ALEX'S POV
Era tardi e Maia non era ancora tornata , così decisi di andare al parco a cercarla. Alzai l'angolo del materasso e presi il sacchetto di velluto dove tenevo i vari pugnali, in caso mi sarebbero serviti, speravo di no. Mi incamminai a passo svelto per le strade vuote del paesino, cercando di arrivare il prima possibile al parco. Il cancello sarebbe dovuto essere aperto , come sempre, invece era chiuso da un grosso lucchetto. Presi un coltellino svizzero dalla tasca posteriore dei jeans e cercai di scassinare il lucchetto, che dopo un po' di aprì , cadendo a terra con un tonfo metallico. Entrai nel parco, sembrava tutto tranquillo , il vento freddo sibilava tra le foglie dorate degli alberi , che con le loro fronde si avvicinavano al cielo scuro. Iniziai a chiamare Maia, ero preoccupatissimo per lei.
< Maia! Dove cavolo sei?! >
Iniziai a urlare, oggi non era proprio giornata, ero di pessimo umore .
Poi vidi una figura alta e muscolosa vicino al laghetto, le orecchie da lupo spiccavano sulla superficie argentea dello specchio d'acqua . Un lupo mannaro, si girò verso di me e vidi che stava tenendo la mia sorellina per il collo. Misi la mano sull'impugnatura dei pugnali, cercando di trovare quello d'argento, non riuscivo a trovarlo e avevo paura che mi fosse caduto da qualche parte nel parco.
< un Nephilim, ma che onore >
Disse il lupo ringhiando il titolo con disprezzo .
< lasciala andare, subito>
Gli ordinai mentre sfoderavo il pugnale argentato , rigirandolo tra le miei dita sottili e pallide.
Vidi i brividi percorrere la creatura alla vista del pugnale .
< lascia andare mia sorella oppure sai bene cosa farò con questo >
Dissi con il tono più crudele che riuscivo ad utilizzare , passando delicatamente un dito sulla lama .
<non ho paura di te Nephilim.>
Mi guardò con aria di sfida e strinse di più i suoi artigli attorno al collo di Maia, che mi guardava supplicandomi di aiutarla .
Feci qualche passo verso di loro ma l'unico effetti fu che il lupo strinse ancora di più la mia sorellina.
Allora decidi di adottare la decisione più incisiva, strinsi saldamente il pugnale nella mano destra e lo scagliai con forza sperando di colpire il bersaglio e non lei. Non essendo allenato sbagliai di poco, il pugnale colpì il lupo vicino al cuore passando sopra la spalla di Maia, prendendola di striscio . Vidi la manica della sua maglia azzurra tingersi di rosso scuro attorno al taglio , mentre il lupo cadeva sulle ginocchia cercando di estrarre il pugnale, che era entrato in profondità nel suo petto muscoloso.
Lei corse da me con il viso bagnato dalle lacrime , sia per lo spavento che per il dolore insistente alla spalla . Avevo letto come fare una runa di guarigione ma avevo paura di sbagliare quindi la presi semplicemente in braccio e corsi verso casa dove Amelie ci aspettava sulla porta con le braccia incrociate davanti al petto.
< dove diamine eravate?! Stavo per chiamare la polizia!>
Iniziò a sbraitarci contro ma poi notò la ferita sulla spalla e sbiancò in volto, sembrò capire all'istante la causa di quel taglio.
< pugnale d'argento, meno male che è una ferita superficiale >
La prese per mano e la accompagnò fino al divano dove la fece sdraiare .
< Alex, va a prendermi lo stilo, è nella scatola sotto il letto >
Andai nella sua camera da letto e cercai dove mi era stato indicato, trovai uno strumento strano, sembrava una bacchetta magica . Lo portai ad Amelie e quest'ultima iniziò a praticare la runa di guarigione sul braccio di Maia , mente lei stringeva i denti dal dolore. Vidi la sua ferita rimarginarsi velocemente , lei chiude gli occhi e si addormentò.{ ANGOLO AUTRICE ♥️ }
Ho aggiornato prima, mi diverto troppo a scrivere, abbiamo raggiunto 200 visualizzazioni 😍 * sclera *
Bacioni
•MaiaNightstorm•
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Daughter Of Poseidon
FanfictionDal giorno della scomparsa di sua madre, la vita di Maia è diventata un vero e proprio inferno personale. Un padre inesistente, un fratello maggiore a crescerla, una madre dalla fine misteriosa; Maia non sa più cosa aspettarsi dal Fato. Peccato che...