Capitolo 4

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Le condizioni di nonna peggioravano giorno dopo giorno.
Le fu diagnosticato un tumore al cuore.
I medici dicevano che non avrebbe avuto più speranza di sopravvive, le davano massimo un mese di vita.

Passai il resto dei giorni che mancavano accanto a nonna.
Non volevo lasciarla andare.
Mi raccontava di lei, della sua vita, dei suoi amori da adolescente, di nonno.
Ah. Il nonno. Non l'avevo mai visto se non nelle foto che teneva in casa. Ne lui vide mai me.
Fu uno dei caduti durante la seconda guerra mondiale.
Mi sarebbe tanto piaciuto conoscerlo.
Nonna diceva che avevo il suo stesso sangue. Forte, coraggioso e molto testardo.
Come darle torto.

«Come vi siete conosciuti te e il nonno? » dissi mentre osservavo la città dalla finestra dell'ospedale.

Tra tutte le storie che mi aveva raccontato questa ancora non la conoscevo.

Mi girai verso nonna che nel frattempo aveva alzato lo schienale del lettino per essere più comoda.
Con la mano mi fece segno di sedermi vicino a lei.
I suoi occhi luccicavano.
Non li avevo mai visti così prima d'ora.

Si sistemò bene i cuscini dietro la schiena, prese un ultimo respiro ed iniziò a raccontare.

Rimasi affascinato dalle sue parole.
Mi sforzai di non piangere davanti a lei.
Era una storia incredibile.

Lasciai nonna riposare.
Rimasi lì accanto a lei fino a quando i suoi occhi non si chiudettero e poi tornai a casa.

Si addormentò col sorriso.
Ma ciò che non sapevo è che quella sarebbe stata l'ultima immagine di nonna che avrei visto.

Il giorno dopo ci arrivò notizia che nonna non ce l'aveva fatta.
Si addormentò per sempre col sorriso sulle labbra. Quel sorriso che solo il nonno le dava.

Oltre i confini dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora