Capitolo 2

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Io e Charlotte parlavamo molto durante le lezioni, non avevo mai parlato così tanto con qualcuno in vita mia, lei non sembra male anzi è molto simpatica e bella: alta, magra, bionda e con gli occhi azzurri, infatti è il primo giorno che è qui e già alcuni ragazzi le vanno dietro tra cui Max, uno dei miei ex, ma ovviamente lo conoscevo bene e so che le stava dietro solo per fare una botta e via, però decisi di non dire nulla a Charlotte per non farle sembrare che lo volessi ancora o robe simili e così feci.
Durante la pausa pranzo andai in bagno e con la mia solita sfortuna incontrai anche Katherine, Jade e Samantha, ossia le ragazze più popolari della scuola che si divertivano tanto a provarci con quelli fighi e prendersela con quelli più sfigati e io facevo parte delli sfigati perché appunto mi nascondevo sempre e quasi nessuno sapeva di me, appena mi hanno vista si sono messe a ridere e prima che uscissi dal bagno loro mi avevano già circondata e Samantha iniziò con quella sua voce maligna:
"Oggi ti abbiamo vista mentre sei andata a vedere il ragazzo nuovo, hai intenzione di provarci con lui?"
"Assolutamente no. Sono andata a vedere i ragazzi nuovi come ha fatto metà scuola, non ho fatto niente di male."
"Peccato che noi sappiamo la troia che sei e comunque sappi che non riusciresti comunque a far colpo su di lui perché 1. lui è troppo bello per stare con quelle come te e 2. non ti noterebbe mai." disse Katherine con quel suo mezzo sorriso e le sopracciglia alzate.
"Si si ok, ora potete lasciarmi stare?" Stavo morendo di paura specialmente perché loro erano capaci di fare tutto. Jade disse "Ma si lasciamola stare." Davvero ha detto questo o sto sognando? A quel punto andarono via e io sono finalmente andata in bagno ma quando ho provato a uscire la porta era bloccata e penso bene di sapere come mai si sia bloccata. Iniziai a gridare "Aiutatemi! Sono chiusa in bagno, apritemi! Vi prego! Aiuto!" Cercavo in tutti i modi di farmi sentire ma era tutto inutile. Continuai a chiedere aiuto per circa un'ora ma non cambiò niente.
Dopo un po' decisi di guardare l'orologio ed era già l'ultima ora, sospirai e pensai: "Ma chi me l'ha fatto fare di entrare nel bagno in cui non va mai nessuno?" A quel punto scoppiai a piangere, non avevo nemmeno il telefono lì con me e non avevo amici quindi nessuno si sarebbe preoccupato di cercarmi. Ormai era suonata la fine dell'ultima ora e tutti stavano andando a casa, per quanto mi sforzai di urlare nessuno mi sentì, in pochi minuti erano già usciti tutti o almeno così pensavo, qualcuno entrò nel bagno perché mi sentì piangere e mi aprì: era il ragazzo nuovo, era bellissimo: alto, capelli castano chiaro, muscoloso e con gli occhi verdi;
"Grazie per avermi aperto, ma cosa ci fai qui a quest'ora?"
"Potrei chiederti la stessa cosa."
"Beh credo che si possa capire cosa ci facessi qui."
"Già, chi ti ha chiuso qui dentro e perché l'ha fatto?"
"Sono state Jade, Samantha e Katherine e l'hanno fatto perché boh divertimento penso."
Rise: "Sì le conosco, è il primo giorno che sono qui e già ci provavano con me manco fossi il ragazzo più bello del mondo."
Risi anche io, dopodiché dissi: "Già, pensa che prima di chiudermi nel bagno mi hanno detto di non azzardarmi a provarci con te."
Fece un mezzo sorriso malizioso: "E tu volevi provarci con me?"
"Oh mio dio, certo che no!"
"Mh ok. Comunque non ci siamo presentati, io sono Jackson Davis."
"Alison Lee."
"Che ne dici di andarcene da qui?"
"Si ti prego." dissi ridendo.
Mentre uscivamo da scuola Jackson non parlò più. "Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Mi guardò e indicò la maglietta, scoppiai a ridere e dissi: "Ritieniti speciale perché io odio chiunque. ma nel tuo caso la frase è inversa."
"Beh modestamente io sono speciale."
"Che avresti di speciale? Non per offendere ma scommetto che sei come tutti gli altri ragazzi di questa scuola che l'unica cosa che vogliono è portare una ragazza a letto per poi sparire, ma non sto nemmeno qui a dirtelo perché so che negherai tutto."
"A dir la verità sono vergine e mi sono fidanzato solo una volta."
"Nah non ci credo, hai una fila immensa di ragazze che ti corrono dietro."
"Sì ma io non mi metto con la prima che passa eh."
Siamo appena usciti da scuola, pioveva forte e ovviamente non avevo l'ombrello.
"Quindi ci vediamo a scuola, Alison."
"Si certo."
"Dai tuoi occhi capisco che hai qualcosa, che succede?"
"Nulla ho solo dimenticato l'ombrello, tranquillo."
"Vuoi che ti accompagni a casa?"
"Accetterei volentieri se non fosse che non so nulla di te e potresti essere un psicopatico."
Rise: "Oh no mi ha scoperto, stacca stacca!"
Ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere.
"Tieni il mio ombrello, da oggi è tuo."
"Ma ti bagnerai, non posso accettar-."
"Io abito qui dietro, non preoccuparti."
"Va bene Jackson, quindi ciao(?)."
"Si, ciao."

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