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POV: Anna (che sei tu)
Era Lunedi mattina e erano le 7:30 ero mol- ASPETTA! LE 7:30 CAZZO CAZZO CAZZO ARRIVERÒ DI NUOVO IN RITARDO
mi alzo di scatto e mi vesto. Mi metto a dosso la prima felpa grande che riesco a trovare e i pantaloncini corti che mi aveva regalato Sofia l'anno scorso. Scendo dalle scale come un fulmine e mi siedo a tavola.
"buongiorno dormigliona, hai dormito a lungo vedo" disse mia mamma mettendomi il pane con la marmellata nel piatto
"si, non ho sentito la mia sveglia.. come al solito"

7:52

saluto mia mamma con un bacio sulla guancia, do un ultima guardata al mio telefono e mi dirigo verso il garage a prendere la mia bici.

7:54

la scuola sta a 5 minuti in bici da casa quindi avevo speranze di non arrivare troppo tardi, di nuovo. Vi chiederete forse "quale nerd arriva in ritardo a scuola?" beh io. Si adoro studiare ma sono una ritardataria e adoroh dormire. Nei giorni di ferie mi sveglio alle 14 se sono fortunata.

7:58

sono davanti a scuola e tutti sono già dentro. Mi sbrigo a chiudere la bici e corro verso l'entrata. Le porte dell'entrata sono fatte di vetro e ovviamente, come mi era già successo prima dal tronde, ci vado a sbattere in pieno e sto per cadere per terra ma
"lo sai, dovresti stare più a attenta non è la prima volta che vai a sbattere. Finirai per avere una percussione" sento una voce dietro di me e ancora scombussolata mi giro di scatto quasi perdendo equilibrio. Non riconoscendo la voce bene guardo in alto per vedere la faccia della persona che mi ha impedito di cadere.
AG, ovviamente. Erano le 8:01 e sento di nuovo la sua voce
"che aspetti ad entrare dai, siamo in ritardo" io mi tocco la testa ancora dolorante e sussurro un "scusa" mentre apro la porta. Non mi aspettavo che lo sentisse ma mi risponde con
"scusa? e di che cosa ti dovresti scusare"

"n-non lo so" rispondo io sempre a bassa voce

"dai entriamo in classe.."

"Anna"

"Anna, si lo so. Io sono-"

"AG, lo so" dico aprendo la porta della classe. AG dietro di me fa un passo avanti e si scusa, si prende pure la colpa per il mio ritardo. Che strano, non sono abituata ad essere trattata in modo così gentile da qualcuno che non fosse Sofia.
Io mi siedo al mio posto e dato che c'era una sedia vicino a Mia libera deducevo che AG si sarebbe seduta lì ma stava venendo verso di me. Si siede vicino a me e mi sorride, io ricambio il sorriso e prendo fuori il mio quaderno di disegno. Odiavo le ore di matematica quindi mi mettevo a disegnare ma nessuno mi diceva mai nulla. Sentivo lo sguardo di AG su di me, volevo girarmi ma continuai a disegnare fino alla fine del ora.

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Buongiorno
se mai posterò questa storia la posterò già finita così non dovrete aspettare ogni volta, vi ringrazio in anticipo del supporto e sentitevi liberi di commentare. Alla prossima :)

Roses || annagrace mcdaniel fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora