3" Di cosa hai bisogno?"

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Continuavo a leggere il mio romanzo quando mi sentii gli occhi addosso, alzai lo sguardo e non trovai nessuno, mi girai in dietro e sussultai alla vista di una figura alta e possente.Era Johan ,"Di cosa hai bisogno?" Chiesi io scocciata dalla sua presenza e recandomi gli occhiali poggiati sul naso per poi squadrarlo, "Sapevo che eri qui " mi dice con la faccia da 'so tutto io' e mi lascia un bigliettino sul tavolo,e se ne va' via come un fulmine,apro il bigliettino dove c'è scritto:☆Fatti trovare fuori casa tua alle otto e mezza, è un obbligo ma tanto già sò che verrai☆ che sfacciato ma dovrò andarci per forza altrimenti temo che mi costringerebbe. Mi incammino verso casa e osservo i bambini che giocano, scendono dalle altalene,parlano e corrono spensierati, le vecchiette sempre sulla stessa panchina alla stessa ora per riunirsi per i pettegolezzi giornalieri,il sole di maggio ancora alto,gli alberi dalle foglie verdi,tutto era giusto tranne me, sentivo solo che non centravo niente in questo circolo. Arrivo alla porta di casa e prendo le chiavi grigie per aprire la porta della mia grande casa,entro in cucina e mentre sorseggia del succo sento dei passi dalle scale, "bentornata,come mai oggi prima?"sento la dolce voce di mia mamma che parla "devo uscire con un mio amico" dico,non so neanche se definire Johan 'amico' visto che lo odio "e chi è questo amico?" mi chiede mia mamma con un sorriso a 32 denti "nessuno" rispondo "va bene, preparati altrimenti farai tardi" mi dice mia madre, annuisco e vado nella mia stanza, mi faccio una doccia e mi preparo,metto il profumo, prendo chiavi, borsa chiudo la porta ed esco. Sento che oggi non succederà nulla di buono.

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