il buon senso di evitare atteggiamenti o situazioni tra di voi all'interno dell'azienda, fuori non è affare mio. Bianca, di te io sono molto contento e rispondo al tuo licenziamento con una controproposta. Seguirai sempre la parte commerciale e i clienti con relative provvigioni se riesci ad acquisirne altri e prenderai una parte del lavoro di Alberto. Alberto seguirà da solo i contatti con l'agenzia collegata a noi. Cosa ne dici?
B: Dott.Fanti a me va bene, ma resta sempre il fatto che lavorare con Filippo non è facile, anche prima eravamo qua fuori e ci guardavano tutti.
MF: tu non lavorerai più con Filippo per il semplice fatto che l'ho appena licenziato.
Faccio un salto sulla sedia sbiancando e Filippo mi guarda.
B: NON HA SENSO, no me ne vado io!
F: no Bianca va bene così credimi. Lo so che questo lavoro ti piace e non devi rinunciarci per me.
Il Dott.Fanti mi guarda e sorride.
MF: ha ragione Filippo, ma fammi finire il discorso. Filippo ormai è autonomo ed ha la capacità di arrangiarsi e prendere decisioni da solo e a quanto pare non vuole più scontrarsi e confrontarsi con me e sinceramente nemmeno io. Quindi non lavora più in questa azienda, ma non ti preoccupare non lo lascio a piedi. Ti anticipiamo che ho deciso di cedergli la mia quota nell'agenzia e rileva tutto lui diventando titolare unico lui. Volevo farlo già prima, ma avevo qualche timore a lasciare andare Filippo per la sua strada per vari motivi, ma in questo periodo mi ha dimostrato che è cambiato e venerdì vederlo prendere una posizione così decisa anche con te, mi ha definitivamente convinto . Per questo metto Alberto come intermediario, così tu non hai quasi più nulla a che fare con lui e qua dentro vi vedrete ben poco, perché Filippo lavorerà in sede staccata dove ci saranno solo gli uffici dell'agenzia.
Resto senza parole e guardo Filippo.
F: non ha senso che ti licenzi lo capisci?
B: ma tu sei contento?
MF: vado a prendermi un caffè e vi lascio parlare tra di voi.
Esce e Filippo si avvicina e mi bacia
B: Filippo! Ci ha appena detto di evitare
Mi sorride
F: non ci ha visto e ne avevo bisogno.
B: spiegami bene
F: stamattina mi ha proposto di cedermi la sua quota e di licenziarmi da qua, per seguire da solo tutta la parte dell'agenzia che ad oggi gestiamo assieme. Abbiamo chiamato il commercialista che già sapeva tutto e mi ha detto cosa mi comporta. Ho accettato, ma solo se lui mi lascia comprare la sua quota, non voglio nulla in regalo. Ha brontolato un po' ma ha ceduto. Ora devo solo capire bene come fare.
B: sei contento? Ti vedo preoccupato.
F: si, infondo è quello che volevo, ma un po' preoccupato finché non capisco di che cifra si tratta e capire, facendo un debito, quanto posso starci dentro. Poi temo tu ti licenzi lo stesso, ti prego non lo fare, ti piace e sono tutti contenti di te, sarebbe veramente peccato e io mi sentirei in colpa. Se resti, ora noi due abbiamo ben poco a che fare e ci vedremo poco o niente qua dentro. Provaci, proviamoci ti prego.
È in ansia lo vedo, sta prendendo una decisione importante mi rendo conto. Guardo la porta, non sento rumori. Gli prendo il viso e lo bacio
B: va bene resto e sono contenta che tuo papà ti dia questa possibilità. Ha fiducia in te e tu hai tutte le carte in regola, le capacità e il carattere per gestire da solo l'agenzia. Non farti spaventare da un mutuo o altro, vedrai che ce la farai, hai commercialisti alle spalle e comunque vale la pena rischiare.
F: e se le spese sono più alte delle entrate?
Scoppiò a ridere
F: cosa ridi?
B: Ma smettila, vorrà dire che dal momento che parte la rata inizierai a farti due conti in più, se hai bisogno di consigli su come risparmiare sono a tua disposizione amore mio. Sono bravissima su questo. Per te faccio anche la contabile e ben altro, ti amo ricordatelo sempre e comunque.
Lo bacio, cambia espressione rilassandosi e mi sorride.
F: grazie mi sento già meglio ad avere il tuo appoggio. Ma per altro cosa intendi?
B: stasera vieni da me e te lo spiego.
Si apre la porta e mi allontano un po'.
Entra Fanti con Alberto e si siedono. Alberto mi guarda preoccupato.
MF: Bianca allora resti?
B: si e la ringrazio ancora.
Mi sorride e spiega ad Alberto la situazione.
Al: non c'è problema, mi va bene. Ma da quando sparisci Filippo?
MF: non so tecnicamente e fiscalmente quanto ci voglia per il cambio, ma il tempo che vi fate il passaggio dei lavori qua dentro e può già passare definitivamente di là. A quel punto Filippo ti passo la gestione di tutto, parti e via. Bianca ed Alberto se vedete che l'aggiunta dei lavori di Filippo diventa ingestibile ci parliamo per trovare una soluzione.
Al: va bene.
MF: bene ora potete andare e iniziate a capirvi tra di voi.
Ci alziamo ed usciamo andando tutti e tre in ufficio. Chiudiamo la porta ed Alberto ci sorride.
Al: bene, Bianca sono contento che resti e felice per te Filippo, ora hai la tua agenzia finalmente.
Filippo si gratta la testa
F: si ed una bella botta di debiti mi sa.
Al: non ti lamentavi sempre che non riuscivi mai a dimostrare chi eri e che vivevi all'ombra di tuo padre? Ora dimostraci chi sei e paga da bere soprattutto per il nuovo acquisto.
Mi sta un po' sulle palle che mi molli i tuoi lavori di merda quello sì, Bianca quasi quasi te li faccio fare a te alcuni.
B: tranquillo quello che vuoi, purché non debba confrontarmi con Filippo come ha detto Fanti.
F: ora faccio un elenco e vediamo. Pago da bere quando la cosa è conclusa.
Al: va bene
Filippo inizia a girare per l'ufficio e con Alberto capire quello che sono le sue mansioni e li lascio fare mentre finisco i miei lavori. A pranzo usciamo e troviamo Rebecca fuori e gli chiediamo se esce con noi. Durante il pranzo gli spiegano cosa sta succedendo.
R: sono contenta che resti Bianca e anche per te Filippo. Mi dispiace un po' perché non ti vedo più e mi mancherai.
F: ci troviamo per gli aperitivi, dispiace anche a me vedervi meno.
Filippo mi sfiora i capelli spostandomi dietro l'orecchio un ciuffo e mi attira a sé dandomi velocemente un bacio. Divento un po' rossa in viso e Rebecca sorride
R: Filippo l'hai messa in imbarazzo povera.
F: dovrà abituarsi, io non mi nascondo più, sono stato male che basta e mio papà ha detto che quello che faccio fuori sono affari miei, quindi.
Mi attira a sé nuovamente e io gli blocco il viso con una mano sorridendo.
B: Comportati bene.
Al: si sta comportando bene.
Rebecca ci guarda e sorride
R: siete belli assieme.
B: grazie Rebecca. Ma tu hai il ragazzo?
R: si da sei mesi.
Al: ed è uno stronzo.
Alza le spalle sospirando.
Al: ti devi svegliare porca miseria.
Scopro che l'ha tradita dopo neanche tre mesi che erano assieme e lei la perdonato ed ha il dubbio che l'abbia fatto ancora.
B: ma perché?
R: perché lo amo e poi chi vuoi che mi voglia? Sono brutta e grassa.
Alberto si agita
Al: questo è quello che ti dice lui! Rebecca non è vero, te lo dice per tenerti legata a lui cazzo.
B: Rebecca no, non esiste.
Parto a fargli un discorso tutta concitata e agitata sul rispetto delle persone, i egocentrici e narcisisti
R: mi ama
B:NO!
Arrivo a spiegargli di mia mamma e la mia storia. Filippo mi sta tenendo una mano e mi ascolta in silenzio.
B: tu sei bella, intelligente e non hai bisogno di uno come lui. Abbi rispetto per te stessa. L'amore è un'altra cosa.

"Stella Cadente"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora