Capitolo 8.

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-Ho creato un account Tik Tok, basato su questa storia, dove pubblicherò alcuni video e trailer di pochi secondi.
Potete trovarmi con: tanjaeffe oppure loove.tia
Ho già postato un video!

"Dovresti smetterla di entrare così." Sbuffo continuo a passare la spazzola tra i capelli castani; lui si avvicina con noncuranza come ne non mi avesse neanche sentito.

Avverto la sua mano stringere qualcosa all'interno della tasca dei suoi pantaloni, subito dopo sento un mazzo di chiavi tintinnare.

"Signorina Nunier dovrebbe tenere più a mente dove poggia le chiavi."

Allungo la mano tentando di sfilargli le chiavi dalle dita, fallisco miseramente visto che porta più in alto il suo braccio.

"Ridammi le chiavi di casa mia." Protesto.

"Mi vedo costretto a rifiutare. Se dovessimo litigare come potrei farmi perdonare se non mi apri?" Domanda alzando un sopracciglio.

"Lo dici come se dovessimo dilungare questo patto fino alla morte." Gli faccio notare roteando gli occhi.

"No, ma sicuramente fino all'arrivo del diploma e manca ancora tanto tempo." I suoi occhi scorrono lungo tutto il mio corpo.

Deglutisco; lui con nonchalance si stende sul letto e guarda lo specchio posto sulla parete davanti a lui.

"Ti scatti le foto nuda davanti quello specchio?" Quelle battute mi facevano terribilmente scoppiare a ridere.

La situazione è divertente ma altrettanto imbarazzante, sopratutto quando la protagonista delle domande sei proprio tu.

Chiudo gli occhi e continuo a guardarmi allo specchio del bagno, cercando di non reggere il suo stupido gioco.

"Mi dispiace deluderti, ma lo uso principalmente per vestirmi." Ingoio l'enorme groppo che ho alla gola e rispondo alla sua domanda senza esitare.

"Peccato, avrei tanto desiderato un tuo spogliarello davanti allo specchio." Sospira osseravandomi con la coda dell'occhio.

Mi sforzo di non arrossire. "Solitamente le ragazze che ti porti in camera se non hanno uno specchio difronte non si spogliano? Vedere la tua faccia osservare la loro pelle nuda le imbarazza?"

"Si, perché è davvero da poche andare a letto con me, non mi accontento mica di una qualsiasi." Si alza in modo da essere davanti ai miei occhi.

"E questo dovrebbe farle imbarazzare?" Chiedo confusa.

"Penso di sì, sono sicuro che nella loro testa c'è un vortice di domande che si pongono. Della serie: 'ha scelto me perchè non aveva trovato qualcun'altra?'" Spiega. "Credo che inizino una serie di paranoie come 'magari Sarah aveva la vita più stretta e il culo più prosperoso.' È proprio in quel momento che realizzi che una piccola insicurezza potrebbe trasformarsi in qualcosa che riesce a far cadere la tua autostima, iniziando a pensare che forse in quel letto neanche dovresti esserci."

"Come capisci questi pensieri? Non vai a letto mica con tre ragazze ogni sette mesi, ne avrai avute sicuramente molte di più, non staranno mica lì a mettersi in confronto con le altre." Questa risposta esce spontanea dalle mie labbra.

"Non sono un puttaniere, come voi ragazze usate dire, ma semplicemente un adolescente, a cui piace fare sesso con chi ha dei propri concetti base, non mi basta basarmi sul buco che può darmi piacere. Non voglio quel tipo di ragazza che si innamora della mia capacità a letto." Il suo sguardo è serio e completamente sincero.

Nella sua voce trasparisce una voglia di chiarire ciò che magari vorrebbe dire a tutte le ragazze.

Schiudo le labbra sorpresa; lui avanza nella mia direzione scrutandomi.

Un Contratto Di Cuore [COMPLETA] ||Mattia PolibioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora