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La casa davanti a loro era alta, bianca e sembrava nuova. Youngbae guardò il cancello alla ricerca del bottone per suonare il campanello. Trovato, vide che non c'erano nomi cognomi sul campanello. Suonò e aspetto guardando curioso la porta. Lui non sapeva di questa storia e neppure chi fosse dentro alla casa. SeokJin sì girò a guardarsi in giro e intanto un ragazzo aprì la porta. Il propietario rimase stupito di vedere un Idol davanti casa sua.

«Dong YoungBae è davvero lei?» chiese emozionato. Alla voce SeokJin si girò. Entrambi spalancarono gli occhi alla vista dell'altro.
«Tu? Che ci fai qui?» chiese SeokJin serio. L'altro rispose che avrebbe potuto anche lui fare la stessa domanda. Youngbae lì fermò.
«Vi conoscete?» chiese il padre adottivo al figlio e al ragazzo. Il corvino guardò il ragazzo dietro il cancello con disprezzo.
«Si. É un mio compagno di classe. Si chiama Jackson Wang.» rispose SeokJin sospirando.

Fra tutti i ragazzi del mondo. Doveva trovare proprio lui a quell'indirizzo? Il suo nemico? Seriamente doveva trovare lui?
Ma perché Seokjin dava del nemico a Jackson?
Lo faceva perché era stanco. Jackson andava meglio in tutte le materie tranne lettere e si sentiva male quando Jackson prendeva più di lui. In più nei lavori di gruppo o quando c'era da proporre un'idea, Jackson rovinava le sue idee, mettendolo in brutti rapporti con i professori.

Youngbae sorrise tranquillamente non accorgendosi dell'alta tensione tra i due. Jackson alla richiesta di YoungBae per entrare, acconsentì. I due entrarono dopo aver aperto il cancello e salito le scale. La casa era molto elegante. Uno stile raffinato, molto moderno e tecnologico. Si sedettero nel tavolo da pranzo in cucina e Jackson intanto preparò del tè. SeokJin chiese di andare in bagno e Jackson lo accompagnó. Durante il tragitto non si dissero nulla, viaggiavano solo sguardi fulminanti tra i due. 

SeokJin chiuse la porta alle sue spalle. Vide la vasca e cercò la mattonella indicata nel foglietto. Quando la vide, la alzò con difficoltà e sotto ci trovó un'altro biglietto. Lo prese e lo lesse:

Bene bene, hai alzato la mattonella trovando questo messaggio. Ma sei sicuro che i tuoi amici non ti stiano nascondendo nulla? Vai a chiedere all'arancia.
- TMEP

SeokJin rimase confuso ma rimise la mattonella a terra come se non fosse successo nulla e per fingere tiró l'acqua.  Scese e YoungBae si girò guardando il figlio adottivo. SeokJin annuì come per dire che lo aveva trovato.
«Allora, cosa mi stavi dicendo? Un lavoro da modello?»  chiese il propietario della casa all'adulto.
Youngbae sorrise. «Esattamente! La mia agenzia vorrebbe darti un lavoro come modello. Se mi dai il tuo numero ti contatterò prossimamente.» spiegò l'uomo dalla chioma rosa.  Jackson non se lo fece dire due volte e gli passò un post-it con il numero del suo manager.

Dopodiché i due uscirono dalla casa di Jackson e dopo essersi allontanati di qualche metro si guardarono. SeokJin raccontò tutto quello che c'era scritto nel foglietto a suo padre.
Tutta questa storia sembrava molto una caccia al tesoro, non sembra?

SeokJin era confuso chi mai poteva essere l'amico che gli aveva mentito? Perché il foglietto si trovava a casa di Jackson? Che cosa significa "Vai a chiedere all'arancia"?
Il padre gli chiese se lui avesse degli amici che avessero un colore di capelli simile o proprio arancione. Lui annuì. Hoseok aveva i capelli arancioni. Significava che il piccolo Hobi gli stava nascondendo qualcosa?
SeokJin non credeva ciò.  Hoseok non gli aveva mai nascosto nulla. Ma in tutto questo che significavano questi due bigliettini? E soprattutto chi li aveva scritti e nascosti? Seokjin ne era sempre più sicuro quella era una caccia al tesoro. Se l'arancia gli avesse rivelato la verità avrebbe trovato un'altro bigliettino?  Le possibilità non erano così basse. 

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<<Allora cosa ne pensi di questa storia, Bom?>> chiese il moro all'amica. Lei emise una risata. <<Una frase diversa? Sei simpatico, Daesung>> rispose divertita lei. Daesung rimase confuso, che intendeva Bom? Cinque uomini avevano sentito frasi differenti dopo aver visto un angelo salvare un bimbo e lei non era sorpresa? Per di più c'era anche lei al concerto. Infatti quel giorno si erano esibiti con la loro canzone Lollipop.
«Vuoi sapere la verità?» Bom guardò il minore sorridendo maleficamente. Quasi ghignando. «Certo che la voglio sapere!» rispose con fare ovvio Daesung.
Bom accavallò le gambe e lo guardò contenta. «Ascoltami bene, le frasi presagiscono qualcosa...»

No angel kills [Namjin] (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora