Bussarono alla porta. Pensavo fosse mia nonna, ma non era così. Era Tyler.
"Come hai fatto a trovarmi?!" domandai infuriata. E poi, come faceva a sapere che ero scappata?
"Sai, conosco la persona che abita qui e so anche che è tua nonna. E poi il cretino di Justin me lo ha raccontato. Comunque, tu adesso vieni con me che ti p-" lo interruppi.
"Uno, sei tu il ragazzo che ha torto su Justin e due io non vengo con te! Vattene!" gli urlai contro. Se sono scappata, ci sarà un fottuto motivo?
Lui non disse niente, si limitò a sbattermi al muro, accarezzandomi il viso con le sue mani e iniziare un bacio appassionato. Cazzo, non sapevo sapesse baciare. (Scusate il gioco di parole).
Mi coinvolse in tutte le emozioni che anche esso provava, e non sapevo perché, ma sentivo qualcosa per lui anche se non ci conoscevamo da molto.
Cercò di sfilarmi la maglietta, ma io lo fermai continuando a baciarlo. Aveva le labbra molto morbide e non sapevo cosa fare.
Si staccò, ma continuando a darmi piccoli baci e mordendomi, ogni tanto, il labbro inferiore... Ma quel bacio non poteva essere messo a confronto con quelli di Justin, lui sapeva come trattarti mentre ti baciava. Lui meno...
"Scusami. Questo è ciò che provo" disse prendendo fiato. Le parole mi morivano in gola, non facendosi sentire.
"Hollis" richiamò la mia attenzione. Io lo spinsi indietro, cadendo sulle ginocchia e mettendomi le mani in faccia. Non volevo rovinare la vita ad altre persone, nemmeno al mio peggior nemico.
Iniziai a piangere istericamente, pensando che se mia mamma fosse stata con me, non le sarebbe piaciuto ciò che ho fatto. Ciò che facevo.
"Hollis, tutto okay?" si abbassò al mio livello, mettendomi una mano sulla spalla e accarezzandomi la schiena. In quel momento non volevo lui, volevo Justin. Può sembrare strano ma era cosi.
"Vai via. Ti prego" dissi in mezzo alle lacrime. Lasciai cadere una mano sul pavimento, facendomi anche male.
"No" replicò. Non volevo ripeterglielo tre volte. O se ne andava o gli facevo male.
"Vattene. Via. Subito." dissi scannendo bene le parole, facendo in modo che avrebbe capito ogni cosa. Ma era duro di capo.
"Non me ne vado!"
"Tu te ne vai o chiamo la polizia!"
"La polizia l'ho chiamata io perché eri sparita, sei stupida!" urlò. Non poteva averlo fatto, non lo avrei mai perdonato.
"Tu sei uno stronzo! Tu non mi capisci, tu hai detto quelle cose solo per farmi sentire 'meglio'. Ma no! Tu hai una vera famiglia e che non ti dice che gliel'hai rovinata! Tu non ne hai una nuova che dice cosi! Vattene!" dissi alzandomi da terra. Se non se ne andava lui, beh lo avrei fatto io. Non lo sopportavo già più, era un cretino. Diceva che mi voleva già bene, che ero la sua migliore amica. Ma i migliori amici, se li vuoi aiutare, non si fanno sgamare subito da qualcuno che lo/a cerca, non si spiffera tutto. Dovrebbero tenere la loro fottuta boccaccia chiusa, e tenerlo per se stessi.
Presi lo zainetto infilandoci tutto quello che avevo tirato fuori, e me ne uscii. Corsi velocemente, per far perdere le mie tracce a Tyler. Mi avventurai in un bosco, abbastanza inquietante. Camminavo senza meta precisa, ma sicuramente avrei trovato qualcosa.
Pesticciavo qua e la, quando sento qualcosa muoversi. All'inizio mi spaventai, ma quando vidi un grosso cane davanti a me, iniziai a entrare nella fase di panico.
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Ciao a tuttiii!!
Mi dispiace di non aver aggiornato prima, ma avevo molto da studiare...
Il capitolo lo avevo scritto, ma non ho avuto tempo di correggerlo. Visto che oggi entro più tardi, l'ho aggiornato!;)
Al prossimo capitolo!
Baci❤
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Hollis Fenderson
RandomHollis è una ragazza orfana fin dalla nascita. La prese in adozione una donna anziana, Alicia Cher, che morì dopo 10 anni l'adozione. La vita di Hollis cambiò completamente: a 11 anni, una nuova famiglia la adottò, ma pensavano che portasse solo sf...