·Capitolo 6·

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-Scuola..- mi arrendo.

-David mi ha parlato. Hai insufficienza in tutte le materie! Non puoi avere 'A' solo nello sport! Ho pagato un professore privato, cominci domani. Ti farà recuperare un bel po'.-

-No, Evelyn! Dì a quello stronzo di non venire e riprenditi i soldi!-

-I soldi non sono un problema! E tu farai quelle lezioni!- mi ruba la ciotola.

-No! Scordatelo!-

-Perché sei così? Perché? In questo modo ti stai solo rovinando! Il tuo futuro! La tua vita!- piange.

La odio quando piange, non posso essere più come sono solo per non rendere le cose più peggiori di quello che sono già.

-Non voglio che passi ciò che ho passato io!- cerca di asciugare le lacrime che non vogliono più fermarsi.

-La tua situazione era diversa.- Cerco di non urlare.

-No, invece! Era esattamente uguale! Dimmi solo perché non studi?-

-Non è uguale! Io non resterò incinta di un bastardo a 17 anni! E..- decido di non rispondere alla sua domanda ma vengo comunque interrotta.

-Lui..- affonda la testa nelle mani e scoppia in un pianto rumoroso.

Si alza da lì e và in cucina chiudendo la porta. Riaccendo la tv e ricomincio a mangiare.

Perché vuole iniziare un discorso se poi sa che finisce o con me che me ne vado o con lei che piange? Non la capirò mai, dovrebbe ringraziarmi non urlarmi contro.

Sono io che le metto soldi in più ogni mese nella sua busta. Io cerco di non farle ricordare il suo passato. Io non la obbligo a parlare, nonostante voglia sapere perché quel fottuto Ethan se ne andò, lasciando me e Evelyn da sole.

Ethan..

Se solo un giorno dovrò rivederti giuro su quel che amo di più che ti arriverà un gran pugno in faccia.

Fanculo. Questi pensieri non mi fanno concentrare, non riesco a seguire bene la tv. Vado da Harry o Zayn o quello che trovo prima.

***

Prendo dei pantaloncini di jeans scuri e li abbino a una t-shirt rossa lasciando i lunghi capelli biondi sulle spalle.

Prendo le chiavi della moto e le riposo. Andrò a piedi, abitano vicino, posso pure separarmi dai motori ogni tanto.

Prendo le chiavi della moto e vado in garage.

Fanculo a tutti, voglio andare in moto.

***

Parcheggio nel viale di Liam accanto alla sua moto ed entro con le chiavi 'd'emergenza' che mi ha dato.

La sua casa, a differenza della mia, è grande: perfetta per fare feste e cose varie. Ha il giardino doppio del mio e di sicuro ha 6-7 stanze in più.

Entro dentro, la porta non era nemmeno chiusa a chiave. Vado in cucina: solo bottiglie e lattine di birra vuote.

-Liam!- grido.

Nulla. Casa sua è davvero un disastro, cartoni di pizza per terra, i divani bianchi costosi dei suoi ormai sono sporchi di salsa, birra e... non so cosa sia quella roba verde.

Oh. Ecco Liam.

È sdraiato metà in un divano e metà a terra. Mi siedo accanto a lui rubando il telecomando dalla sua presa addormentata.

Metto un canale a caso prima di sentirlo russare. Gli tappo il naso con il pollice e l'indice ma apre la bocca e ricomincia. Con l'altra mano gli alzo il mento chiudendogli la bocca.

Dopo 3 secondi si libera dalla mia presa e si sveglia.

-Stronza! Sei pazza?! Devo respirare, sai?!- urla.

-Buongiorno anche a te.- sorrido.

-Dov'è Dana?- si spalma le mani nel viso.

-Chi cazzo è Dana?- chiedo.

-Quella che fa le pulizie.-

-Non si era licenziata?-

-No, credo. Non lo so. Io di sicuro non pulisco questo casino.-

-Be, puoi cominciare col vestirti.- suggerisco.

-Che? Ah, si. Prendimi i vestiti.- ordina.

Gli lancio un'occhiata e si mette a ridere.

-Haha, fà quello che vuoi.- và al piano di sopra.

Nel frattempo mi faccio un giro della casa, entro nel secondo salotto. Tutto in marrone, beige e dorato. Questa stanza a differenza del primo salotto è completamente in ordine.

I divani qui però sono fottutamente scomodi. Ritorno nel secondo salotto.

Alla svolta del corridoio mi trovo all'improvviso davanti a un ragazzo, anche solo in boxer.

-AAAAAHHHH!- sembra parecchio spaventato.

-Cazzo urli?- mi ha stonato.

-Che succede?- chiede Liam dalle scale.

-Potevi dirmi che avevi un coglione in casa.-

-Potevi dirmi che avevi una ragazza in casa.-dice nello stesso momento.

Lo guardo.

-Non ripetere quello che dico io.- lo avverto.

-Ma che cazz..?!-

-Hei, hei. Lola, lui è il fratello di Killer. Tyler.-

-Sei tu Lola?- mi chiede il ragazzo anche lui biondo.

-Non hai sentito?-

-Tranquillo, è così con tutti.-

-E tu che cazzo ne sai?- scatto contro Liam.

Alza un sopracciglio, anche io lo farei. Di solito non me la prendo con loro, ma non mi piace il fatto che qualcuno deve dire come sono o che carattere ho già da prima che lui o lei mi conosca. Devono scoprirlo da soli come cazzo sono.

Hei girls!♥
Come va?
Spero bene!
Questo è il sesto capitolo yeeeep♥

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Can I Change? [Niall Horan]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora