Capitolo 1

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Avete presente quando state dormendo tranquillamente in un giorno d'estate ma poi suona la sveglia e vi rendete conto che oggi inizia la scuola? Bene, ecco la mia situazione: sono le 6.30 del mattino, ho appena zittito la sveglia e non sto capendo niente di quello che sta succedendo. Vado a fare colazione e vedo che a tavola ci stanno i pancake appena fatti da mia madre.
"Buongiorno mamma." dico con voce assonnata.
"Buongiorno Alison. Mangia, fatti bella e ricordati che alle 7.15 hai l'autobus per andare a scuola."
Annuisco ma ho così sonno, vorrei semplicemente tornare a dormire nel mio letto caldo e soffice.
Finisco di mangiare la mia colazione e vado a scegliere come vestirmi, salgo in camera mia, apro l'armadio e la frase mi esce spontanea: "Che palle non ho niente da mettermi."
Mia madre ovviamente mi sente e urla dal piano di sotto: "Dici la stessa cosa ogni giorno eppure trovi sempre qualcosa da metterti, muoviti o farai tardi a scuola!"
Beh ha ragione quindi decido di mettermi un jeans semplice e una t-shirt nera con sopra la scritta 'i prefer absolute silence to what you say.' e credo proprio sia perfetta per iniziare la scuola, specialmente quando è lunedì e vorresti solo che nessuno ti parlasse. Mi vesto, preparo lo zaino, metto le cuffie, vado a salutare mia madre che appena mi vede con addosso quella maglietta mi dice: "Certo che avresti potuto metterti un'altra maglietta con una frase un po' più calma."
Faccio finta di nulla, la saluto e vado a prendere l'autobus. Una volta arrivata a scuola vedo molti ragazzi che corrono tutte nella stessa direzione così decido di seguirle e scopro che ci sono due ragazzi nuovi: un ragazzo davvero molto bello che presumo sia un anno più grande di me e una ragazza che presumo abbia la mia età. Vorrei salutarli ma con tutti quei ragazzi molto interessanti e popolari intorno a loro sono sicura che non mi noterebbero nemmeno e visto che sta per suonare la prima ora è meglio andare in classe.
Appena arrivo in classe vado a sedermi all'ultimo banco accanto al muro per non farmi notare ma ovviamente mi notano le solite ragazze popolari che ce l'hanno tanto con me e iniziano a deridere su come mi ero vestita, sui miei capelli e sul mio continuo cercare di passare non farmi notare da nessuno; non era nemmeno iniziata la lezione e già non ce la facevo più così decisi di prendere lo zaino e andarmene via ma in quel momento entrò la professoressa e pensai: "Sei in ritardo ogni giorno di ogni fottuto anno, perché giusto oggi sei in perfetto orario?"
Mentre mi facevo queste domande non mi ero nemmeno resa conto che accanto a me si era seduta la ragazza nuova.
"Oh mio dio!" dissi spaventata.
"Ehi ciao sono Charlotte, se ti do fastidio mi siedo da qualche altra parte."
"No mi avevi solo spaventata. Io sono Alison, benventuta al Berkee college of music, perché hai deciso di sederti proprio qui?"
"Eri tutta sola e ho visto che quelle ragazze ti prendevano in giro così ho deciso di sedermi con te così magari da diventare amiche."
Tutto ciò mi rendeva confusa visto che nessuno è mai voluto diventare amico mio ma non avevo amici quindi ho risposto: "Possiamo provare ma non ti prometto nulla." Lei annuì e dopo questa conversazione ascoltammo la lezione.

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