8"Non ho bisogno di uno come te"

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A riprendermi dal trans è la professoressa che appena pronuncia quelle parole dalla bocca mi sento sprofondare "Andrus vicino a Smith",si avvicina con addosso quella giacca grigia che faceva contrasto con i suoi occhi, al sole erano più scuri e intensi. Lentamente senza adeguarmi di uno sguardo,sposta la sedia un' po' più indietro e si siede affianco a me,più lo guardo più vedo che con la coda dell' occhio mi osserva e accentua sempre di più quel sorriso beffardo.Sono ormai quaranta minuti che mi fissa non mi so
no neanche accorta che non c'è nessuno nell ' aula apparte me e lui,continua a guardarmi lo seguo lentamente con lo sguardo,si incammina verso l' uscio della porta si sporge per cinque secondi,chiude la porta e cammina verso di me, appoggia i gomiti sul banco e appoggia la testa sulle mani, mi guarda intensamente "Non c'è bisogno che lo dica ma penso che anche tu abbia capito che non riuscirai a resistere a lungo con me"mi disse ad un tratto con voce calda rimasi sorpresa da quello che uscì da quella bocca carnosa."Non ho bisogno di uno come te,soprattutto di uno strafottente che usa le persone e poi le getta via come un sacco della spazzatura,che li umilia e li fa' sentire un nullità e li porta a chiudersi in stanza e soffrre"mi ero scocciata,in quel momento non c'è la facevo più scoppiai e la cosa più brutta e che io lo amavo dall' inizio,con i tempo crebbe l' odio ma a oggi ho la consapevolezza che lo amo ancora nonostante tutto."Fanculo"disse dopo un' interminabile silenzio per poi andarsene sbattendo la porta.
SPAZIO AUTRICE
Ecco l' ottavo capitolo, cosa ne pensate?

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