Dagli occhi di un uomo

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Arrivò inavvertitamente la notizia che la terra del Fuoco era in mani nemiche. Una ragazza dai rossi capelli e un branco di creature vogliose di libertà. I ribelli.
Aveva preso alla leggera la ragazza, pensava che fosse solo un intrusa nel castello, una parente di un uomo che aveva tenuto la bocca chiusa , nonostante la crudeltà e il dolore che gli veniva inflitto.
L'avevano vista usare il fuoco e muoversi nella battaglia come in una dolce danza,di cui non riusciva a sbagliare neanche un passo mentre il frastuono assordante di armi e urli di dolore erano la musica che accompagnava ogni singolo movimento.
Ciò che colpì di più l'uomo fu il sapere che la ragazza , Indil così avevano detto che si chiamava, era un uragano di fuoco che aveva ereditato capelli rosso sangue e occhi decisi e di un azzurro vitreo, poteri che pochi potevano unire acqua e fuoco. Così diceva la talpa tra i ribelli.
La memoria del re faceva cilecca, era invecchiato...ma aveva un vago ricordo.
Chiamò un mago e gli ordinò di mostrargli immagini della battaglia, per vedere la ragazza.
Era come dicevano, i movimenti erano semplici e veloci, simili a una danza. Gli occhi erano intrisi di una fiamma azzurra e i capelli sembravano un vortice di fuoco. Ciò che gli fece riaffiorare nella mente quel vago ricordo, fu il sorriso diretto e spontaneo,di chi sa cosa fa e che potresti torturarla per giorni e quel sorriso spavaldo non svanirebbe. Gli ricordava Imlach, ex sovrano della Terra del Fuoco. Lo stesso sorriso e gli occhi , gli stessi della moglie di lui. L'intreccio che mai qualcuno avesse pensato che sarebbe andato bene, acqua e fuoco. Ma loro si amavano nonostante le divergenze dei loro paesi. Imlach era un uomo di giustizia, non aveva mai combattuto , non aveva sporcato lame di sangue, tranne che una volta, e lui era lì, Philip era lì. La donna per cui aveva occhi era bellissima,stessa forza interiore, lo stato cui crebbe era stato utile per lei che finì per essere coraggiosa e di una maturezza interiore, sembrava non invecchiare mai e adesso entrambi non ne avrebbero avuto la possibilità.
Indil lo spaventava, c'era una leggenda che raccontava che l'uomo avrebbe cercato di impadronirsi di ciò che per legge è di tutti. Ma una sola creatura, più in là di chiunque. Pensava che fosse morta che il destino fosse stato dalla sua parte. Ma l'incubo peggiore si era presentato davanti a lui , distruggendo tutto ciò che aveva costruito e distrutto. Facendo nascere speranza come fiori su terra bruciata.
Mentre il mago gli mostrava la ragazza, Philip si alzò di scatto.
-Mio Re...-
-Va via!!!-urlò l'uomo tanto potente che davanti all'immagine di una donna sola, era un bambino impaurito.
-Ma sire-
Lui scattò e si diresse verso il mago indifeso-Ti ho detto di andare via!!!-urlò più forte, finendo per stringere le mani intorno al collo fragile del mago. Che solo mentre vedeva i suoi occhi mostrarono una forte paura , si accorse del bellissimo verde delle sue iridi. E solo quando egli giaceva senza vita tra le mani del re, Philp lo lasciò andare.
-Che spreco, occhi così per una persona tanto inutile-e tornò a sedere.
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Imlach era davanti a lui,tenuto fermo da due catene, ma sembravano quasi inutili dalla forza del semplice sguardo di lui, dagli occhi di un uomo, dagli occhi di quell'uomo, vedeva la determinazione farsi sempre più forte e attaccarsi alla pelle del drago e difficilmente staccarsi.
Non aveva mai capito perché venivano chiamati draghi. Sapevano usare il fuoco , ma mai li aveva visti volare o divenire la imponente creatura di cui portavano il nome. Ma da quando teneva Imlach rinchiuso capì l'origine del nome. Un colpo di frusta. Essa non sembrava scalfire la pelle ambrata. Un altro colpo di frusta. Niente. Ma la pelle cominciava a ricoprirsi di squame verdi.
-Hai la risposta!-disse Imlach.
Philip non rispose. Semplicemente rimase a guardare quell'uomo che ad ogni frustata diventava più forte, che ad ogni colpo sembrava meno dolorante e più sicuro di se. L'umano fece finta di sentirsi potente, di non essere meravigliato o spaventato dalla forza del drago. Imlach sorrise.

L'ultimo dragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora