Paura. Paura di morire.
È l'unica sensazione che riesco a provare in questo momento. Proprio come sul tetto del cantiere, ma questa volta non ci sarà un miracolo a salvarmi; il miracolo di quella volta ora ha la mia vita in pugno.
Merda!
Non ho nemmeno con me la pistola! Non ho avuto ne occasione ne ragione di prenderla e portarmela dietro. So perfettamente di non avere speranze contro di lui, ma il non averla con me mi fa sentire ancora più indifeso e terrorizzato.
Come ho fatto a finire in questa situazione? Non ne ho la minima idea.
«Cosa sta succedendo? Perché sono qui ora? Courtney, che succede?»
Courtney si è spostata vicino a Gerard con passi leggeri a malapena udibili per via della pioggia.
«Non chiamarmi per nome»
Cosa? Mi sento ancora più confuso di prima. Un paio di minuti prima mi stava parlando di quanto fosse incredibile la sua protesi con tale entusiasmo, e ora mi guarda come se ci fosse lei dietro la pistola.
«Qualcosa non quadra per lui, quindi faresti bene a dire le cose come stanno»
«Le cose come stanno?! Non so nemmeno che cosa volete da me!»
Grido in contrasto col rumore della pioggia intorno a me. Mi sento disperato, tutto quello che riesco a fare e gridare e sapere perché.
«La verità. Vogliamo la verità. Chi sei?»
«Ve l'ho già detto! Non lo so!»
Cosa vogliono da me? Non ho mai fatto nulla di strano, ho sempre cercato di collaborare.
Porca puttana, ho cercato di salvare la vita di Hae.
«Il mio salvare la vita di Hae non ha alcun significato?!»
In mezzo alla pioggia fredda sento delle gocce calde che sembrano bruciare. Sto piangendo? Forse. Irrilevante.
Improvvisamente per qualche ragione Gerard passa la pistola a Courtney e tira fuori un pezzo di carta ed una penna e inizia a scrivere qualcosa.
La cosa sta diventando estremamente bizzarra al punto da quasi farmi venire da ridere. Stress. Deve essere una risposta allo stress. Eppure non riesco a ridere.
«Dimmi. Capisci quello che ti sto dicendo?»
Gerard parla, ma non in coreano e nemmeno in inglese. Che sta dicendo? Non lo capisco. Nemmeno prima ho capito che mi ha detto, nemmeno la prima volta che mi ha rivolto la parola.
Non lo capisco.
«Che- Che stai dicendo? Non lo so che cosa mi hai appena detto»
Non appena rispondo Gerard fa a pallina il pezzo di carta che aveva in mano e me lo lancia, dopodiché si fa ridare la pistola da Courtney. Riesco a prenderlo al volo con entrambe le mani e lo riparo dalla pioggia col resto del corpo. Cautamente lo apro cercando di non bagnarlo troppo.
Lo apro e leggo il messaggio:
Questo lo sai leggere, vero?
Apro gli occhi per la sorpresa. Che cosa significa? Che vuol dire questo messaggio? So leggere cosa? Questo messaggio?
Improvvisamente mi rendo conto. Ora ho capito.
Sono un coglione.
Coglione coglione coglione!
Il libro che ho letto ad Hae.
Non riesco a capire una semplice frase parlata eppure riesco a leggere perfettamente un libro scritto in francese? E chi mai crederebbe a una cosa così sospetta?
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Umbra - 1
Science FictionUn uomo si sveglia senza ricordi rinchiuso in una misteriosa stanza senza finestre e l'unica barriera che lo separa dall'esterno è una porta metallica. Tutto quello che possiede è un foglietto di carta con caratteri sconosciuti e una tessera identif...