·Capitolo 1·

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*Ore 08:00 a.m.*

-Lola! Alzati! Sono già le 8!- grida mia madre da sotto.

Non avendo una mia risposta entra infuriata nella mia stanza.

-Lola! Alzati da quel letto!-

-Mmm..- brontolo mentre mi rigiro nel mio caldo e morbido piumone.

-Te lo dirò solo un ultima volta. Alzati. Subito.- dice con un tono duro.

-Lasciami stare, Evelyn.-

Evelyn è mia madre. Come mai non la chiamo 'mamma' come fanno tutti i comuni mortali? Non lo so.

Non ho un buon rapporto con lei, la tratto come se fosse solo una coinquilina con la quale sono obbligata a dividere la casa.

-L'hai voluta tu, Aurora.-

Mi siedo di scatto tenendo in pugno due cuscini, uno a destra e uno a sinistra.

-Non chiamarmi con quel fottuto nome.- la fulmino con lo sguardo.

"Aurora" è il mio nome ma mi faccio chiamare Lola da tutti, è strano sentire un nome italiano qui in America. Persino i professori mi chiamano Lola, bhe, almeno quelli che non vogliono casini durante le proprie ore. E poi, se devo essere sincera, odio quel nome a prescindere.

-Sono le 8 passate, alzati. Per favore.- dice con tono più dolce mentre sparisce dalla stanza.

Mi arrendo e mi alzo dal letto senza cura, trascinando il mio amato piumone a terra e lasciandolo lì.

Prendo i primi vestiti che mi capitano: un paio di leggins neri e una maglia bianche a maniche corte, con il numero 16 nero nelle spalle. È una maglietta della squadra di basket della mia scuola: la High Cross School.

Sciolgo la treccia che mi faccio ogni notte prima di dormire e pettino i miei lunghi capelli biondi.

Questo è l'inizio di ogni mia singola giornata di scuola.

Adesso, prepariamoci all'inferno.

Non prendo né libri, né penne, né niente che riguardi la scuola. Lascio tutto lì, nel mio armadietto.

Manca poco più di un mese prima delle vacanze estive, e dopo 2 settimane di riposo circa dovrò ritonare in quella prigione.

Non sono la ragazza perfettina che è brava sia a scuola che a casa.

A scuola sono una frana, bhe, non così tanto. Ho solo alcune insufficienze in Inglese, Matematica, Storia, Geografia, Chimica, Tecnologia e Scienze.

Onestamente non so come sono arrivata fin qui, forse perché ho il vantaggio di essere la vicina di casa del preside della scuola: Mr. Horan. Almeno 3-4 volte alla settimana viene a casa mia e cena con noi. Lo odio, anche se dovrei amarlo.

Mi conosce da quando ero nella culla,e per questo un po ne approfitto a scuola sapendo che non mi farebbe mai e poi mai ripetere un anno.

O almeno, non dopo il primo.

Però almeno amo lo sport.

A casa invece non aiuto mai mia madre a sistemare o a pulire, uso la casa solo per dormire la maggior parte delle volte. Sono sempre fuori con i miei amici: Zayn, Liam, Harry e lo stronzo di Louis.

Ho loro perché sono come me: quando parliamo non diciamo mai una frase senza almeno una parolaccia, amiamo lo sport, non abbiamo relazioni e siamo i più popolari della scuola. Io perché mi sono fatta conoscere, loro invece per le risse, gare illegali e per le ragazze. Ognuno ha la propria reputazione.

Can I Change? [Niall Horan]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora