" Capitolo 4: Fervida immaginazione"

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POV'S ELENA

Una settimana è passata da quel giorno che è stato il più bello ma anche il più brutto, ero così felice di aver Can di fronte, così piene di gratitudine per ciò che ha fatto per me senza saperlo ma ha rovinato tutto ,L' illusa sono io di aver creduto che esistono persone famose umili, gentili e con un cuore
Demet è l'unica eccezione, ci siamo conosciute meglio gli ho parlato dei motivi del mio voler partire da zero , mi ha abbracciato forte come per dire ci sono io , non sei più sola . è una ragazza fantastica e dolcissima .
Il mio turco sta facendo progressi però purtroppo oggi rinunziano le riprese e la mia carissima amica mi ha chiesto gentilmente di fare lezione durante la sua pausa sulla scenda dove sfortuna vuole ci sia anche lui.
Quando mi accorgo che ormai è tardi mi affretto ad uscire e corro nel luogo indicatomi da Demet, il caso vuole che la prima persona che incontro sia lui ma da persona orgogliosa quale sono lo ignoro e passo avanti

"che fai adesso mi segui?"
"Non sono qui per te , non ti illudere"
" sei ancora arrabbiata? Ti ha offeso sentire la verità?"
" quella è la tua verità , ora fammi passare "

Elena finalmente sei arrivata
"Ciao Demet, L' uomo burbero sparava cavolate"
"A proposito di questo Oggi ci aiuterà anche Can "

" ci vediamo un altra volta , Non voglio stare nello stesso luogo dove c'è lui"

"Can e più bravo di me con l' italiano e lo sai"

" uff va bene iniziamo"
" la signorina si è decisa , finalmente "

La lezione proseguiva tranquillamente e diversamente da come pensavo apprendo in fretta ma come si sa la pace non può durare sempre
"dimmi la verità qual' è il tuo scopo?" Dice quell'egocentrico nel bel mezzo della lezione

" voglio solo imparare la lingua tutto qui"

" guardata caso hai trovato proprio quella pizzeria dello zio di Demet "

"Can, finiscila "

" no Demet fallo continuare vediamo fino a dove arriva la sua immaginazione "

" bene, andando in quella pizzeria sapevi benissimo che arrivavi a Demet con la scusa che non conosci la lingua ti saresti fatta aiutare per arrivare a me"

" ahahah meriti un Oscar , sei arrivato a questa scene perché?"

"impari troppo in fretta per una che non conosce il turco"

" non hai pensato che forse ho un organo chiamato cervello che funziona bene, ciao Demet ci vediamo"

Infuriata più che mai e con il cuore deluso mi alzo e me ne vado. Lui non sa niente di me ne della mia vita, troppe volte ho abbassato la testa quando nessuno mi credeva per non creare problemi ma adesso basta quei giorni sono finiti, nessuno può infangare la mia persona nemmeno Can Yaman.



POV'S CAN

Se ne andata di nuovo e sicuro tra pochissimo avrò una lavata di testa
" Can"

Ecco come non detto
"dimmi Demet"
"Non ti sembra di aver esagerato "
"ho solo detto quello che penso, non la pensi come me ?"
"No , non ti sei dato nemmeno L ' opportunità di conoscerla magari non è come pensi tu , magari per una volta ti sei sbagliato , can non dovrei dirtelo ma lei ha una senso di gratitudine verso di te immenso , non farle del male ,ha già sofferto abbastanza "
"gratitudine verso di me? Perché cosa ho fatto io ?"
"Non posso dirtelo sarà lei un giorno a parlare se vorrà . ti dirò una cosa dici sempre che vuoi che vedono il vero Can ma se tu mostri sempre il personaggio che ti sei costruito come pensi che una persona ti possa amare per quello che sei?"

E va via anche lei , lasciandomi solo in balia dei miei pensieri . Cosa ho mai potuto fare a questa persona per farle avere un senso di gratitudine verso di me.
Demet ha ragione come può qualcuno accettarmi per quello che sono se mostro solo il mio personaggio ma come faccio a superare quella paura di fidarmi che mi annebbia la mente ogni volta, in passato mi sono fidato e ne sono uscito distrutto, senza forze ed è stata la recitazione a salvarmi creando il personaggio che tutti conoscono, quel personaggio che ha chiuso il vero me in una gabbia. Se dovessi crollare chi mi salverà questa volta?

SPAZIO AUTRICE

Ragazze non è il massimo lo so, mi farò perdonare.

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