Capitolo 3 Famiglia.

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Corsi in macchina di Alex, per paura che Justin potesse raggiungermi.

Più si scappa via dai problemi - più diventano grandi. Lo so. E smettila di parlare, vocina interna.

Fidati, continuerò a dirlo.

Come vuoi.

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Arrivammo a casa, non proferii parola con nessuno. Non so perché.

Io si.

Ah e sentiamo.

Non parli mai.

Questo è vero. Ma era anche per il fatto che avevo fatto amicizia con qualcuno. Era carino, simpatico, alto e muscoloso...

Ehi. Dov'è finita la ragazza semplice e timidona?!

È normale che a questa età facciamo questi discorsi. Molto normale.

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"Hollis! Sveglia!" scattai a sedere sul letto, senza la consapevolezza di essermi addormentata.

"Eh? Che? Dove sono? Sono viva..." sospirai.

"Che è successo?" domandai sbadigliando guardandomi attorno.

"Ti sei addormentata.. Comunque, mia madre mi ha comunicato che c'è una signora che vorrebbe adottarti" disse con un sorriso stampato sul volto. Sgranai gli occhi, non ci potevo credere.

"Ma oggi è la mia giornata fortunata?! Che bello! Ho un amico e una donna che vorrebbe adottarmi. Wow" esclamai entusiasta.

"Quindi... Sei contenta?" mi domandò. E che domanda è? OVVIO!

"Si ma... Mi mancherai" risposi abbracciandola. Lei ricambiò più forte. Sentii dei singhiozzi da parte sua, non volevo farla piangere.

"Anche tu, Hollis" mi diede un bacio sulla fronte. "Ma almeno avrai una vera famiglia." continuò sorridendo.

"Sei stata come una sorella, Alex. Non ti dimenticherò facilmente" replicai subito guardandola.

"Comunque, sono le quattro di pomeriggio. Vai a lavarti il viso e poi andiamo da mia madre." sorrise.

"Muoviti." rise. Mi alzai velocemente e mi diressi verso il bagno. Mi lavai il viso, facendo attenzione al naso, e mi pettinai i capelli.

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Arrivati dalla mamma di Alex, mi fecero sedere in una stanzetta con scaffali pieni di libri e fogli sparsi dappertutto. Aspettai dieci minuti prima che una figura di donna, a me familiare, entrò nella stanza.

"Hollis, lei è Pattie, la signora che vuole adottarti" disse una donna sulla sessantina facendo irruzione nella stanza.

Stavo letteralmente sclerando dentro di me, il mio cuore batteva all'impazzata. Ero felice.

Mi alzai di scatto dirigendomi verso Pattie. Quando mi  ritrovai di fronte a lei, l'abbracciai e lei fece lo stesso.

"Non ci credo" sussurrai. Era stata come una madre, anche se solamente a scuola. Mi aiutava sempre, mi chiedeva se avevo bisogno, se volevo andare da lei. Era premurosa nei miei confronti, ci abbracciavamo quano ne sentivo il bisogno.

"Adesso ci crederai" mormorò. Mi staccai e notai Alex di nuovo tra le lacrime.

Che scena commovente! Quasi piango!

Ah. Ah. Ah, zittati!

"Potrai andare a vivere da lei tra nemmeno due ore. Dovrai fare un po' di viaggi per le tue cose, ma ne varrà la pena" disse di nuovo quella signora.

"Grazie" dissi contenta. I sogni allora si possono avverare, ci vuole un po', ma col tempo escono fuori cose belle. Le aspettavano almeno dieci viaggi da fare, di qua e di là. In tre ore avevano fatto tutto, persino le cose più improbabili.

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"Eccoci qua, siamo arrivate cara Hollis" disse togliendo la chiave dalla macchina e scendendo. Io ero rimasta con Alex queste tre ore.

"Dall'esterno sembra che avete una casa enorme" esclamai stupita. Era davvero grande.

Wooow

Ehi. Sei stata buona per molto tempo, devi intrometterti ora?

Okaay, scusa.

"Non è che sembra.. Lo è" ridacchiò volgenomi uno sguardo che le mamme fanno ai figli, penso.

Entrammo in casa, chissà se ne ha già.

"Uhm, ti voglio presentare i miei bambini, più o meno. RAGAZZI!" urlò. Sentii tre voci, e una di queste l'avevo già sentita. Forse è una mia illusione.

No, non lo è.

E ricominci?

Alza la tua bella testolina.

Alzai lo sguardo. Rimasi paralizzata. Grazie vocina interna.

Uh prego, non c'è di che. U.U

"Justin lei è Hollis. Hollis loro sono Justin, Jaxon e Jazmyn. Vi ricordate che vi avevo parlato di una ragazza, vero?" i due più piccoli annuirono, mentre Justin non aprì bocca.

"Justin, ci sei?" lui continuò a guardarmi da capo a piedi. Che aveva da guardare? Sono un essere vivente.

"Adesso devo uscire, potete fare conoscenza. Justin, comportati BENE" Pattie marcò molto il 'Bene'.

Uscì. Jaxon e Jazmyn, salirono le scale, lasciandomi sola con Justin. Bell'accoglienza.

"Siediti, idiota. Vuoi stare tutto il tempo in piedi?" chiese ironico. Scossi la testa avviandomi verso il divano, tenendo lo sguardo basso.

"Puttanella, hai fame?" com'è che mi domandava le cose?

Scema, sta cercando di essere gentile.

Uff.

"No, grazie." risposi. Non mi sentivo a casa, soprattutto con lui intorno. Ma dovevo farci per forza l'abitudine.

"Non ti faccio morire di fame. Sennò chi saluto con ceffoni e parolacce la mattina, uh?" chiese buttandosi a peso morto sul divano.

Non risposi.

"Chi era quel biondino rasato con cui parlavi stamani?" continuava con le domande. A scuola fai il forte e a casa no? Coerenza al massimo.

È geloso!

ZITTA!

"Vorrei una risposta." disse freddo. Sentii il suo sguardo addosso.

"Tyler. Un amico" risposi guardanomi le mani.

Alzai lo sguardo per vedere la sua reazione: serrò la mascella e distolse lo sguardo da me. Si alzò velocemente e salì le scale, non so cosa gli passò per la mente. Ma sicuramente niente di buono.

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Ciao!

Scusate se fa schifo come capitolo...
Comuuuunque...

Ve lo aspettavate che Pattie la adottava?

Secondo voi, perché Justin ha reagito a quel modo?

E poi, Tyler vi sembra affidabile?

Vabbe, vi lascio nel dubbio. ;P

Al prossimo capitolo!!❤

Hollis FendersonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora