Çetin

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Ci volle un giorno di viaggio per arrivare al villaggio e quando entrarono in una locanda per mangiare e riprendere le forze, tutti volsero lo sguardo verso i capelli rosso fuoco di Indil,lei sentendosi a disagio si copri il capo con il cappuccio del mantello. Si avvicinarono al bancone e chiesero del cibo e delle stanze. Ma la risposta fu alquanto brusca.

-No!!! Così mi spaventate i clienti e cos'ha quella ragazza, i suoi capelli non ....sono normali-

Lindir avvicinò la sua bocca all'orecchio dell'uomo.

-Tu fai troppe domande!!!!-in quel momento Lindir fece uno sguardo che poche volte Annael e Indil durante la loro vita ebbero occasione di vedere. Uno sguardo talmente pieno d'odio che fece impallidire di un solo colpo l'uomo al bancone che cadde subito a terra. Posarono la loro robba nella stanza a loro data e andarono alla ricerca di un armaiolo. Chiesero in giro ma era come se nessuno ne volesse sapere niente , mentre cercavano, un bambino che aveva più o meno 11 anni si avvicinò a Indil , la chiamo e lei si abbasso alla sua altezza e lui gli sussurro un nome .-Çetin, chiedi di lui.-

Dopo aver suggerito quel nome il bambino scappò. Allora Indil cominciò a chiedere di lui, sembravano più scocciati di prima ma almeno rispondevano invece di ignorarli completamente. Esausta Indil si appoggiò al muro di una casa e li sentì qualcuno chiamarla. Si avvicinò al vicolo da dove sentiva arrivare la voce, si affacciò, era un uomo.

-Ho sentito che stai cercando Çetin. -

Indil annuì.

-Bene...sono io-si guardò intorno e poi riprese a parlare-cosa ti serve, pozioni, sangue, orecchie di spiritelli,"polvere", armi???-

-Armi...mi servono armi.-

-Va bene.-lui fece per trascinarla ma lei si stacco dalla presa dell'uomo.

-Devo...devo chiamare i miei amici .-

-Ragazza non ho tempo da perdere.-

-Vuoi essere pagato?? Loro hanno i soldi.-

L'uomo acconsentì. Entrarono nella bottega , era piena di oggetti che sembravano tutt'altro che illegale, ma ad un certo punto aprì una porta di ferro e da  quella stanza cacciò le armi che aveva promesso.

-Ecco...volete provarle??-

Risposero di si. Andarono nel parco lì vicino e cominciarono ad allenarsi e a provare le spade. Lindir si mise in posizione mentre , Indil già era partita all'attacco.  Il primo colpo venne parato così come tutti gli altri che gli aveva scatrnato contro ad un certo punto sferrò  un fendente che fece volar via la spada e  cadere a terra , gli puntò la spada alla gola. Lei allontanò la lama e aiutò Lindir a rialzarsi. Si complimentarono l'uno con l'altro , si avvicinarono a Çetin.

-Le prendiamo.-

Sentendo quelle parole l'uomo sorrise.

L'ultimo dragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora