Capitolo 14.

459 38 5
                                    

Eravamo riusciti ad entrare dentro l'enorme azienda principale di mio padre.
Non passavo mai da queste strade e ne tanto meno avevo voglia di vedere questo luogo, ogni volta che entro, senti dentro di me un grande rammarico.

Era come se mi svuotasse.

Mattia si guardava in torno e notava gli operai lavorare e cucire dei tessuti.
La maggior parte erano donne mature; era un fatto buffo vederle tutte lavorare con degli occhiali alla fine del naso.

I loro occhi non stavano un attimo fermi, si concentravano a spostare i tessuti lungo quella macchina; che sono verde acqua con alcuni dettagli neri.

Mentre lo sguardo di Mattia si era posato su una ragazza sulla ventina che aggirava il vestito da un manichino.
Gli do uno schiaffo sul collo, e lui si tocca il punto colpito con sguardo confuso e dubbioso.

"Ma che ho fatto, scusa?" Sussurra.
Posa gli occhi su di me e mi guarda; alza le sopracciglia e aspetta una risposta.

"Smettila di guardare il lato B di Nessa e affrettati a trovare ciò che stiamo cercando."

##Autrice: No, non è Nessa Barrett di Tik Tok

"I-io non lo stavo facendo."

"E allora perché balbetti? Ti ho beccato in pieno, mammalucco." Alzo gli occhi al cielo e sbuffo.

"Allora, qua abbiamo una delle aziende con maggior incassi della città.
Da dove vuoi iniziare a controllare? Magari senza spendere troppo tempo." Dico, mentre vado verso la scrivania di mio padre.

Mi appoggio sopra e il destino volle che vidi qualcosa di davvero molto importante.
Era un foglio marrone, conoscevo benissimo quella carta, era carta pacchi.

La apro; Mattia nel frattempo era ancora distratto, reflettendo sul punto da cui dover iniziare le sue indagini.

Era un codice: 8916
Mi metto a sedere sulla sedia e inizio a rovistare tra i vari documenti e scarabocchi dentro quei sei cassetti.

Nel frattempo ho visto anche una piccola carta blu.
Non è una semplice carta blu, ma un preservativo: lo afferro tra l'indice e il pollice e lo tiro su.

Mattia lo nota e ride sotto i baffi, si avvicina mordendosi il labbro.

"Possiamo usarlo se vuoi." In quel momento non mi importava più di tanto se mio padre, effettivamente, tradiva mia madre.
Tutto sarebbe finito nel giro di qualche giorno, se non questione di ore.

"Prendo la pillola." Affermo e ripongo la piccola bustina di alluminio dentro il cassetto, lo chiudo e passo a quello sotto.

Nulla. Solo i calcoli delle entrate e la firma su qualche contratto, sicuramente, inutile.

Nel terzo trovo qualcosa che poteva essere collegato a quel codice.
Era un mappa dell'edificio, dove vedo una stanza che non sapevo esistesse.
Di piccola avevo sempre gironzolato e corso per tutta la struttura ma non avevo mai visto la porta di questa stanza.

"Hai trovato qualcosa?" Domando a Mattia.

Era tornato con 4 valigie e tra le labbra teneva 4 documenti, che immagino appartenga uno per ogni valigia.

Le posa tutte e quattro sulla scrivania facendo creando un rumore irritante.

"Non so se siano quelle giuste. Credevo ne avesse una soltanto." Si gratta la nuca.
"Lo stesso vale per i documenti, non so quale reputare quello più giusto." Continua.

Un Contratto Di Cuore [COMPLETA] ||Mattia PolibioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora