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Stanotte ho "dormito" nel letto insieme a mia zia.

Mio zio è andato nella camera con Tyler, per far dormire mia zia con me.

Dopo che entrambi hanno saputo del nostro litigio.

"Dormito" modo di dire.

Ho pensato tutta la notte a cosa fosse successo.
A cosa fosse successo qualche ora prima.

A tutta la faccenda che riguarda me e Mattia
Mattia con i tizi della droga.

Me e Tyler.

Me e tutta la vita.

Apro leggermente gli occhi e vedo una luce sfuocata che illumina tutta la stanza.

È già mattina. Si. Me ne accorgo che il mio cuginetto Mattia sta piangendo.

Di sicuro avrà fame o vorrà essere cambiato.

Il bebè continua a piangere, mi giro dall'altra parte del letto per vedere se mia zia si sia svegliata.

No, dorme come un ghiro.

Mi alzo dal letto e vado vicino alla sua culla.
È così piccolo,dolce,carino.

Guardandolo mi si stringe il cuore e mi si formano gli occhi a cuoricino.

Provo cullandolo ma continua a lamentarsi.
Inizio a cercare per tutta la camera il biberon.
Eccolo,trovato.

Metto credo la polverina per il latte, non so neanche come si chiami, non preparo tutti i giorni il latte per bebè.

Prendo il piccolo Mattia in braccio e li do il latte.
È così tenero e mentre beve ha gli occhi socchiusi e con la sua piccola mano stringe il mio dito in senso di protezione.

"Ehi,buongiorno amore di zia" dice alzandosi dal letto

"Buongiorno" le dico sorridendo
"Hai preso tu..." dice ma la interrompo

"Si,si stava lamentando e non volevo svegliarti quindi ho fatto io" le dico

"Ma tranquilla,ora dammi Mattia a me, vatti a divertire" mi dice prendendolo in braccio
"Si,corro" dico ridendo

"Su e vai ad attirare qualche altro ragazzo, altro" dice specificando la parola "altro".

Le rivolgo un sorriso mentre lei mi fa una sculacciata e se la ride.

Che zia pazza ho avuto?

Bene,ora sono fuori dalla cabina spero che questa giornata vada meglio delle altre.

E proprio in quel momento vedo uscire dalla cabina Tyler.

Ok, è il momento di cambiare strada.

Mi copro la faccia, mi giro ed inizio a camminare a passo svelto, oggi voglio proprio seminarlo e non parlarci.

Dopo avermi trattata di merda di sicuro non si merita neanche un mio sguardo.

Proprio in quel momento a parlare di sguardi mi viene in mente sempre la solita persona, Mattia.

Pensandoci lui ora starà in pericolo, ha cercato di scappare senza riuscirci e se ora lo stanno tipo maltrattando, no no, non può essere devo fare qualcosa.

Ma non posso presentarmi lì e non dire niente.
Devo prima avere un piano.

Ma che piano posso inventarmi?
Questa volta deve riuscire a scappare ma per davvero.

Provo a cercare per tutta la nave una specie di "prigione" o qualcosa di simile.

Ma nulla

Pensando una prigione può stare solo nei piani sotterranei forse.

Entro in ascensore e spingo "-1".
Esco da lì e mi trovo in un corridoio buio,freddo senza porte e niente.

Cammino,cammino finché non trovò una porta in lontananza.

È grigia e di ferro.

Di fronte ad essa c'è una guardia.

Mi nascondo e penso forse lì dentro c'è Mattia? E se lui non fosse lì? Dove potrebbe essere?

Devo trovare un piano per entrare in quella porta.
Chissà cosa c'è dentro...

Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi piaccia!
Cosa ci sarà in quella stanza?
Per altri capitoli lasciate tanti commenti e stelline 🌟🌟🌟🌟
Grazie per tutto e al prossimo capitolo ❤️

The cruise// Mattia Polibio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora