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É passata una settimana. Una settimana da quando SeokJin ha capito che gli angeli esistevano. Poco prima di andarsene, Hoseok ha dato un biglietto a Seokjin con cui poteva continuare la sua ricerca. Questa volta nel bigliettino c'era scritto un indirizzo ma voleva andarci con Namjoon. Non aveva potuto parlare con lui nell'ultima settimana perciò quel giorno lo avrebbe invitato ad andare insieme a quell'indirizzo. Magari Namjoon sapeva qualcosa che SeokJin ancora non sa.

SeokJin voleva chiedere a Namjoon se lui credesse negli angeli e se Bom gli avesse raccontato la storia del ragazzo ché salvò il corvino.
SeokJin adesso ci credeva. Credeva negli angeli, grazie a Hoseok che aveva avuto il coraggio di mostrarsi a lui solo per aiutarlo nella ricerca. Ma nella ricerca di cosa? Di chi? Approposito di Hoseok, lui e il suo fidanzato hanno fatto la pace. Pur avendo perso la fiducia di Yoongi, Hoseok é riuscito a riconquistare il cuore dell'albino. Si è scoperto che Jimin era il terzo componente della relazione. E anche per lui è stato difficile perdonare Hoseok, ma nessuno dei due riusciva a stare senza di lui.

Tutto sembrava filar liscio come l'olio.
I tre ragazzi si erano messi insieme nuovamente. SeokJin aveva fatto pace con suo padre e sua madre, Jackson sembrava aver ottenuto il lavoro da modello, Namjoon era riuscito a creare una bella amicizia con SeokJin e i suoi amici formando un unico gruppo di amici. L'unico che sembrava strano era Taehyung... Che fosse innamorato?

Tutto ciò può sembrare un dolce lieto fine aperto, dove puoi decidere tu la fine, ma qui no.
SeokJin era determinato e curioso a rispondere alle domande che gli venivano poste.
Chi era l'angelo? Chi aveva scritto quei bigliettini? Dove portavano i biglietti e soprattutto quanti ce ne erano?
Ma comunque, tutto sembrava andare bene.

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SeokJin era in classe tranquillamente. Stava svolgendo un esercizio di coppia con un suo compagno di classe quandò sentì l'allarme si alzò dalla sedia aspettando una mossa dalla professoressa. L'allarme aveva rotto il silenzio come un tuono in una notte tranquilla. Simbolo, che stava per iniziare la tempesta.

La professoressa sì alzò anche lei e insieme agli alunni camminarono velocemente verso il punto di ritrovo: il cortile della scuola. Fuori, SeokJin vide delle macchine della polizia e parecchi poliziotti con le armi puntate verso gli studenti.
Questa scena non era affatto nuova, era accaduto parecchie volte che i poliziotti arrivassero a scuola. Dopotutto era una scuola privata molto famosa e costosa.
Il vicepreside salì sulla pedana di legno messa apposta per gli annunci importanti.
Questi ultimi, però, non venivano detti molto spesso. Era successo qualcosa.
Il vice preside guardò dall'alto tutti gli alunni, uno a uno come se stesse cercando qualcosa tra di noi.
Dopo aver dato uno sguardo ad ognuno guardò l'interno pubblico. Si schiarì la voce e prese in mano il microfono.

«Ragazzi, ragazze. C'è stato un omicidio»

Quelle furono le parole del vicepresidente. I ragazzi ovviamente iniziarono ad agitarsi, SeokJin pure era agitato ma il suo angelo lo avrebbe potuto salvare ancora?

«La vittima é Jung Hoseok della classe 3ªB. I poliziotti faranno indagini ad ognuno di voi, i vostri genitori Sono già stati avvertiti»

Le lezioni furono saltate ma tutti gli alunni e i professori dovevano rimanere a scuola per fare ispezioni e interrogatori.

I sospettati erano ovviamente: SeokJin, Namjoon, Taehyung, Jungkook, Jimin, Yoongi e stranamente anche Jackson.

Il quarto sospettato ad entrare fu SeokJin, dopo Yoongi, Jimin e Namjoon.
Tutti sapevano della bella amicizia tra SeokJin e la vittima Hoseok.

Ne SeokJin, ne Yoongi e ne Jimin avevano accennato che lui era un angelo.
Ma se era un angelo perché era morto? Era un angelo caduto ma possedeva i poteri di un angelo, come teletrasportarsi, volare, diventare invisibile e creare cose.
Gli angeli non erano immortali? Forse erano immortali ma potevano essere uccisi da qualcuno?

I tre ragazzi a conoscenza del segreto non riuscivano a darsi risposta. Avevano perso un angelo, una forte fonte di risposte ma soprattutto un amico e un fidanzato.
Yoongi non riusciva a trattenere le lacrime, Jimin cercava di consolarlo ma anche il biondino piangeva. SeokJin era spaventato, triste e gli dispiaceva per i suoi amici.

Nonostante ciò, SeokJin era deciso ad andare con Namjoon a quell'indirizzo.
Il grigio era d'accordo e alle cinque di pomeriggio si sarebbero incontrati davanti a casa del dolcissimo Jin.

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Namjoon era arrivato davanti la casa di SeokJin. Jin lo accolse, e arrivati a casa sua gli mostrò i due bigliettini neri e l'ultimo biglietto dato da Hoseok nero ma con alcuni colori sul fondo.

Insieme, seguirono l'indirizzo che li portò in un'altra città. Più precisamente Gwacheon. Né SeokJin ne Namjoon capivano perché erano lì. Abitavano a Seoul e nessuno dei due c'era mai stato. Seokjin era nato li, ma non si ricordava nulla del posto.

Erano davanti a un edificio nero, piuttosto grande e circondato da molti parcheggi. Si avviarono verso la porta e sopra alle loro teste videro un insegna di un rosso sbiadito e qualche lettera calcata che però non si riusciva a leggere.

La porta era aperta perciò entrarono e si diressero verso la sala più alta salendo tutte le scale. Il posto era abbandonato, con travi di legno spezzati, mattoni sgretolati e da qualche parte il tetto cadeva.

Non si lasciarono spaventare dal posto e entrarono nella stanza più alta notando che altre sei scale scendevano da lì. La stanza era enorme piena di scatole nere, di piccolo spessore ma lunghe.

Seokjin si avviò verso la macchina che era girata verso un buchetto da dove non si riusciva a intravedere nulla. Prese la spina e la attaccò alla presa. Stranamente c'era corrente perciò nella macchina si accese un bottoncino rosso. Seokjin, sotto lo sguardo attento di Namjoon, andò a premere il pulsante da cui un raggio di luce uscì.

Proiettando una immagine con alcuni suoni sotto. La voce diceva "Scendete e accomodatevi. Tra un minuto partirà il film"
Questo significava che erano all'interno di un cinema. Andarono a sedersi vicini aspettando l'inizio del film.
Erano confusi sul perché fossero li ma iniziarono a guardare il tutto.
I due dopo dieci minuti si guardarono negli occhi.

«Questa scena é familiare!»

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forse ritorno a pubblicare qwq

No angel kills [Namjin] (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora