«Hae»
«Che c'è?»
Dopo finalmente aver scoperto che la ragazzina si chiama Hae, continuiamo a camminare in direzione di un obiettivo non ancora precisato, ogni tanto prendendo qualche deviazione, ogni tanto scavalcando qualche rottame. Il sole è alto in cielo, praticamente sopra di noi come a tenerci d'occhio. Da quando siamo scappati dalla creatura deve essere passata almeno un'ora e nonostante tutto non ho ancora visto nulla di familiare, non una vetrina, un edificio o una macchina. Per quanto abbiamo corso?
«Tu sai qualcosa della guerra che c'è stata?»
«E come fai a sapere della guerra? Non avevi detto di aver perso la memoria?»
«Una persona che ho incontrato mi ha raccontato qualche cosa a riguardo»
«Mmmm... Non so quasi nulla, mi hanno detto che quando sono nata era già finita»
«Capisco»
Dalla voce con cui mi ha risposto sembra che ci sia qualcosa che non voglia dirmi; non per sfiducia o altro, ma quasi come se non se la sentisse di dirla. Forse è meglio non continuare questo discorso, non vorrei toccare qualche nervo scoperto.
«Senti, la strada per tornare da quella signorina di cui mi hai parlato la conosci?»
«Si, stavo andando proprio lì prima di incrociarti»
Ah.
Il tono con cui lo ha detto sembra voler dire che a quest'ora sarei già arrivata se non fosse per te. Nel caso sia effettivamente così evito di commentare.
«Ah bene. Io devo incontrarmi con quella persona che mi ha parlato della guerra, sai come arrivare dove ci siamo incontrati?»
«Beh si»
«Posso chiederti come arrivarci? Non voglio disturbare te e Oliver più del dovuto»
Non so se "disturbare" è il termine corretto, ma meglio cercare di essere cordiali nel caso cerchi di scagliarmi di nuovo quel cane contro.
«Se vuoi puoi seguirmi, più o meno la strada che devo fare è quella, ma vorrà dire che sarai tu in debito con me»
«Va bene, accetto»
Mi sento leggermente in colpa ad accettare sapendo che poi non la rivedrò più e ognuno per la sua strada, ma ho bisogno di incontrarmi con Koda.
Dopo qualche minuto di camminata, vedo in lontananza sulla sinistra il cantiere dove l'ho incontrato la prima volta. Quindi non stava mentendo, la strada la sa davvero.
Cinque minuti e siamo arrivati all'incrocio da dove siamo scappati, senza ormai più l'odore della polvere da sparo della granata lanciata da Koda nonostante sia rimasto il segno sull'asfalto. Giriamo a sinistra e finalmente vedo il pezzo di muro familiare dove ho dormito la notte, o anche il luogo dell'incontro. Eppure non lo vedo. Che non sia ancora arrivata l'ora? Non saprei. Mi vengono in mente varie possibilità. E se gli fosse successo qualcosa? Forse ero in ritardo e si è allontanato per cercarmi, oppure non mi ha trovato e se ne è andato per conto suo. Non dovrei fare così affidamento su di lui, eppure era un'occasione sicura per vedere altre persone.
Giunti sul luogo dell'incontro, aspettiamo in silenzio. Voglio sperare di essere ancora in tempo.
Passa il tempo. Forse dieci minuti. Forse trenta.
Koda non si vede.
Che gli sia successo qualcosa?
«Sicuro che non ti abbia abbandonato qui?»
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Umbra - 1
Science FictionUn uomo si sveglia senza ricordi rinchiuso in una misteriosa stanza senza finestre e l'unica barriera che lo separa dall'esterno è una porta metallica. Tutto quello che possiede è un foglietto di carta con caratteri sconosciuti e una tessera identif...