8. Vuoi rapirmi?

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Inizio giugno.

Maddy

Prendo posto nelle ultime file dell'aula, in disparte sulla destra, lontana da tutti, lontana da qualsiasi cosa. Lucia e Stefania si siedono ai miei lati, come degli angeli custodi, pronti a dire cose buone o cattive, mi osservano più del dovuto, troppo.

"Allora Madd?" Lucia mi tira verso di sé "come sta andando?"

"Non sta andando" dico fredda, risedendomi dritta.

"Te l'ho detto, non ha fatto nulla"

"Si ma cosi non va bene" Stefania si rigira i capelli tra le dita "dai hai anche cambiato la foto profilo con quella che ha scattato lui"

"Tra l'altro una fantastica mossa" aggiunge Lucia appoggiandosi al mio braccio.

"Lui mi ha scritto che se volevo potevo usare la foto, così l'ho fatto" faccio una piccola pausa "tutto qui" dico piano, come non volessi farlo sentire a nessuna delle due.

"Cosa?" Lucia alza un po' troppo la voce, la fila davanti a noi si gira, come disturbata da noi, anche se in aula siamo in quattro gatti, anche se la lezione non è ancora nemmeno iniziata.

"Quindi tu hai parlato con Nicolas?" Stefania sembra più sorpresa di me, forse incredula per la mia azione, ma come potevo non rispondere se lui mi scriveva sempre, o meglio se alle volte mi scriveva. 

Tutto era iniziato circa due settimane prima, quando avevo deciso che accettare di avere una conversazione con lui su Instagram fosse una buona idea, eppure da quel momento tutto era diventato cosi difficile, come se davvero quella scelta non l'avevo fatta io.

Prendo il cellulare dalla borsa, apro Instagram e senza pensarci faccio leggere quei dieci messaggi che ci siamo scambiati, l'ultimo quello di due giorni fa che recitava 'Ciao, scusa se ogni tanto sono qui e il secondo dopo sparisco nella nebbia della mia vita. Stavo cercando cose sul pc, quando sono capitato sulle tue foto, quelle che ti ho scattato e ho pensato che forse ne volessi qualcuna, quindi ecco, te ne invio un paio, puoi usarle come meglio credi'.

Le vedo voltarsi verso di me, sono paonazze, allibite, scioccate più di me quel giorno.

"Devi rispondere" Lucia prende in mano il telefono per vedere le tre foto che mi aveva inviato "ma hai messo il cuore alle foto?" annuisco e la vedo ridere "beh allora sai come si flirta"

"Ma questo non è flirtare però" Lucia annuisce alle parole di Stefania, le vedo ammirare le foto, zoomare, notare qualsiasi difetto, qualsiasi cosa.

Il professore entra sbattendo la porta come al solito, le lezioni con lui sono sempre le più divertenti, poggia la sua cartella sulla scrivania, fa cenno di stare in silenzio e solo quando nemmeno una mosca sta volando inizia a parlare a ruota libera.

'Se non ci provi prima di Stefania, non avrai mai una posibilità' Lucia lo scrive veloce sul suo blocco per gli appunti, mi da solo un secondo per leggere, poi cancella tutto di fretta. Mi volto verso Stefania che mi sorride, ricambio. 

Cosa dovrei fare? 

Passo la prima ora a fissare la lavagna che piano si riempie di formule che non capisco, come ultima lezione è la più complicata. Solo che mi ritrovo a pensare sempre e solo al fatto che Stefania potrebbe fare la sua mossa, potrebbe fare come al suo solito. Prendo di istinto il telefono, apro la chat, di getto scrivo qualcosa e senza rileggerla la invio. 

Fatto, è andata.

Tolgo la connessione, ficco il cellulare in fondo alla borsa. Ora posso concentrarmi sulla lezione.

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