Capitolo 2.

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Mad prende il posto dove poter mangiare, che è casualmente di fianco ai nuovi tre ragazzi: Dereck, Mattia e Lele.
Li osservo, il loro tavolo blu è di fianco ad un albero mentre loro sono intenti a mangiare i loro pasti.

Mi soffermo sulle loro uniformi, che sono grigie e verdi.
Questo significa, che anche essendo nuovi studenti, possiedono le stesse identiche cose che ha un alunno che frequenta questa scuola dal primo anno.
Una cosa che non era mai accaduta prima d'ora, anche la scuola fa la classifica delle classi sociali, mettendo da parte coloro che non hanno un prodigioso conto in banca.

"Mad, smettila di stare intorno a Dereck." Il mio volto di trasforma in uno confuso in cerca di spiegazioni.

"Tu falla finita, non ho voglia di ascoltare le cazzate che partorisci la mattina, Alyna." Risponde con tono acido Mad, si porta le verdure alle labbra e le mangia come se fosse infastidita da qualcosa.

"Vado da Merilyn, mi sta chiamando." Afferma, prende il suo telefono di ultima generazione e rifiuta la chiamata, dirigendosi direttamente di Merilyn.

Merilyn è la sorella minore di Alyna con due anni di differenza, è una delle ragazze più parlate della scuola, grazie alla bellezza.
Che detta in tutta sincerità, Alyna non possiede

"Mad ti conosco abbastanza bene, da poter affermare quanto tu possa essere infastidita.
Cosa devi dirmi?" Alzo un sopracciglio, e apro bocca facendo suonare quella semplice domanda più come un obbligo.

Lei finisce di girare il suo puré con la forchetta, osservo quel cibo, che non è stato minimamente spostato.
È posiziona allo stesso modo di quando si è seduta mezz'ora fa.

"Durante l'estate ho passato le notti con Dereck, non te l'avevo detto perché pensavo tu ti saresti arrabbia." Fa una pausa e si inumidisce le labbra con la lingua, cercando le parole adatte per poter continuare.
Si passa nervosamente una mano tra i capelli aggiustandoli.

"L'ho conosciuto alla fine dell'anno, era in casa mia insieme a suo padre, Lance Scott.
Lance stava stringendo un affare molto importante con mio padre."
Non capisco cosa ci sia di così strano in questo racconto, o meglio, di così grave da farle passare anche l'appetito e tirarla così giù di morale.

Sul suo volto adesso c'è soltanto tristezza e delusione, e dalle sue labbra non esce nessuna battuta pervertita, proprio il contrario di stamattina.

"Cosa c'è di strano?" Chiedo confusa.
Quando lei alzò gli occhi quasi sul punto di far uscire delle lacrime dagli occhi, non ci impiegai tanto a ricordare quando Dereck fosse povero rispetto alle nostre famiglie.

"È stato tuo padre a far cadere in miseria la famiglia Scott?" Si asciuga furtivamente una lacrima e fa un lungo sospiro.

"No, Addison." La discussione finisce con un punto in sospeso, così come l'intervallo.

Rivolgo uno sguardo a Dereck, che in questo
esatto istante sta ridendo esposto al sole.
I suoi ricci sono lucidi e ben definiti, essi coprono la sua fronte.
Riescono a sfiorare anche i suoi occhi azzurri che guardano Mattia ridendo.

Realizzo che esteticamente rappresenta l'ideale ragazzo di Mad.

Prendo il mio vassoio e lo ripongo sempre al solito posto.
Ignorando le occhiate veloci dei ragazzi del corridoio, mi incammino senza impiegarci troppo verso il bagno, che è occupato da Mad che si asciuga le lacrime

"È colpa mia." Afferma.
Si aggiusta i capelli e sciacqua il suo volto, rosso proprio come le iridi dei suoi occhi castani.

Quando capisco che sta per dirigersi verso qualsiasi altra meta, abbandonando il bagno e faccio finta di iniziare a parlare con un altra ragazza, a me sconosciuta.

Un Contratto Di Cuore [COMPLETA] ||Mattia PolibioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora