DRACO
Quando rientrai in classe, Piton non si agitò esageratamente. Riuscii a trovare una scusa plausibile per il mio ritardo, e visto che ero uno dei più bravi a Pozioni, e che Piton non era il tipo da togliere punti alla sua stessa casa -se non per motivi davvero gravi- me la cavai con un richiamo verbale. Per Harry, però, non fu la stessa cosa. Entrò dopo la fine della prima ora, portando con sé un permesso scritto della signorina Mcgranitt, ma Piton preferì ugualmente diffamarlo di fronte tutta la classe, tra risatine generali dalla parte Serpeverde. Prese in giro alle quali fui costretto a partecipare, date le gomitate di Tiger e le occhiatine insistenti di Goyle.
Harry sembrò non accorgersene, mentre si sedeva ad un banco vuoto con la faccia rivolta verso il pavimento, chiuso in se stesso. Era raro vederlo in quello stato, e sapere che questa volta ero di per certo io la causa, mi faceva tremare dalla rabbia e dal senso di colpa.
Il mio cuore sembrava volersi fermare.
<<Cosa succede al povero Potteruccio?>> Pansy si avvicinò al mio orecchio, ridacchiando.
Lei, al contrario di Blaise, sembrava non essere arrabbiata con me dopo la notte precedente. Quando le avevo chiesto il motivo, si era stretta nelle spalle, confessandomi di essersi accorta da tempo delle mie preferenze sessuali, e che se mi avesse lasciato da solo in un momento del genere, probabilmente non sarebbe stata degna di considerarsi mia amica.
Io l'avevo ringraziata con un sorrisino malinconico. Non lo avrei mai ammesso ad alta voce, ma Blaise e Pansy, così come Theo, erano i miei migliori amici, e gli volevo un bene dell'anima, anche se ero restio a dimostrarlo con le parole.
<<Magari vuole mamma e papà.>> Le risposi sogghignando amaramente, anche se dentro stavo bruciando d'odio verso me stesso. La mia migliore amica annuì. Stette per dire qualcosa, ma io tornai alla mia pozione, dissuadendola dal continuare la conversazione.<<Ottimo signor Malfoy. Pozione eccellente, come al solito. Dieci punti a Serpeverde!>> Dopo un ora e mezza di lavoro, che avevo passato immerso nei miei pensieri, ero finalmente riuscito a finire la mia pozione, ed il professore non poteva che esserne contento.
Anche io riacquistai un po' del mio buon umore, capendo di aver fatto un ottimo lavoro.
<<Per quanto riguarda lei, Signor Potter. Credo proprio che dovrebbe prendere esempio dal suo compagno Malfoy. Sei anni a lezione con me e ancora non riesce a raggiungere la mediocrità. Dieci punti in meno a Grifondoro.>> Il volto di Piton era severo e sconfortato, mentre guardava il mora dall'alto in basso. Harry era nella stessa identica posizione di quando era entrato in aula, con le mani strette in grembo. Aveva lasciato la sua pozione a bollire senza muoversi di un solo millimetro perso in chissà cosa e adesso guardava stralunato fuori dalla finestra, sotto lo sguardo preoccupato e confuso di Hermione.
Per un attimo lei si distrasse dall'amico, voltandosi nella mia direzione. I suoi occhi si scontrarono con i miei. Le feci un cenno svogliato con la testa, noncurante e lei arrossì abbassando il viso e contemplando il suo calderone.***
In un paio di giorni la situazione tra me e Blaise si risanò. E lo stesso accadde con Harry.
Io e lui tornammo a gareggiare stupidamente per i corridoi e a prenderci in giro fino a morire. Ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano, uno dei due parlava. Non importava se dalle nostre bocche uscivano solo cose cattive, io ero felice. Incontrarlo per i corridoi, guardarlo camminare insieme ai suoi amici... Era pur sempre qualcosa, anche se il ragazzo sembrava spento, non sorrideva più come prima, non lo faceva mai.
E forse anche io avevo lo stesso aspetto triste, solo che cercavo di non notarlo.E poi ci ritrovammo insieme nella stanza delle necessità. Non ricordavo se ci fossimo dati appuntamento in precedenza oppure fossimo capitati in quello stesso posto solo per un fortuito caso, e non mi interessava nemmeno. Lui era lì, davanti a me.
Tutto quello che riuscivo a sentire era il desiderio di volerlo tutto per me, di stringerlo tra le mie braccia e di non lasciarlo andare.
Avevo bisogno di lui, e sapevo con certezza che anche lui aveva bisogno di me. Glielo leggevo in faccia. Senza perdere un attimo mi ritrovai sulle sue labbra morbide.
Aveva pianto, come quel giorno nel bagno, e i suoi occhi verdi erano inondati dalle lacrime calde, ne sentivo il sapore salato sulla mia bocca.
<<Draco.>> Sussurrò, ed il suono del mio nome acquistò un altro significato. Non mi era mai piaciuto come in quel momento, pronunciato dalla voce roca e sensuale del mio Harry, carico di affetto e di promesse.
Velocemente tolsi la maglietta e la buttai sul pavimento, prima di fare lo stesso con quella del ragazzo, cominciando ad accarezzargli il petto, mentre le nostre labbra non accennavano a volersi fermare, dividendosi soltanto pochi istanti per riprendere fiato.
Anche gli altri indumenti finirono inevitabilmente a terra, andando a creare uno scomodo e disordinato giaciglio. Un momento eravamo in piedi, e quello dopo io ero a cavalcioni su di lui, guardandolo dall'alto: sembrava un essere etereo e bellissimo, con quei capelli più scombinati del solito e gli occhiali leggermente inclinati. Mi guardava affannato, passandomi dolcemente la mano sulle labbra screpolate. Sorrisi.
<<Ti voglio.>> Bisbigliò, facendomi rabbrividire.
E io lo accontentai, entrando dentro di lui con un sospiro agitato, e fermandomi per studiare la sua espressione. Sembrava indifeso, smarrito. Non il coraggioso Potter, che avevo imparato a conoscere negli anni, ma qualcun altro.
Il ragazzo dolce e amareggiato che era riuscito a distruggere quel muro solido che proteggeva il mio cuore. Il ragazzo che volevo proteggere a tutti i costi, anche se non ci riuscivo, ed ero io stesso la causa del suo dolore.
<<Non piangere. Sono qui.>> Dissi, tornandolo a baciare.
Lui annuì, così cominciai a muovermi, lentamente, spingendomi dentro e fuori con una dolcezza che non mi apparteneva, meravigliandomi di me stesso. Forse per Harry sarei potuto cambiare sul serio...
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Titanium || Drarry (REVISIONATA)
Fanfiction"Sarebbe colpa mia? Sarebbe colpa mia se siamo i due lati opposti della medaglia? Se io sono il ragazzo che Voldemort cerca di eliminare e tu un figlio di mangiamorte? È colpa mia se tu dovresti cercare di uccidermi consegnandomi ai tuoi ma ti ostin...