Uno splendido imprevisto.

Capitolo 9

La foto mia e di Ian era sul giornale, proprio nel momento che ci stavamo per baciare, con una scritta favolosa: “Amante o uno sbaglio?”, a quelle parole il sangue nelle mie vene si gelò, era stato uno sbaglio dalla prima volta che l’avevo incontrato, e ora ne stavo pagando le conseguenze, non sapevo cosa fare, e non sapevo che dire, ma quell’uomo stava diventando un problema per me.

“Linda che faccio ora.”

“Non farai niente, tanto tu lo sai che non c’entri niente. Tu lo sai che è finta, quindi lascialo perdere, domani si saranno già dimenticati tutto.”

“Si hai ragione lì.”

Così preparammo la colazione insieme, scherzammo come non mai, quando il mio cellulare squillo, e vidi che era Jhon e decisi di rispondere.

“Ehi, Jhon dimmi tutto.”

La faccia di Linda si aprii in un sorriso.

“Sei libera stasera?”

“Stasera?” Linda sgranò gli occhi e con la testa mi faceva cenno di dire di si.

“Si, stasera sei libera, una cena io e te.”

“Si, sono libera.”

“Magnifico allora passo a prenderti alle 8.30.”

“Si, a dopo.”

“Oh, mio Dio, Jhon Render vuole uscire con te, e tu hai accettato.”

Inizio a saltellare e a gironzolare per tutta la cucina, quando si fermo decidemmo di andare a fare acquisti, per un bel vestito stasera, tanto oggi era sabato, quindi giorno libero di entrambe. Uscimmo e ci dirigemmo nel centro, per comprare un vestito per me, era da tanto che io e Linda non trascorrevamo una giornata insieme, e devo dire la verità mi mancavano queste giornate dedicate a noi.
Entrammo in minimo 5 negozio, e provai più di 10 abiti, e ancora non avevamo trovato cosa mettere stasera, ma Linfa non si scoraggiava mai, poi passammo davanti a un negozio e vedemmo un vestito da brividi, era stupendo così decidemmo di entrare e provarlo.

“Signoria posso esserle d’aiuto.”

“Si, grazie. Vorremmo vedere quel vestito blu scuro in vetrina se è possibile.”

“Certo, ora lo vado a prendere, e se permette vorrei anche farle provare un paio di scarpe stupende.”

Dalla faccia di Linda capii che amava quella commessa. “Dio benedica le commesse come lei.”, poi a commessa si allontanò ridendo, quando tornò mi pose le scarpe e il vestito, e io entrai in camerino per misurarlo.

Prima di uscire per farmi vedere da Linda mi guardai nello specchio del camerino. Non amo farmi i complimenti da sola ma con quel vestito ero una dea, era corto di un blu scuro e tutto merletto, con le spalle a tre quarti, ma ricoprivano soltanto, e poi le scarpe erano argento, tipo le scarpe da sposa con le strisce di brillanti, dopo avermi dato l’ultima occhiati uscii dal camerino, e la faccia di Linda era come se avesse visto un fantasma.

“Linda allora?”

“Me lo chiedi anche. Compralo e andiamo, che è l’ora di prepararti.”

Entrai nel camerino per cambiarmi con un sorriso di 36 denti, poi pagai il vestito e le scarpe e andammo verso casa. Quando entrammo trovammo Ian in soggiorno che ci aspettava, io guardai Linda e Linda guardò me, come per dire io non c’entro niente, poi uscii Trent dal bagno e capimmo tutto.

“Linda vado a prepararmi.”

“Noi dovremmo parlare un attimo.” disse Ian in modo brusco.

“Logan non c’è niente da dire, la foto sul giornale è stato un malinteso, quindi non pensarci su, ora se non ti dispiace dovrei andare a prepararmi.”