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Mi sveglio di scatto. Mi guardo attorno e vedo che in realtà sto ancora dormendo, sono dentro un sogno. Uno abbastanza familiare. Questa volta il rumore misterioso si fa chiaro da subito, anche se ancora non ho idea di che cosa significhi.
«Sei la stessa cosa dell'altra volta, vero? Perché non riesco a capirti? Cosa Significa?»
Questa volta provo con un approccio più calmo, evitando attacchi di panico. Forse ho avuto problemi a comprendere perché ero in stato di agitazione.
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Non riesco a capire se ha risposto alle mie domande o sta producendo suoni e rumori per conto proprio. Non riesco nemmeno a capire se c'è un criterio.
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Eh?! Ho sentito bene? Ha detto "verità", vero? Si, non ho capito male. Che cosa vuol dire? Sta usando parole reali, non sono suoni a caso. O almeno credo, potrebbe essere stato un caso, meglio non farmi prendere troppo dall'emozione.
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Stavolta nulla. Forse è stata davvero una coincidenza, il che mi porta a due possibilità: o sono suoni, rumori e parole a caso e incidentalmente è uscito fuori "verità", o quella è stata l'unica parola che sono stato in grado di capire. In entrambi i casi mi sento completamente all'oscuro.
Improvvisamente sento come se ogni cosa attorno a me stesse sparendo. Come l'altra volta. Significa che sto per svegliarmi.
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Il sogno fa in tempo a fare un'ultima serie di rumori prima di sparire del tutto. In quel momento apro gli occhi e vedo il cielo azzurro adornato da bianche nuvole sparse. Sento il terreno nudo sotto di me e del vento in faccia. Sono tornato nel mondo reale. Come cerco di alzarmi, vedo Koda davanti a me che appare come se non avesse interrotto la guardia. Mi chiedo se in realtà stia dormendo, è impossibile capirlo con quel casco che si ritrova.
«Koda. Ci sei?» provo a bisbigliargli.
Al mio richiamo si gira verso di me guardandomi attraverso quel suo casco.
«Ho un'idea, dobbiamo separarci temporaneamente».
Che cosa diavolo va a proporre? La situazione non deve essere migliorata da quando mi sono addormentato, che cosa vuole fare?
«Separarci? Ma sei sc- sicuro?»
Volevo dargli dello scemo, ma mi sono improvvisamente ricordato dell'ultima volta che gli ho mancato di rispetto. Inoltre non voglio renderlo sospettoso. Meglio rimanere neutrali fino a quando non ne so qualcosa in più.
«Tu stai qui. Rendez-vous qui fra tre ore.»
Mi sta lasciando qui ad aspettare. Eppure voglio aiutare, cosa pensa di fare da solo?
«Vengo anche io, lascia che ti aiuti.»
«E come vorresti aiutarmi, con una pistola 9mm e un solo colpo?»
Mi sento come se il cuore avesse smesso di battere. Come fa a sapere che ho una pistola? Mi ha perquisito mentre dormivo? E come cazzo fa a sapere che mi è rimasto un colpo solo? Forse ho fatto male a riporre un po' di fiducia in lui.
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Umbra - 1
Science FictionUn uomo si sveglia senza ricordi rinchiuso in una misteriosa stanza senza finestre e l'unica barriera che lo separa dall'esterno è una porta metallica. Tutto quello che possiede è un foglietto di carta con caratteri sconosciuti e una tessera identif...