Non dormii per niente. Avevo in mente di scappare, non volevo creare altri guai. Solo poche persone riescono ad apprezzare ciò che sono, poi quando meno te lo aspetti, se ne vanno, scompaiono nel nulla. Ecco, vi ho praticamente riassunto la mia vita.
"Hollis, vieni a fare colazione. Mia mamma ci sta aspettando" sentii Justin parlare, era fuori dalla porta, ma io non mi sarei alzata.
"Hollis, per favore" si stava arrabbiando ma non mi interessava, non volevo alzarmi.
"Se cosi vuoi." disse per poi entrare nella "mia stanza".
Cercò di prendermi in braccio.
"Justin, non ho fame. Dillo a tua mamma e non rompermi i coglioni. Voglio stare sola" sbottai arrabbiata.
"Ecco perché nessuno ti sta accanto. Sei acida" disse uscendo di camera, con tono abbastanza basso. Chiuse la porta sbattendola.
Cinque minuti dopo sentii la mamma di Justin urlare e dei piatti, o cosa fossero, cadere a terra.
"Justin tu non capisci nulla! Sei solo un ragazzo che preferisce avere una ragazza da scopare più che una da amare! Fai in modo che non sia Hollis! Non devi scoparla. Devi imparare a volerle bene! Intesi?!" urlò Pattie. Un motivo in più per andarmene.
"Mam- non so nemmeno se chiamarti mamma! Io Hollis l'ho sempre odiata e sempre la odierò, non farti troppe illusioni! Voglio solo illuderla di tutto! Non voglio che esca con un ragazzo semplicemente perché non voglio vederla felice! Ah e sai cosa?! Ero io che la picchiavo! Io che la facevo sentire inferiore! Ero io quel ragazzo che tu hai chiamato stupido bambino. Ero io." urlò in risposta Justin. Che illusa, ma dove ti sei lanciata Hollis? Forse in Paradiso, beh no. Adesso pianifichi la fuga e te ne vai.
Mi sedetti sul letto, prendendo il telefono. Né io né Justin andammo a scuola, io perché stavo male e Justin perché... Forse per Tyler.
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Restai in camera per non so quanto tempo. Nella mia mente c'era il piano e stasera lo avrei effettuato. Avevo già messo qualche vestito, due o tre coperte e una bottiglietta d'acqua, quella la tenevo in camera, ma non la bevevo.
Sobbalzai quando sentii qualcuno bussare alla porta. Misi in fretta lo zainetto sotto al letto, facendo in modo che non lo avrebbero potuto vedere.
"Hollis, sono Pattie. Posso entrare?" domandò. Sembrava piangesse.
"Uhm.. Si" dissi alzandomi dal letto. Quando entrò, mi crollò il mondo addosso, anche se non ce n'era motivo. Piangeva più che mai, era triste.
"C-cosa è successo?" chiesi preoccupata.
"Nulla, volevo solamente sapere come stavi. Perché non mi hai mai detto che era Justin, mio figlio che ti picchiava?" si sedette sul letto.
"Non volevo fare la spia e non volevo farti stare male." risposi guardando in basso. Non mi sarei aspettata una reazione così.
"E pensi che adesso ci stia bene? Sentirlo dal proprio figlio è peggio che averlo sentito da te! Pensavo ti avessero educato bene" disse seria. Come cazzo facevano ad educarmi se tutte le famiglie mi odiavano?!
"Mi hai solo rovinato la famiglia, grazie Hollis. Grazie" dimostrato. Basta Hollis, vattene da qui e non tornare. Non ti meritano, come d'altronde, nessuno.
*La sera. Ore 11:30 p.m.*
Controllai se tutti stavano dormendo e, fortunatamente, era così. Mi infilai il giubbotto, un cappellino e i guanti. Era tutto pronto, anche io lo ero. Uscii piano piano di camera, con lo zainetto sulle spalle.
Scesi le scale lentamente, cercando di non fare alcun rumore, ma ahimè, ne facevano eccome.
"Stupide scale" sussurrai. Appena arrivai a piano terra, aprii la porta ed uscii. Nessuno si era accorto di niente, e sicuramente nessuno sentirà la mia mancanza.
Una volta fuori, sentii il naso diventare un ghiacciolo quasi. Faceva molto freddo, e nel pomeriggio era nevicato di nuovo.
Alzai gli occhi al cielo, per assicurarmi che non iniziasse a nevicare. Purtroppo il cielo aveva qualche nuvola e quasi sicuramente, nel tempo di venti minuti, avrebbe iniziato a nevicare.
Mi incamminai, senza una meta precisa. Camminavo sulla neve fresca, pesticciando qua e là.
Dopo circa un'ora, mi trovai davanti ad un lago ghiacciato, con degli alberi ed alcune montagne intorno ad esso. Era bellissimo, ma faceva troppo freddo e soprattutto, dovevo trovare un posticino per dormire. Continuai a camminare per cinque minuti.
Trovai una casetta che sembrava vuota. Mi affacciai ad una finestrella, mettendo le mani vicino al vetro, per vedere se c'era qualcuno.
Via libera.
Entrai. Guardai se ci fosse una camera, e appena la trovai tirai fuori una coperta e la usai per coprirmi.
Fuori faceva un freddo bestiale, ma dentro quella casetta si stava bene.
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Buonaseeeera a tutti!
Ci siete rimasti male?! Commentate
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Hollis Fenderson
RandomHollis è una ragazza orfana fin dalla nascita. La prese in adozione una donna anziana, Alicia Cher, che morì dopo 10 anni l'adozione. La vita di Hollis cambiò completamente: a 11 anni, una nuova famiglia la adottò, ma pensavano che portasse solo sf...