HARRY
<<Draco!>> L'urlo che lanciai attraversò la casa, rimbombò un paio di volte tra le mura per poi ritornare alle mie orecchie, come un boomerang. Da meno di una settimana ci eravamo trasferiti insieme nella ''nostra'' nuova casa: un villetta a schiera, in un un appena costruito quartiere di Londra, dove vivevano solo maghi. Le case si trovavano a due passi dal Paiolo Magico ed erano protette da milioni di incantesimi anti-babbano che lo rendevano sicure, e rendevano facile la vita dei maghi e le streghe che le abitavano.
L'idea di costruire un posto del genere, proprio sotto il naso dei non-maghi, era partita dal nuovo ministro della Magia. Dopo la fine di Voldemort, infatti, molti avevano deciso di lasciare le proprie abitazioni per cominciare una nuova e tranquilla vita, ed il ministero aveva aiutato nell'impresa. Io e Draco avevamo preso subito la palla al balzo, e avevamo deciso di trasferirci lì, e di vivere la nostra vita a ridosso dei due mondi. Mai avrei pensato in tutta la mia esistenza che Draco un giorno avrebbe trovato piacevole il vivere in mezzo a dei babbani, ma adesso la cosa mi sembrava normale.
<<Draco!>> Urlai ancora una volta, affacciandomi fuori dalla camera da letto, dove stavo sistemando le ultime cose. DrayJ mi fissò, spaventato, e corse a rifugiarsi nel bagno. Scossi la testa e lasciai che se ne andasse. <<Fai scendere subito Ted da quella cosa!>> Continuai, mantenendo il mio tono di voce tanto alto da preoccuparmi che i vicini avrebbero potuto lamentarsene.
Il piccolo Teddy, piegato in due dalle risate, volava alto, su e giù per le scale con la sua scopa giocattolo, aveva i capelli di un verde chiaro , esattamente dello stesso colore dei suoi occhi furbi, che volavano al vento creato dalla sua stessa velocità.
Era felice, mentre Draco lo incitava come aveva fatto sempre a scuola con i suoi compagni, durante gli allenamenti di Quidditch.
Mi venne da ridere, ma mi trattenni, in cerca di un po' di autorità.
<<DRACO?>> Provai nuovamente a richiamare l'attenzione del più grande, che però non mi sentì. Sbuffai, e capendo che urlando non avrei risolto nulla, alzai la bacchetta, agitandola in aria.
<<Immobilus.>> Questa volta non mi servì gridare. I due si bloccarono come in un fermo immagine e mi guardarono curiosi. <<Siete davvero impegnativi voi due, eh?>> Mormorai scendendo le scale, avviandomi verso di loro. <<Finite incantatem.>> Mormorai poi. Draco mi affiancò. <<Scricciolo, scendi subito da quella scopa e corri a metterla al suo posto.>> Dissi.
<<Non è bravissimo?>> Chiese a bassa voce Draco, mentre Teddy atterrava davanti a noi, ubbidiente come al suo solito. Alzai gli occhi al cielo.
<<Tu! Padre da strapazzo!>> Puntai il dito contro il suo petto. <<La ditta che HAI ingaggiato, ti sta aspettando!>> Lo ripresi, prima di girarlo, e spingerlo verso la porta. Teddy, intanto si avviò sconsolato verso la camera dei giochi, gattonando con la sua scopa magica.
Teddy aveva una due stanze: enorme piena di giocattoli -provenienti da ogni parente e amico- e al cui centro c'era un grosso tappeto dove giocava di solito, e una che era la sua cameretta vera e propria, dove c'era il piccolo letto fatto per lui dalla nonna Andromeda, la madre di Ninfadora, l'armadio e tutti i libri di favole che esistessero nel mondo magico e non.
<<Non fare quella faccia piccolo, giocheremo più tardi.>> Lo rassicurai, mentre i suoi capelli tornavano di nuovo del loro colore naturale. Blu scuro. A volte mi sorprendeva quanto fosse indipendente e sveglio a soli due anni, ma ero orgoglioso di lui.
Draco mi sorrise fiero, tornando indietro dall'ingresso, e avvicinandosi a me con la sua solita sensualità. Lo guardai male con le braccia incrociate sul petto.
<<Perché sei ancora qui?>> Lo rimproverai. Da quando lo avevo conosciuto meglio, mi ero reso conto di molte cose, tra cui il suo essere pigro e viziato. Era abituato ad ottenere quello che voleva, senza mai muovere un muscolo, ed io ero propenso a fargli togliere quell'abitudine.
<<So che mi ami.>> Si pavoneggiò, lui, prendendomi in giro.
<<Smetterò di farlo se non muovi il culo e vai fuori dalle persone che ti aspettano.>> Ribattei ironico. Il ragazzo fece per baciarmi, ma io lo evitai velocemente e sparii prima che riuscisse nella sua impresa lasciandolo da solo nell'ingresso.
<<Antipatico.>> Mi urlò, uscendo. Io risi.
<<Haaally!>> Il piccolo Teddy,mi guardò dal pavimento, alzando le braccine, chiedendomi di issarlo. Mi abbassai e feci come richiesto, stringendolo a me, sorridendo.
Ad Hogwarts un anno prima, Tonks e Remus erano stati uccisi per dargli un futuro migliore, e io -aiutato e sostenuto nella mia decisione da Draco- avevo deciso di onorare la mia promessa di tenere il loro piccolo con me, anziché mandarlo dalla sua nonna materna.
Soffrivo ogni volta che lo guardavo, mentre lui cambiava colore dei capelli, come aveva sempre fatto sua madre. Eppure la sofferenza mi faceva sentire vivo, e grato. Potevo essere felice grazie al sacrificio di Tonks, di Remus, e di tutti gli altri caduti in battaglia, e avevo promesso, tempo prima, che mi sarei goduto ogni attimo di quella gioia che mi avevano donato.
Mi ero promesso che lo avrei fatto anche per loro.
<<Haallyy.>> Cantilenò ancora il piccolo. I suoi occhioni nocciola parevano quelli di un cerbiatto.
<<Kev e Mione.>> Disse a mo' di comando, agitando la manina in aria, come ogni volta che mi faceva richiesta di qualcosa. Scossi la testa.
<<La zia e lo zio vengono a trovarci stasera, Ted.>> Risposi, scompigliandogli i capelli morbidi. Lui rise, ma dopo un istante tornò subito serissimo.
Strattonò la mia maglietta, tirandola violentemente e per un momento temetti che fosse già rotta.
<<Ehii.>> Mi lamentai appoggiando Teddy sul bancone della cucina, tenendomi a ridosso del bordo per evitare che cadesse, prima di abbassare lo sguardo per esaminare il danno.
Sospirai di sollievo, non l'aveva strappata, era solo un po' sgualcita. Era una maglietta di Draco, e se l'avessi rovinata io, sicuramente mi avrebbe fatto fuori.
<<Dlay no stapazzo!>> Comunicò imbronciato incrociando le braccine al petto. Per qualche secondo rimasi a guardarlo, non capendo cosa stesse dicendo, poi però ricordai di aver chiamato Draco ''padre da strapazzo'' e scoppiai a ridere. Teddy mi guardò male.
A volte sembrava essere già grande, nelle sue espressioni, facendomi sentire nettamente inferiore. Lo ripresi in braccio, lasciandogli un bacio sulla fronte..
<<Hai ragione Teddy, Draco non è strapazzo, è fantastico.>> Ammisi con dolcezza.
Dopo averlo creduto morto -anche se per pochi secondi- avevo imparato a non dare mai nulla per scontato, soprattutto la presenza al mio fianco di qualcuno che amavo.
Draco era più simile a me di quanto avessi mai creduto. Suo padre era morto, aveva vissuto una vita che non sentiva sua, ed era dovuto scendere a compromessi per salvarsi la pelle, proprio come me. D'altra parte, però, lui aveva ancora Narcissa, la quale, dopo essere stata liberata dal cappio invisibile del Signore Oscuro, se ne stava tranquilla e felice a Malfoy Manor. Da quando ci eravamo trasferiti in quella casa, poi, era venuta a trovarci quasi tutti i giorni, con la scusa di vedere il suo ''nipotino'' preferito.
Avevo imparato a conoscerla, un po' come ero riuscito a fare con suo figlio, ed ero riuscito a capire da dove Draco avesse preso il suo carattere e per questo ad amarlo e a sostenerlo di più. <<Grazie per il complimento, ma so già di essere magnifico, Harry.>> Il biondo entrò nella camera di soppiatto, abbracciandomi da dietro e ridendo nel mio orecchio, rabbrividii di piacere mentre il tremore della sua risatina vibrava attraverso il suo petto nella mia schiena.
<<Sei un idiota.>> Sussurrai. Lui mi bacio la guancia con amore, per poi lasciare un bacio anche su quella di Teddy, che si agitò felice, lanciandosi verso di lui. Draco lo prese in braccio, senza fare storie. Ormai il Malfoy del primo anno o del quinto, era finito nel dimenticatoio, e rimpiazzato dalla "dolce serpe", come amava definirlo Pansy, che si divertiva a prenderlo in giro quasi quanto me.
<<Non dirmelo, hai già cacciato via l'impresa dei traslochi?>> Chiesi, vedendolo rilassarsi accanto a me. Draco si finse sconvolto.
<<Per chi mi hai preso? Gli ho aperto la porta del garage e ho detto di portare tutto dentro.>> Si giustificò. <<Blaise e Theo ci sono stasera?>> Chiesi allora, sospirando.
<<Credo di si, molto probabilmente ci saranno anche Pansy e Seamus.>> Rispose pensieroso. Teddy gli punzecchiò una guancia, per farlo tornare a sorridere, ma lui non ci fece caso. <<Dlay.>> Lo richiamò, quando si rese conto che la sua tattica non stava funzionando.
<<Cosa c'è Ted?>> Il biondo si concentrò pienamente su di lui, sorridendo. A quel punto Teddy era già felice della cosa, e si limitò a stringersi nuovamente a lui. Sorrisi.
Avevamo appena finito la scuola, e anche se l'ultimo anno di studi era stato parecchio strano, ormai era finito, e guardando al passato, non potevo che dirmi che il tempo passato a scuola, soprattutto nell'ultimo periodo, era stato il più bello della mia vita.
Avevamo stretto tutti un buon rapporto, abbattendo le differenze tra le case per essere tutti amici, e a discapito delle difficoltà iniziali, eravamo riusciti a creare un bel gruppo.
Di tutta la combriccola ormai nessuno era più single: Zabini aveva confessato il suo amore a Pansy, e la ragazza ovviamente lo aveva di gran lunga accettato con piacere; Theo aveva finalmente raggiunto la sua stabilità, smettendo di transitare da un ragazzo all'altro e conquistando il cuore di Finnigan; ed Hermione e Kevin amoreggiavano ogni qual volta gli fosse possibile.
L'unica cosa che mi aveva reso malinconico in quell'ultimo anno, era che Teddy non era potuto rimanere con noi: avere un bambino così piccolo a scuola non ci avrebbe fatti concentrare sugli studi, e ovviamente non sarebbe stato nemmeno un posto adatto a crescerlo.
Così, Kevin, si era preso la responsabilità di tenerlo con sé nel suo appartamento a Londra, aiutato da Andromeda. La McGranitt aveva comunque dato loro il permesso di entrare ad Hogwarts ogni volta che volevano, e così, ogni giorno dopo le lezioni, riuscivo a passare del tempo insieme al piccolo, mentre Hermione si crogiolava tra le braccia del suo amato. Certo, dovevo ammettere che spesso e volentieri Teddy veniva a scuola solo per giocare con DrayJ, ma vederli crescere insieme era una cosa dolcissima, e io non potevo lamentarmene.
Lo studio e la preparazione agli esami furono lo stesso estenuanti, con la presenza di Hermione e Blaise nel gruppo, infatti, non avevamo potuto avere un attimo di tregua, ma la cosa fu piuttosto gradita dopo i risultati dei M.A.G.O. Tutti promossi con ottimi voti.
<<E che mi dici di Ron? Ci sarà anche lui?>> Mi chiede Draco. Ci pensai su.
<<Non lo so. Credo che voglia festeggiare la promozione con la sua ragazza.>> Constatai alla fine. Eh già, anche Ronald Weasley si era fidanzato, più o meno a metà anno, con Romilda Vane, che dopo aver provato invano a farmi innamorare di lei con una pozione, e accortasi che non aveva comunque speranze, era passata all'amore incondizionato per il rosso. In effetti erano molto carini insieme, e lei non si poteva certo definire una cattiva ragazza dopo averla conosciuta. Non che fossi riuscito a passarci molto tempo insieme, dato che il mio migliore amico si era decisamente allontanato da quando Hermione lo aveva lasciato, e solo poche volte si univa al resto di noi.
<<Oh oh seratina di fuoco per i due innamorati?>> Prese in giro Draco, ma senza cattiveria, lasciando Teddy sul tappeto del salone. In fin dei conti Draco aveva imparato ad accettare i miei amici, così come io avevo fatto con i suoi. La sua ironia tagliente era rimasta, ma quella la subivo anche io, quindi non c'era problema.
<<Potremmo prenderli ad esempio.>> Proposi sorridendo malizioso. Draco non se lo fece ripetere due volte, e mi prese tra le braccia, sollevandomi come aveva fatto poco prima con Teddy. Per un secondo i miei piedi persero miseramente il contatto con il pavimento facendomi perdere l'equilibrio, che recuperai allacciando le gambe alla vita del biondo, mentre le mani gli accarezzavano i capelli profumati di shampoo al cocco.
I suoi occhi di ghiaccio che per anni mi erano sembrati così freddi e lontani, adesso mi parevano un tutt'uno con la mia anima.
Mi avvicinai ancor di più, rapito. Il suo respiro si scontrava sulle mie labbra e le avvolgeva, era caldo, sensuale. Sentii Teddy esclamare un Bleaaah, guardandoci, ma non ebbi nemmeno voglia di girarmi o di ridere. Continuando a tenere lo sguardo incatenato a Draco, lo baciai, come se fosse stata la prima volta, esplorandolo e giocando con la sua lingua, mordendogli il labbro inferiore. Lo baciai anche come fosse stata l'ultima, lasciandomi trasportare in un altro mondo, come se lui fosse la mia unica salvezza; e probabilmente lo era davvero.
Il campanello suonò distruggendo in parte quella bolla di intimità che si era creata. Mi allontanai, cercando di scendere, ma il Malfoy non mi lasciò andare. Al contrario si avviò alla porta con me tra le braccia.
<<Interrotto qualcosa?>> Blaise sorrise sornione, mentre Pansy sbirciava la scena da sopra la sua spalla.
<<Vi aspettavamo più tardi, ma sì, anzi... no. Siete arrivati proprio nel momento giusto.>> Draco sorrise sghembo, facendo un passo indietro per permettere ai due di entrare.
Risi rifugiandomi nell'incavo del suo collo, capendo le sue intenzioni.
<<Io ed il mio fidanzato dovremmo andare a vestirci, badate voi a Teddy vero?>> Li incastrò, infatti, non appena ebbero il tempo di appoggiare le giacche sull'appendiabiti nell'ingresso.
<<Sul serio Dray, vuoi anche che vada ad aiutare quei tipi lì fuori a scaricare i pacchi in garage?>> Si lamentò Zabini, scuotendo la testa. Pansy gli diede uno scappellotto sulla nuca.
<<Avanti, Blaise, lasciali andare. Avere un po' di intimità con un bambino non deve essere facile.>> Lo riprese la ragazza, rivolgendoci uno sguardo malizioso. Blaise sospirò.
<<D'accordo, divertitevi. Ma vedete di insonorizzare quella stanza. Non ho la minima voglia di ascoltare qualcosa di compromettente.>> Ci prese in giro alla fine, io gli sorrisi e feci l'occhiolino mentre Draco mi trasportava di sopra.
<<Non preoccuparti zio Blaise, quella camera è a prova di tutto.>> Lo rimbeccò Draco, scoppiando a ridere, mentre il ragazzo al di sotto delle scale scuoteva ancora la testa divertito.
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Titanium || Drarry (REVISIONATA)
Fanfiction"Sarebbe colpa mia? Sarebbe colpa mia se siamo i due lati opposti della medaglia? Se io sono il ragazzo che Voldemort cerca di eliminare e tu un figlio di mangiamorte? È colpa mia se tu dovresti cercare di uccidermi consegnandomi ai tuoi ma ti ostin...