Un luogo

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Ricominciarono il loro viaggio poco dopo,

faceva molto caldo e mancavano qualche decina di giorni per arrivare alle coste per poi partire per l'isola dei ribelli. Indil era stremata non era riuscita a dormire bene e l'allenamento l'aveva totalmente distrutta.

Annael gli si avvicino e gli porse alcune bacche, che Indil non aveva mai visto nei suoi anni di viaggio. Erano di un colore simile al azzurro ma ricoperta qua e là di macchie arancioni. Lei ne prese una e la iniziò a guardare con una preoccupata. Annael scoppiò a ridere.

-Non ti preoccupare non è velenoso, dai mangia?-

Indil ne morse una, era fresca e succosa, con un retrogusto agrognolo che subito dopo diventava dolce. Era impossibile da descrivere.

-Buona vero??-

Indil annuì.

-Sai quando Lindir e io eravamo piccoli e non avevamo ancora trovato il nostro luogo, vagavamo sperduti per le 5 terre, ovviamente restavamo lontani dai confini con la terra degli umani. Incontrammo Isiride, ricordo ancora che mi sorrise prima che svenni a causa della fame, e quando mi svegliai, lei era lì che mi porgeva una manciata di queste bacche e in quel momento ho trovato il mio luogo, ma Lindir è sempre stato...distante.-

-Forse semplicemente non ha ancora trovato il suo luogo. -

-Probabilmente.-

-O forse non ho un luogo in particolare e il mio luogo è la musica?-

Lindir era apparso dietro di loro e chissà da quanto tempo le stava ascoltando.

-Per oggi ci fermiamo qui, Annael vai a cercare della legna per il fuoco , io rimango qui a fare la guardia alla nostra principessina.-disse lui serio per poi finire con un tono sarcastico.

In quel momento Indil cominciò a pensare a quello che aveva detto Lindir, che il suo luogo era dove si trovavano i suoi sogni, e lei si rese conto di aver perso entrambi , il suo luogo e i suoi sogni.

L'ultimo dragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora