Hollis
Dio Santissimo, una volta che avevo un amico, Justin doveva rovinare tutto. Già mi aveva rovinato la vita, figuriamoci adesso.
"Io esco con chi mi pare." dissi fredda. Se mi fa del male, peggio per me. Almeno ho rischiato senza coinvolgere nessuno, ma ha già fatto tutto da solo.
"Andiamo." continuai, portandolo in bagno per medicarlo. La parte critica saranno le labbra. In pratica, Tyler, gli ha quasi spaccato il muso.
Entrati in bagno, lo feci sedere su uno sgabello che tenevano lì. Io mi misi davanti a lui, guardandolo abbastanza disgustata. Mi odiava, lo odiavo ma mi difendeva. Stupido.
Presi del cotone e del disinfettante, per medicare alcune ferite. Percepii lo sguardo di Justin che mi fissava, il quale mi fece arrossire. Sentii una risatina da parte sua. Dovevo odiarlo, ma era impossibile quando faceva cosi.
"Perché arrossisci? Ti sto solo guardando" disse sorridendo.
"Ahi, frizza." continuò. Feci spallucce continuando a tamponare la ferita sul sopracciglio. Minchia, se le sono date di santa ragione... Per me, poi.
"Non succedeva se st-" mi interruppe dandomi un bacio. Uno di quelli semplici ma che ti fanno provare molte sensazioni: farfalle nello stomaco, brividi, felicità e quant'altro.
Le sue labbra erano morbide, anche se sapevano di sangue. Volevo che durasse di più, ma si staccò. Si inumidì le labbra e avvicinò la sua fronte alla mia.
"Hai capito adesso? Hai capito perché non voglio che tu esca con lui?" domandò sussurrando, io mi limitai ad annuire. Sentivo le guance bruciare, ero un peperone, ne ero sicura.
Passai a medicargli le labbra, la parte critica e la parte meglio. Dopo il bacio, volevo continuare ad avere le sue labbra sulle mia, le quali combaciavano perfettamente.
Tamponavo piano, avendo paura di fargli male. Ogni tanto faceva una smorfia di dolore... Lo capisco benissimo: dopo tutto, ci sono passata anche io in quella fase.
Mi fermai un attimo, per farlo riposare un po' dal frizzìo che gli dava il disinfettante. Mi sentivo ancora in imbarazzo..
"Ehi, vieni qui" disse picchiettando due volte le mani sulle sue cosce. Morirò, pensai.
Andai da lui, sedendomi sulle sue gambe. Eravamo uno di fronte all'altro, vicini come prima, o forse di più. Lui mi teneva la schiena con una mano, per evitare la mia caduta all'indietro.
"Hollis... Ero serio prima, quando ti dicevo di non uscire con lui oggi. Te lo scongiuro." disse mentre abbassava la testa, per poi appoggiarla sul mio petto. Portai una mia mano dietro la sua nuca ed iniziai ad accarezzargli i suoi capelli biondo miele, i quali bellissimi.
"Devo dargli bidone, quindi. Visto che non ho il suo numero" sospirai. Potevo percepire il suo sorriso contro la mia maglietta.
"Non pensavo mi avresti obbedito" disse scherzosamente.
"Justin... Non parlarne con nessuno del bacio. Non voglio che qualcuno lo venga a sapere, soprattutto Tyler. Che, come vedo, sa menare bene." sorrisi. Lui alzò la testa e appoggiò nuovamente la sua fronte con la mia.
"Correggiti, dei baci." mi diede un altro bacio, questo durò molto di più. Mi baciava dolcemente. Le nostre labbra si muovevano in sincronia, un sentimento dopo l'altro venivano fuori, manifestandosi con le mani. Sentii le sue mani vicine al mio fondoschiena, e salivano lentamente lungo la mia maglietta. Una mano passava, dolcemente, sulla mia spina dorsale, provocandomi qualche brivido. Io, in contemporanea, continuavo ad accarezzargli i capelli.
Sentimmo la porta aprirsi.
"Hollis ho le..." rimase sorpresa quando vide che ero in collo a Justin e ci stavamo baciando. Scesi e mi misi nuovamente di fronte a lui, abbassando lo sguardo.
"Bende... Hollis, grazie per l'aiuto.. A-adesso puoi uscire" disse facendo un piccolo cenno alla porta del bagno. Merda.
Annuii ed uscii senza esitare. Chiusi la porta e mi diressi verso camera mia.
Entrai e, quando ebbi chiuso la porta, vi scivolai sopra, sedendomi per terra. Mi pizzicai la mano per capire se era tutto vero... Purtroppo lo era.
Mi alzai e mi sedetti sul davanzale della finestra, pensando. Vorrei avere la mia vera mamma, abbracciarla ogni giorno, dirle dei miei amori, delle amicizie e tutto ciò che fanno i ragazzi con la propria famiglia.
"Sono un errore..." mormorai per me. Ripensai a quello che un dottore mi disse qualche anno fa. Mi aveva letto una lettera di mia madre, che aveva scritto prima che partorisse. È colpa mia se è morta, è colpa mia se Justin ha subito le botte, è colpa mia se non ho amici.
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Non ve lo aspettavate il bacio, confessate!
Mi fa pena Hollis, ma la storia è cosi..
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Hollis Fenderson
AléatoireHollis è una ragazza orfana fin dalla nascita. La prese in adozione una donna anziana, Alicia Cher, che morì dopo 10 anni l'adozione. La vita di Hollis cambiò completamente: a 11 anni, una nuova famiglia la adottò, ma pensavano che portasse solo sf...