Capitolo 11 -Voleva Farmi Vivere-

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Justin

Mi ero avviato in un piccolo boschetto vicino casa, dove spero sia passata Hollis. L'unica pecca era che stava diventando buio, e non potevo camminare troppo, o avrei rischiato.

Dopo un po', mi ritrovai davanti ad un lago ghiacciato, con delle montagne e degli alberi intorno ad esso. Era un bel panorama, ma era meglio se continuavo a camminare.

Pestavo ogni pezzo di neve fresca, lasciandoci le mie impronte. In lontananza, notai una piccola casetta. Mi venne in mente la descrizione di quella in cui era stata Hollis, e la cosa migliore di questa situazione, era che la descrizione rispettava ogni minimo particolare di essa. Non vi andai incontro, avrei preferito andare per il boschetto dal lato opposto del lago, al quale decisi di non passarci in mezzo, non si sapeva mai, le disgrazie capitano spesso.

Gli girai a largo, quasi correndo.

Dieci minuti dopo ero dalla parte del boschetto, ma il sole stava svanendo sempre più, ed io non sapevo come fare. Presi il telefono dalla tasca del giacchetto, guardando la percentuale della batteria e l'ora. Avevo abbastanza fortuna: la batteria era all' 87%, quindi mi sarebbe bastata. Abbassai la luminosità e accesi la torcia, di modo che, anche se fosse calato del tutto il sole, avrei potuto vedere ciò che era davanti e intorno a me.

-

"Cazzo, non ce la faccio più" mormorai a me stesso, buttandomi in ginocchio sulla neve abbastanza fresca. Mi sedetti vicino ad un tronco di un albero, riposandomi per qualche minuto.

Erano due ore piene che camminavo ormai e di Hollis non c'era traccia. Poi abbassai la faccia, mettendola tra le mie braccia facendo in modo di ripararmi, anche se di poco, dal freddo. Avendo lo sguardo basso, notai un'impronta di una scarpa, che non era assolutamente mia. Presi il telefono per fare luce sulla neve, e di impronte ce n'erano molte altre.

Insieme ad esse, notai quelle di un cane.

All'inizio ebbi un po' di paura, ma vedendo che erano accanto e non sopra, non sospettai molto.

Mi alzai velocemente, facendo luce sulla direzione delle impronte. Le seguivo come un cane segue il proprio padrone.

Candace

Sentii dei passi farsi sempre più vicini e una piccola luce avvicinarsi. Guardai Macchia impaurita. E se mi avessero trovato? Trattenni il respiro non appena la luce fu accanto a me. Il mio cuore batteva all'impazzata.

Mi alzai lentamente in piedi, guardando dove andava la torcia. Si qualcuno l'aveva messa dal telefono.

Appena potei, guardai la faccia della persona che era vicino a me.

JUSTIN!

"Justin!" gridai. Lui si girò di scatto e potei percepire un sottile Hollis.

Le lacrime si facevano sentire, era stato lui a trovarmi, lui. Ha sacrificato la sua salute per una qualsiasi ragazzina.

Vidi che si avvicinava a me incredulo, barcollando. Io andai contro lui e lo abbracciati fortissimo. Lui ricambiò dandomi un bacio tra i capelli. Ci staccammo e lui mise le sue mani sulle mie guance.

"Hollis, cazzo. Non sai quanto mi sei mancata" disse tremando.

"Justin, perché sei venuto? N-non dovevi" appena finii di dire ciò, lui unì le nostre labbra. Le sue erano morbide ma congelate, d'altronde come le mia.

Continuammo a baciarci finché non ci mancò l'aria, e avevamo bisogno di prendere fiato.

"E quel cane?" domandò Justin indicandola. Io sorrisi, anche se lui poteva vedere pochissimo.

"L'ho trovata oggi. Era dolce così l'ho portata con me."dissi stringendomi a Justin. Avevo bisogno di lui.

"Come si chiama?" sussurrò massaggiandomi i capelli. Anche se ero stata fuori per due giorni, mi era mancato. E così come lui, mi mancava Pattie.

"Macchia" dissi appoggiando la mia testa sulla sua spalla. La cagnolina, se si può dire così, era vicina a noi, con il suo pelo morbidissimo. Io tirai fuori dalla tasca del giubbotto il telefono per controllare l'ora: 8.45 p.m.

La batteria, invece, era al 20%, quindi non dovevo usarlo. Perché ovviamente, prima di andarmene di casa, non mi ero ricordata di caricarlo.

"Adesso è un po' impossibile tornare a casa. Dove dormiamo?" chiese Justin staccandosi da me e prendendo il suo telefono. Io pensai che potevamo dormire li con le tre coperte che avevo, ma sarebbe stato il colmo, visto il freddo che c'era.

"Non lo so. Tu sei un idiota. Adesso potevi dormire sul tuo comodissimo letto" continuai io.

"Senti, facciamo cosi. Se non troviamo niente nel giro di mezz'ora, ci arrangeremo. Ma se troviamo un posto, tu dovrai dormire insieme a me. A proposito, hai dei soldi?" arrossii. La fortuna che poteva vedermi poco!

"N-non ricordo. Guardiamoci" mi sfilai lo zaino dalle spalle e lo poggiai a terra. Lui intanto mi faceva luce con il telefono e Macchia stava accanto a me. Quel cane lo adoravo sempre più, ogni minuto che passava.

In fondo allo zainetto, scorsi una busta che non avevo mai visto prima. La aprii e ci trovai 900 dollari. Io e Justin ci guardammo sorpresi. Più lui che io, o forse il contrario non lo so.

"E tu hai tutti questi soldi?" domandò stupito. Poi mi ricordai di aver dormito dalla mia cosiddetta nonna, e probabilmente voleva farmi vivere.

"Beh, possiamo farci qualcosa, spero" dissi io riponendo i soldi nello zainetto. Lo chiusi e ci alzammo, per poi riniziare a camminare.

*Mezz'ora dopo*

Justin

Avevamo camminato per la mezz'ora prestabilita, ma niente e nessuno si era fatto vivo.

Puntai la torcia davanti a me e intravidi una casetta tutta rosa, e chi lo avrebbe mai detto? Era comunque meglio di niente!  Presi per mano Hollis, assicurandomi che anche Macchia fosse con noi.

Corremmo fino ad arrivare lì. Bussammo alla porta, e quando si aprì non vedemmo nessuno, poi una vocina stridula e sottile richiamò la nostra attenzione.

"Ehi, sono quaggiù".

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Heeeila!

Vi piace come capitolo?? Spero vivamente di si!

Eheh Justin ha trovato Hollis, ma non pensate che l'avventura finisce qui, aaaanzi!

Chi sarà la -vocina stridula e sottile-?

Mhhh al prossimo capitolo!! ;)

Baci

Hollis FendersonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora