Chapter 6

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Zulema's P.O.V.

Ero sul balcone dell'appartamento. Nemmeno la sigaretta in bocca mi faceva passare la pressione che mi premeva sul petto. Maca non mi rispondeva alle chiamate, e dopo circa tre o quattro temevo anche che stessi soltanto peggiorando la situazione.
Per scacciare i pensieri dalla testa decisi di andare a fare una doccia. Quella doccia è strettissima, ma l'acqua calda mi consola un po'. Ovviamente non riesco a non pensare a lei neanche adesso. Passo le mani sui capelli, sono diventati così lunghi in poco tempo. Mentre lascio le gocce calde sciacquarmi il viso e la bocca sento il cellulare squillare.
Cazzo..
Mi muovo per uscire velocemente da quel centimetro cubico e osservo lo schermo.

Rubia

Lessi il suo nome. In un attimo pensai che forse sarebbe stato meglio non rispondere. E se quello avesse scoperto che io fossi l'amante di sua moglie?..se avesse scoperto che ero una detenuta che le era stata attaccata anche in carcere?..
Non avevo paura, è che era davvero l'ultima cazzo di cosa che doveva capitare.
Anzi, forse avevo paura di doverla lasciare andare di nuovo, questa volta non mi sarei sentita pronta. Tante opzioni di come scamparla mi passarono per la testa, ma il mio dito si avviò comunque per accettare quella chiamata.
Portai il telefono all'orecchio, ancora completamente nuda e bagnata con la probabilità di poter rimanere elettrizzata da un momento all'altro.
Non parlai.

"Zule?"

Nessun timore o tremore nella sua voce. Era quella di sempre. Però aspettai ancora ed esitai ad aprire bocca.

"Zule? Mi senti?...tutto okay?"

Lì sospirai. Menomale, cazzo. La preoccupazione non era ancora svanita dal mio stomaco.

"Perché cazzo non hai risposto prima?"

Cercai di tappare il tremolio nel mio tono senza riuscirci, perché me lo fece capire subito.

"Tranquilla..non è successo niente. Che pensavi?"

"Secondo te che cazzo pensavo?..ti ho vista in macchina con gli occhi sbarrati..ero sicura che il tuo miliardario..che quel-"

Rise e mi fermai. Quella sfida costante nei suoi gesti mi diede sollievo. Non avevo bisogno di continuare, la bionda aveva ben chiaro quello che avessi sentito.

"Va tutto bene, mi ha soltanto detto che doveva partire per un cliente.."

Poi continuò, perché io ancora stavo calmando il respiro.

"Mi piace come ti preoccupi"
Rise di nuovo..

Si stava prendendo gioco della poca vulnerabilità che mostravo. Solo lei e Saray mi conoscevano così.
Io non ricambiai... cioè...lo feci soffocando tutto nel petto.

"Però..guarda il lato positivo..ho casa libera per tre giorni"

Eccola lì, la sua voce più bassa del solito.. più sexy del solito.
Mi leccai le labbra mentre ancora passeggiavo su quel balconcino, pensando se dovessi accettare quella proposta allettante..ma a chi volevo prendere in giro?

"Buon per te..ordinerai pizza in camera?"

Le piaceva come stessi al suo gioco, quindi non si fermava

"Mmmh..non so, preferivo ordinare te, se possibile"

Mi venne da ridacchiare. Chi cazzo ci avrebbe immaginate così dopo tutto quello che avevamo passato?..a flirtare come due bambine.
Sentii la sua risata accompagnare la mia..

"Allora?...ci stai?"

Mi chiese dopo il mio ennesimo silenzio.
Quella tensione mi attraversò per poco il corpo.

"Sei sicura..Maca?"

"Seriamente mi stai chiedendo se voglia tirarmi indietro?"

Nessuna voce per un minuto..in effetti era una cazzata la mia.

"Prendi il primo taxi e porta quel culo qui"

Wow..quella mi piacque.
Annuii sorridendo. La immaginai ad aspettarmi ancora una volta, mentre suo marito era probabilmente a qualche chilometro da casa, ansioso per chissà quale contratto. Questa volta forse su un letto enorme, su un divano comodo, su una superficie che sarebbe sembrata meno nascosta delle altre. Mi diede l'indirizzo e poi mi lasciò con un

"Ti aspetto"

Chiuse il cellulare senza la mia risposta, perché ormai erano voglie e provocazioni..e amore.
Niente più.

Mi cambiai indossando i miei classici pantaloni neri larghi e una felpa dello stesso colore, sperando che in poche ore non si sarebbero trovati su di me.
Non avevamo più le forze per staccarci o lasciare andare, ora la mente andava su altro :

Come continuare una vicino all'altra.






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Un capitolo più corto degli altri, I'm sorry.

Buona serata chicos💙🔒

Una libertad JuntasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora