Chapter 11

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Zulema's P.O.V.

Passarono pochi minuti dal suo messaggio al suo arrivo. Aprii la porta e la ritrovai in lacrime, mi abbracciò. Da quella stretta capii che fossero lacrime di sollievo, felicità, liberazione. Ricambiai subito sorridendo con il mio mento delicatamente poggiato sulla sua spalla.

"Stai bene?"

"Ti amo"
Sussurrò guardandomi e lasciando le braccia attorno al mio collo. Sorrisi e le baciai le labbra.

"Anch'io, Rubia"

Le mie mani passarono dai suoi fianchi al suo sedere, stringendolo. Mi era mancata..mi era mancato tenerla così vicina.

"Ha capito..non me l'aspettavo, ma ha capito..che non posso lasciarti"

Tolse quelle poche lacrime dalle sue guance con il palmo della mano, aveva la voce che ancora le tremava.
Mi resi conto che ci trovassimo ancora sulla porta allora la feci saltare tenendola in braccio, nella sua tipica posizione koala. Chiusi la porta e andai verso il divanetto, minuscolo in confronto al suo, ma capace di contenerci insieme. Mi sedetti iniziando ad aiutarla a togliersi la canottiera che indossava, lasciandole qualche bacio per arrivare alla sua bocca. Un bacio a stampo e le dissi

"E che io non posso lasciare te"

Mi spostò la frangia come faceva sempre e i nostri occhi permettevano alle emozioni di trasparire come non mai. Era ormai evidente quel tipo di liberazione totale che volevamo sentire da parecchio tempo.

Mi afferrò un dito ancora impegnato a stringerle il sedere e lo portò nella sua bocca, succhiandolo come si deve e senza staccare lo sguardo serio dal mio. Mi voleva già fare uscire pazza, ora che limiti non ce n'erano più. Lo portava dentro e fuori le sue labbra umide muovendo il suo collo avanti e indietro. Sentivo la sua lingua giocarci come se fosse un lecca lecca. Risi piano, capendo che ormai non ci fosse alcuna via di scampo dalle sue capacità sessuali. Le presi i capelli con l'altra mano ottenendo più accesso sul suo collo. Posi fine al suo giochetto, ma iniziai a morderle la pelle dolce e morbida.

"Ora posso far capire quanto tu sia mia, Rubia.."

Le dissi tra un bacio e l'altro. Lei rispose ridendo, quindi iniziai a succhiarle una zona del collo dalla quale uscì fuori un enorme succhiotto viola. Sorrisi soddisfatta.
Mentre la sentivo gemere percepivo anche che i suoi occhi stessero vagando per tutto l'appartamento.

"Bel posticino che hai"

Mi staccai dal suo seno che stavo riempiendo di segni.

"Questo guardi? Non ti sto trattenendo abbastanza?"

Lei rise di nuovo, allora feci lo stesso e senza esitare portai una mano sulla sua intimità infilandoci due dita.

"Ah.."

La sentii ansimare e chiamare il mio nome mentre iniziò a muovere il suo bacino forte sulle mie dita. Eravamo entrambe estremamente eccitate, felici di averci una volta per tutte.
Le sue mani resistevano aggrappate sulla mia schiena, tutta la sua energia finiva sul suo fondoschiena che spingeva più velocemente minuto dopo minuto.

Le presi il volto con la mia mano libera, notando le sue scocche rosse. Questa volta l'incontrai con gli occhi già aperti, come anche la sua bocca lamentosa.

"Più veloce..v-vai più veloce"

Mi pregò. Lo feci eccome. Aggiustai il suo corpo leggero sulle mie dita e l'aiutai a rimbalzare al meglio su di me. Vederla così sulle mia dita mi mandava di fuori, tanto che stavo sudando quanto lei, ansimando nella sua bocca che distratta dal piacere, di tanto in tanto, mi lasciava qualche bacio sulle labbra, qualcuno che finiva con i nostri denti scontrarsi mentre sorridevamo.
Dopo tre o quattro spinte venne con un gemito straordinario, musica per le mie orecchie, infatti non mi fermai. Mentre Maca rimaneva con il collo all'indietro e il suo corpo che diminuiva la velocità dei suoi movimenti, mi abbassai velocemente i pantaloni e l'intimo. Lei mi guardò mordendosi il labbro tornando in equilibrio, osservando con attenzione come i vestiti stessero scoprendo il mio corpo. Mi tolse lei le dita dalla sua intimità e mettendo le mani sulle mie spalle per reggersi, si posizionò su di me al meglio. Mi scappò un gemito sentendo il suo calore invadermi.

"Quanto mi piace quando fai così.. cazzo"
Sussurrò, ancora guardando in basso, attenta a gestire i suoi movimenti, con le guance più infuocate di prima.

Io sorrisi e le presi i fianchi, iniziando a muoverla su di me.

"Cazzo Z-Zulema.."

La sentii, mentre la presa sulle mie spalle si irrigidiva. I miei gemiti, come al solito, erano più silenziosi dei suoi..ma c'erano eccome, semplicemente erano sempre guidati dall'orgoglio.
Bagnata, continuava a spostarsi come ne era sempre stata capace. I suoi seni finivano sul mio viso ogni volta che si inclinava in avanti, e io senza esitare li portavo nella mia bocca, generando più versi di piacere dalla bionda che sembrava mi stesse cavalcando.
Aumentammo la velocità, e io mantenni i suoi fianchi bassi, sentendo sempre di più il contatto tra le nostre parti più delicate.

Finimmo così, qualche spinta dopo. Io con le mani e le braccia sulla sua schiena sudata e nuda e lei quasi a tirarmi i capelli. Il mio viso sul suo petto e i nostri fiatoni pronti a calmarsi. Era stata la volta migliore, eravamo venute insieme guardandoci negli occhi, questa volta sapendo che il suo cellulare non avrebbe squillato nel momento meno opportuno.

Le presi lievemente il mento e le lasciai un bacio bagnato.

"Ora sei mia..tutta mia, e io sono tua"

Quella sera ci addormentammo su quel divano, appiccicate e felici come mai avremmo pensato, sentendoci una unità all'altra. Una volta dall'odio, ma ora dall'amore. Passai una mano sulla sua pancia piena, sentendo qualche calcio che mi impediva di addormentarmi. Mi sarei presa cura di entrambi, ora che lei era parte di me.

La osservai altri minuti mentre respirava delicatamente, la sua schiena contro il mio torace. Ero felice, sono felice. Pochi giorni prima avevo preparato due biglietti per partire ad Ibiza, sapendo che tutto sarebbe andato per il verso giusto, per scappare un po', come nostro solito.

Saremmo uscite di qui, io elettrizata di vederla sorpresa. Lei si sarebbe addormentata durante il viaggio sulla mia spalla e saremmo arrivate in hotel per fare l'amore altre tre volte. Saremmo andate a ballare come le persone normalissime e io l'avrei osservata gelosa, anche se si sarebbe strusciata sul mio bacino.

Avremmo avuto finalmente una libertà da assaporare e vivere.

Una libertà insieme.












Author's space

Eccoci alla fine di questo viaggio. Ho amato ogni piccolo pezzetto di questa storia e l'ultimo penso sia uno dei migliori (mhmh forse per la zurena sex scene who knows). Anyways, voglio ringraziarvi per avermi accompagnata per ogni gradino di queste due Fanfiction. Non avrei mai pensato di raggiungere questi risultati e tutt'ora ne sono sorpresa. Non posso fare altro che ringraziarvi e sentirmi soddisfatta di come le parole che ho scritto vi abbiano toccati.
Se mai avete domande potete scrivermi, vi voglio bene Chicos.

Grazie ancora.

The hidden 🦊🌠❤️

Una libertad JuntasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora