Capitolo 10

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Il giorno dopo mi svegliai da qualcuno che mi riempiva di baci e io che mi dimenavo per dormire ancora.

“Ehi dormigliona sono le 8 e dobbiamo fare colazione che dopo usciamo.”

“Ian lasciami dormire un altro po’.”

“Dai svegliati.” e continuava a baciarmi.

“Va bene Ian mi alzo.”

Poi ci mettemmo qualcosa e uscimmo per fare colazione, dove Trent e Linda ci aspettavano. Sulla cucina c’erano un paio di rose rosse stupende.

“Trent vedo che sei un romanticone, sono stupende quelle rose.”

“Infatti non sono stato io, e non sono per Linda ma per te.”

“Per me, e chi è?” feci una faccia sorpresa.

“Sono di Jhon, e qui c’è il bigliettino.”

Ian si incupii e andò verso i fiori per gettarli in un cestino, presi il bigliettino e lessi ad alta voce.

“Per ringraziarti di una stupenda serata, e per scusarmi di essere stato così maldestro nel baciarti, anche se il tuo sapore ha riempito la mia nottata. Spero che ci sia un’altra cena.                     Tuo, Jhon.”

“Col cavolo che ci sarà un’altra volta, io a questo lo ammazzo.”

E Ian camminava avanti e dietro per la cucina, e in silenzio imprecava, quando Trent si avvicinò per dirgli qualcosa.

“Amico calmo, non è più tua Julia.”

“Col cavolo che non è mia, lei è MIA.”

“Ehi, calma. Io sono qui e sono grande e matura per decidere cosa fare.”

“Hai ragione Julia, ma se io fossi in te non saprei chi sceglie.” disse Linda, io gli diedi una gomitata e gli feci uno dei miei sguardi assassini.

“Ma Sarah che fine ha fatto.”

“Sta da Ty. Sai che quel ragazzo è proprio dolce.”

“Lo so, gli ho fato una ramanzina il primo giorno che l’ho visto.”

E poi scoppiammo a ridere, quando sentimmo un telefono suonare, era quello di Ian.

“No, cazzo oggi è il mio giorno libero, manda un’altra persona.” “Non m’interessa.” poi lo fermai. “Ian, vai non preoccuparti, ci vediamo stasera.” Ian fece una faccia delusa. “Sia ben chiaro, io vengo ma la prossima volta che succede ti licenzio.” e staccò, poi si recò in stanza per prepararsi e dopo 15 minuti era già pronto.
Lo accompagnai alla porta e prima che uscisse gli diedi un bacio.

Passai più di un’ora sul divano, mentre Trent e Linda erano uscite, quindi dopo essermi scocciata di stare sul divano chiamo Linda.

“Linda, potresti dire a Trent una cosa.”

“Te lo passo diglielo tu.” poi sentii la voce di Trent. “Dimmi.”

“Trent, Ian mi ha detto che tu sei socio nella sua azienda.” Trent mi rispose subito di si. “Potresti farmi un favore.”

“Certo.”

“Penso che per entrare a parlare con lui ci voglia un appuntamento.”

“Si, Julia. Devi prendere un appuntamento con la sua segretaria.”

“Puoi parlare con lei e dirgli qualcosa che mi faccia entrare senza esitare, però è una sorpresa per Ian.”

“Si, tu vai lì, con la segretaria ci parlo io. L’incontro a tuo nome.”

Uno splendido imprevisto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora