Hollis Fenderson

Capitolo 10

Stetti ferma per non fargli capire che avevo paura. Sembrava un lupo, ma se lo guardavi meglio, aveva solamente le somiglianze.

Vidi il cane o lupo che fosse, venire verso di me; io mi irrigidii per la paura. Sentivo il cuore che batteva forte mentre esso si avvicinava. Ci mancava solo questo: se mi sbranava viva, nessuno avrebbe potuto ritrovarmi e sarebbe stato tutto meglio.

Quando era davanti a me, si mise a sedere, guardandomi negli occhi. Erano celesti i suoi e aveva il pelo bianco e grigio, bellissimo.

Con prudenza mi abbassai sulle mia ginocchia, arrivando al suo livello. Avvicinò il suo naso alla mia mano e quando potevo sentire che mi annusava, provai ad accarezzarlo, ma esso si ritirò un pochino.

Poi riportò il muso vicino alla mia mano, continuando ad annusarla. Io feci un altro tentativo, molto più prudente. Dato che stava annusando il palmo della mano, provai ad accarezzargli il collo, riuscendoci. Sorrisi continuando ad accarezzarlo. Il suo pelo era morbidissimo e caldo.

Guardai se aveva il collare, per vedere se era smarrito. Non ce lo aveva, quindi lasciai perdere.

"Ma quanto sei bello" sussurrai. Iniziò a leccarmi la mano. Aveva la lingua liscissima.

Si alzò su e cominciò a scodinzolare. Cosa avrei potuto fare? Non volevo lasciarlo solo, era davvero dolce.

Mi alzai anche io e mi guardai intorno: senza che me ne accorgessi aveva iniziato a nevicare nuovamente. Abbassai lo sguardo verso il cane, che sembrava un lupo. Ma come potevo chiamarlo?

Iniziammo a camminare insieme, io pensando ad un nome e lui... Ma era maschio o femmina?

Mi fermai, facendo fermare anche esso o essa di colpo. Si mise a sedere, continuando a scodinzolare.

"Ma come posso chiamarti!" esclamo a me stessa, quasi sussurrando. Pensavo e pensavo ma niente mi veniva in mente. Poi, forse fu un lampo di genio, mi si illuminò la lampadina dei nomi: Macchia.

"Macchia!" dissi a tono normale guardando il cane. Poi ripensai che non sapevo il suo sesso. Mi buttai sulle ginocchia. Iniziai a fargli il solletico, facendolo rotolare a pancia in su.

Era una femmina, quindi il nome era aggiudicato.

-

Avevamo camminato moltissimo e da mattina si era fatto tardo pomeriggio. Il mio stomaco brontolava, dato che non avevo mangiato molto.

Ci fermammo. Io mi buttai letteralmente per terra e Macchia si sedette vicino a me. La guardai, eravamo stanche tutte e due.

Si sdraiò sulla neve, appoggiando il muso sulle sue zampe anteriori. Vedevo i suoi occhi socchiudersi ogni tanto, ma io non potevo e non volevo dormire fuori. Già avevo freddo, figuriamoci ritrovarci morti di ipotermia.

Mi feci coraggio e mi alzai, iniziando a camminare nuovamente. Macchia rimase a terra, non capendo perché, tornai da lei e la accarezzai.

Mi tolsi lo zaino dalle spalle e presi una bottiglietta d'acqua dal suo interno, forse aveva sete. Stappai la bottiglia e gliela porsi davanti alla bocca. Essa non esitò a bere tutta l'acqua contenuta in quella misera bottiglietta.

"Ehii" dissi scherzosamente e  accarezzandola giocosamente.

Mi alzai, incitandola a fare lo stesso.

Justin

"Mamma. Avete tracce di Hollis?" domandai a mia madre quando la sentii entrare dalla porta. Erano solo due giorni che era sparita, eppure mi mancava. Era solo una ragazza che prima odiavo, e in quel momento non volevo perderla.

"No tesoro. Sappiamo solo che se n'è andata anche da casa di una donna, che diceva era sua nonna. È scappata nuovamente perché Tyler l'ha trovata"

"Quello stronzo!" urlai battendo una mano al muro. Se quel bastardo non fosse andato a cercarla, c'erano molte più possibilità di trovarla e invece ecco qua.

Corsi in camera a prendere il cappotto per poi uscire di casa. Volevo trovarla a tutti i costi.

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Ehii ciao!

Scusate se il capitolo fa schifo ed è corto..

Secondo voi, riuscirà Justin a trovare Hollis?

Al prossimo capitolo!

Baci❤