- sorellona!- Rin, sporca di terra e con delle erbe in mano, corse da Sakura e si nasconse dietro di lei.
Sakura si mise subito im posizione d'attacco - che succede Rin?!- le chiese. Anche A-Uh alzò le teste per vedere cosa stava succedendo.
Rin indicò un puntò in mezzo al bosco, da cui sbucò un monaco - lo sapevo, c'era un demone - disse l'anziano guardando il dragp a due teste.
- cosa volete da Rin- chiese loro Sakura guardandoli male.
Il monaco le puntò contro il proprio bastone - sei tu che rapisci i bambini dai villaggi? -
- no, ora se non ti dispiace vattene, prima che ti dia una lezione - sollevò Rin e la mise in groppa ad A-uh.
- sembri una sacerdotessa, perché vai in giro con un demone. I demoni sono bestie feroci -
- ma davvero- chiese Sakura divertita, per poi cambiare il proprio aspetto in quello semidemoniaco.
- dacci la bambina!- il monaco fece per lanciare un talismano, ma Sakura semplicemente lo bloccò facendo sbucare un masso dal terreno, dopodiché salì sul drago e volò via.
- pensa te, non posso nemmeno godermi una pausa che vengo attaccata da un monaco. Cosa voleva da te Rin?- chiese alla piccola, che stringeva il suo haori. - mi ha chiesto se sono del villaggio qui vicino, e quando gli ho detto di no ha cercato di prendermi - spiegò Rin.
- pf, stupidi monaci -
- torniamo da Jaken, starà morendo di fame - alzò con orgoglio la patata che aveva trovato.
- bravissima, io ho trovato qualche pesce nel fiume li vicino - disse Sakura, cercando con la mano la cesta-...cavolo..-
- hai dimenticato il pesce a terra vero?- chiese Rin.
- si- rispose Sakura sospirando - vabbè ne troverò altro -
A-uh li riportò da Jaken. Il piccolo Kappa stava ancora aspettando il ritorno di Sesshomaru seduto alla base di un albero.
- eccovi finalmente! -
- sta buono, piuttosto potevi cercare qualcosa da mangiare anche tu - gli disse Sakura accarezzando le teste al drago.
- ho trovato dei funghi - rispose lui gracchiando.
- bravo Jaken!- gli disse Rin appoggiando la patata insieme al mucchio di funghi.
Le due andarono nel fiume più vicino per cercare dei pesci e per farsi un bagno, e una volta calata la notte tornarono da Jaken e si misero a mangiare attorno al fuoco.
Sesshomaru non era ancora tornato, e questo infastidiva Jaken e Sakura.
- Jaken, sorellona?-
- si?- risposero i due guardando Rin.
- quando tu e il signor Sesshomaru avrete sconfitto Naraku , cosa farete?- chiese addentando un fungo.
- beh, io sono sicuro che padron Sesshomaru siederà sul trono di demone più forte del mondo, e costruirà un grande impero - disse Jaken mentre giocava con un bastoncino - e io diventerò il suo gran vassallo!- aggiunse. Guardò verso Sakura - chissà, magari se non si stuferà di te o se non sarai morta, siederai al suo fianco sul trono -
Sakura sorrise e si mise a dondolare felice. L'idea di sedere su un trono la allettava non poco.
- nell'impero del signor Sesshomaru ci sarà un posto per me?- chiese Rin, guardandoli mentre si gongolavano nelle loro visioni.
- certo!- rispose Sakura contenta.
- hai intenzione di venirci dietro fino ad allora?- chiese Jaken, e Rin gli puntò il dito contro - certo che si! La sorellona dice che posso venire anche io!- disse scuotendolo.
- beh...dipende da quanto ci metterà il Padron Sesshomaru a costruire il suo impero, potrebbe anche metterci cent'anni, e per allora voi due sarete morte da un bel pezzo , no?...-
Sakura lo fulminò con lo sguardo - non dire queste cose a Rin-
- no! Io e la sorellona ci saremo ancora - disse Rin abbracciando Sakura, accoccolandosi tra le sue braccia - vero sorellona?-
Sakura le accarezzò la testa e le sorrise - certo Rin, saremo insieme a Sesshomaru -
La piccola sorrise e la strinse ancora di più, per poi prendere sonno poco dopo.
" perché mentirle ?" Le chiese Heiwa. "Sappiamo entrambe che tu un giorno diventerai in parte demone, e quindi vivrai più a lungo di Rin "
" è una bambina, non posso dirglielo " rispose Sakura, accarezzando la testa alla piccola.
- senza offesa Sakura, ma credi davvero che Sesshomaru ti vorrà ancora quando il tuo corpo umano inizierà ad invecchiare?- le chiese Jaken.
Sakura gli tirò un sassolino in testa - non facciamoci questi problemi adesso. Preferisco pensare al presente- rispose lei appoggiando la testa contro l'albero e chiudendo gli occhi. Se pensava che un giorno avrebbe dovuto dire addio a Rin, o a Kagome, o a tutti i suoi amici, il cuore iniziava a farle male , e gli occhi le si riempivano di lacrime. Preferiva pensare al presente, a divertirsi e a godersi quei giorni.