Capitolo 12

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“Ti amo Ian Logan.” e poi ci baciammo.

Poi Ian mi portò a centro della sale e ballammo sulle note di“I will always love you.”

“Questa la aggiungiamo alla nostra playlist?” disse Ian

“Ian ma tu sei pazzo?”

“Diciamo che mi sono soltanto innamorato.”

“Ma veramente hai contato le stelle” gli dissi stupita.

“Si, le ho contate quella sera che me n’ero andata, mi faceva sentire che ti ero vicino.” mi avvicinai al suo orecchi e gli sussurrai: “La sera della nostra prima volta hai detto che ti stavi innamorando?”

Ian sgranò gli occhi. “Allora mi hai sentito.”

“Pensavo che stavo sognando, perché dopo le tue parole sono caduta in un sonno profondo.”

“Non stavi sognando.” e mi baciò

Dopo che finimmo il ballo Gabriel ci venne incontro.

“Ian mi permetti un ballo con mia sorella?”

“Certo vado a ballare con tua moglie, se permetti.”

“Certo, ma ricordati di tenere le mani al tuo posto.” disse Gabriel minacciandolo con gli occhi.

“Sono fidanzato” e poi se ne andò. 

“Balla con me Smile.” e mi sorrise.

La canzone era un lento, così decisi di gettarli le braccia al collo, e lui mi strinse  fino a non distinguere dove finiva lui e dove iniziavo io.

“Odio questi balli lenti.”

“Perché devi rovinare un momento come questo.”

Poi iniziò ad accarezzarmi la schiena, come un padre. “Scusami se quella sera sono uscito prima, se Gary non mi avesse chiamato.”

Alzai gli occhi e vidi i suoi occhi lucidi, così li accarezzai le guance. “Non devi neanche pensarlo, hai capito! Tu non c’entri niente con lui.”

Mi guardò negli occhi e mi fece un lieve sorriso. “Non riuscirò mai a perdonarmi.”

“Gabriel se non saresti arrivato in tempo sarei morta.” 

“Eri così indifesa, giacevi lì, senza respiro, ho dovuto rianimarti, e pensavo che non ce l’avrei fatta, ma quando il tuo petto ha iniziato ad alzarsi non mi sono mai sentito più vivo di quel momento.”

“Grazie di tutto” e ci abbracciammo, poi venne il turno di Jacob.

“Papà vai via, ora tocca a me ballare con zia.” e con le mani piccole lo spingeva, quando Gabriel si sposto mi sorrise e andò a sedersi, così io mi tolsi le scarpe per diventare più bassa, e iniziammo a ballare un lento. Jacob mi faceva gira, e rideva come non mia, quando finì il ballo ci andammo a sedere.

“Sono stanchissima” e mi buttai sulla sedia.

“Andiamo a casa” disse Ian, così ci andammo verso la macchina, dove ci dividemmo tutti, ma prima di entrare una donna si parò davanti, era lei, Clarissa.

“Ian ma che stai facendo, tu sei fidanzato con me.” io a quella parole mi ritrassi, ma Ian mi strinse ancora di più a se.

“Clarissa, io e te ci siamo lasciati anni fa e ora mi sono rifatto una vita, cosa vuoi da me.”

Lei si stava per avvicinare a Ian, così m’intromisi. “Cosa non ti è chiaro di ciò che ti ha detto Ian.”

“Togliti, tu per lui non sei niente, ti userà e poi tornerà da me.”

Uno splendido imprevisto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora