Capitolo 28.

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*CONTENUTI ESPLICITI*

Tiro delicatamente la ciocca dei suoi capelli mentre lui ancora dorme tranquillamente; le labbra sono schiuse e respira regolarmente abbassando e alzando il suo petto.

Scorro l'indice verso le sue labbra ne seguo i contorni definiti.

In mente mi sorvolano alcuni dei momenti passati con lui, quando non ci guardavamo neanche.
Lo vedevo passare per i corridoi insieme a Lele e Derck e quanto io detestassi il suo modo indifferente di non donarmi un minimo delle sue attenzioni.

Il fatto che io lo guardassi e lui mi passava davanti come nulla fosse, mi infastidiva così tanto.

Tolgo le dita dal suo volto e poggio delicatamente la mano sul suo petto nudo, che è scolpito nel modo giusto.
Abbasso gli occhi anche sul suo addome, dove è magro ma comunque accompagnato da una V sul bacino.

La sua mano si sovrappone sulla mia e la accarezza con il pollice, mentre gli occhi sono ancora chiusi.

"Add..." Mormora con una voce ancora assonnata; mi fa ridere.
Trattengo una risata e abbasso gli occhi sulla sua lingua che inumidisce le labbra.

"Mh"

"Mi dici che ora sono?" Dalla sua voce trasparisce il sonno e il desiderio di abitare in questo letto per il resto della giornata.

"Le 5.49 del mattino."

"E perché sei sveglia?" Si volta e mi fissa con gli occhi più chiusi che aperti, mi scappa una risata e mi viene spontaneo toccare la punta del suo naso con l'indice.

"Mi è venuta sete."

"Posso farti bere io, basta che ti abbassi all'altezza dei miei boxer" Sorride e gli lascio uno schiaffo scherzoso sul petto.

Mi metto a sedere e subito dopo passo a mettermi a cavalcioni sul suo bacino.

"Sei uno stronzo." Sorrido divertita, mentre lui si porta una mano sugli occhi continuando a ridere per la sua battuta.
"Da galantuomo dovresti alzarti e prenderla tu per me." Continuo.

"Ci penseremo più tardi, adesso fammi dormire un altro po'" Dice mentre si sforza a trattenere uno sbadiglio.

Tiro uno dei tanti cuscini sulla sua faccia e sento una delle sue risate contagiare anche me, ma che per puro orgoglio devo trattenere.

"Devo dormire, gne gne gne" Lo scimmiotto alzandomi dal letto e lasciandolo da solo, con il cuscino sotto il braccio e i capelli del tutto spettinati.

"Dove vai?" Si schiarisce la voce e le sue iridi si posano sul mio corpo semi nudo.

"Lontano da te."

"Non dire così se poi ti ritrovi sempre a gemere dal piacere sotto di me." Mi restituisce indietro il cuscino, che mi arriva sulla pancia.

Alzo il dito medio, ancora sorpresa dalla sua risposta e afferro il cuscino caduto a terra.

Borbotto tra me e me cercando di non ridere come una stupida alla sua battuta, anche se mi risuonava piuttosto difficile.

"Non fingere di essere incazzata, Add" Anche se non lo vedo, sento come un sorriso appare sul suo volto e questo non faceva altro che complicare il mio obbiettivo.

"Mattia, non fare lo stupido gne gne smettila di prendermi in giro." Mi scimmiotta immedesimandosi nei panni di una voce femminile, che si avvicina alla mia, mentre porta le dita ai miei capelli.

"Avevo detto di voler dormire." Puntualizzo.

"Si, ma tu mi hai svegliato."

"Vuoi che ti canti la ninna nanna?"

Un Contratto Di Cuore [COMPLETA] ||Mattia PolibioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora