▪UN SALTO NEL PASSATO▪ PT1
- devi proprio partire ?- chiese la giovane Izayoi a sua sorella maggiore , Heiwa.
- lo sai che se fosse per me resterei qui...ma devo - ribattè Heiwa mentre finiva di preparare le proprie cose per il viaggio che avrebbe intrapeso il giorno successivo.
Quel giorno aveva compiuto diciotto anni, e la sacerdotessa elementale l'aveva scelta come sua erede. La vecchia sacerdotessa era venuta da loro nel bel mezzo della notte , scortata da degli yokai, e nonostante la centenaria età, si era avvicinata alla loro abitazione con eleganza e emenando un'aura di sicurezza e anche di potere mai viste prima.
Aveva preso da parte Heiwa e le aveva spiegato i motivi per cui aveva scelto lei come sua erede. Tra tutte le donne del mondo, aveva scelto proprio la più irresponsabile, cocciuta, e la più iraconda ragazza che potesse esistere, che viveva nel villaggio più sperduto del Giappone.
Le aveva detto che l'aveva osservata, aveva osservato il suo cuore , e che non si sarebbe potuta tirare indietro. La sua scelta era definitiva.
Esistevano giovani donne che si preparavano da tutta una vita per diventarlo, e scoprire che aveva fatto per nulla era stata una bella fregatura.
La sacerdotessa aveva lasciato a Heiwa un medaglione rosso come il fuoco e il sangue. Quando la ragazza aveva chiesto dov'erano gli altri oggetti degli elementi, la sacerdotessa le aveva detto che doveva meritarseli. Le aveva spiegato che il medaglione era l'unico oggetto che fosse mai stato tramandato, mentre gli altri tre oggetti erano sempre diversi. Il fuoco era l'elemento più facile e difficile da controllare allo stesso tempo, che cresceva insieme al suo portatore. Si adattava ad ogni sacerdotessa , e attraverso quello era possibile apprendere come conquistare gli altri.
Per quel motivo Heiwa sarebbe partita il giorno dopo: per cercare gli altri tre oggetti e diventare cosi la nuova sacerdotessa, nonostante non ne avesse per niente voglia. La cosa che le dava più fastidio è che avrebbe lasciato da sola la sorella Izayoi, più piccola di lei solo di qualche anno. Era anche l'unica ad aver appoggiato Heiwa, ad essere d'accordo con la vecchia sacerdotessa. Il resto del villaggio la considerava troppo irresponsabile per un compito del genere, troppo infantile.
- tranquilla sorellina, partirò all'alba, così non sarai costretta a salutarmi - disse Heiwa sorridendo amaramente. Guardò la sorella negli occhi. Mentre i suoi erano di un grigio tempesta, freddi e vuoti, quelli di Izayoi erano del colore della terra, cosi gentili e amorevoli. L'unica cosa che avevano in comune erano i capelli color ebano.
In quel momento gli occhi di Izayoi si riempirono di lacrime - non voglio che te ne vada...portami con te !-
- è pericoloso !-
- invece ti seguirò !- insistè Izayoi, cocciuta come un mulo.
- ti farai male !-
- so che tu mi proteggerai !-
- tu resterai qui! Ti sposerai e vivrai una vita felice! E la discussione finisce qui!- Heiwa caricò le proprie cose sul carretto che si sarebbe portata dietro e si chiuse nelle proprie stanze. Non capiva perché la sorella non volesse rendersi conto del pericolo che avrebbe corso.
Il loro villaggio era ben nascosto, e quindi al sicuro dai demoni maggiori, perciò era al sicuro. O cosi credeva.Si alzò di scatto, svegliata dalle grida degli abitanti e dall'odore di bruciato. Il suo primo pensiero fu di proteggere Izayoi.
Heiwa afferrò la spada che teneva nell'armadio e corse nella stanza della sorella. Non la trovò, e il panico la assalì come un'onda contro gli scogli.
- IZAYOI- iniziò a gridare a pieni polmoni per tutta casa, ma ovunque andasse trovava solo i corpi della servitù a terra ricoperti dal loro stesso sangue.
- IZAYOI - uscì di casa , e l'unica cosa che riusciva a vedere erano le fiamme che divoravano il villaggio.
Gli abitanti scappavano impauriti, alla ricerca di un rifugio.
- come hanno fatto a trovarci?!- gridò uno dei soldati, venendo ucciso subito dopo da coloro che avevano generato tutto quel caos.
Erano in tre, più un piccolo bambino dai capelli argentati. Erano due uomini e una donna, la quale teneva il bambino per mano dietro di sé. Avevano tutti quanti i capelli argentati, gli occhi color ambra e dei segni sulle guance. Nei loro volti c'era l'indifferenza più totale, tranne in uno, che teneva il corpo privo di sensi di Izayoi in spalla.
- Inuyasha cosa vuoi fare di quella ragazza?- chiese l'altro uomo.
- Insomma fratellino, è una bella donna , potrebbe essere una sposa perfetta - rispose quello che si chiamava Inuyasha.
- è umana - disse la femmina con fare disgustato.
- e allora? Una femmina è sempre una femmina -
Pervasa da un senso di nausea e rabbia, Heiwa si lanciò contro di loro, scavalcando le fiamme senza sentirne il calore sulla pelle - lasciatela andare !- gridò attaccando Inuyasha con un fendente.
Il demone arretrò sorpreso e lasciò cadere Izayoi a terra- ne abbiamo lasciata indietro una ?- chiese basito.
- una sacerdotessa - disse la femmina guardandola dall'alto al basso.
- lasciate stare mia sorella e questo villaggio! - gridò Heiwa mentre, senza che se ne accorgesse, il grigio dei suoi occhi veniva inghiottito dal rosso, cosi come la sclera. Sulla sua guancia destra apparve un segno simile a quello dei demoni che aveva davanti.
- una sacerdotessa elementale - disse Inuyasha divertito - interessante !-
- Inukimi, tu e Sesshomaru potete andare , non ci metteremo molto - disse l'uomo.
- okay Inunotaisho - disse Inukimi mentre si girava e se ne andava con dietro il bambino di nome Sesshomaru.
Heiwa tremava , ma non voleva darlo a vedere. Doveva proteggere i pochi abitanti rimasti - non vi lascerò andare impuniti !-
Attaccò Inunotaisho, il quale schivò facilmente il colpo. Dalla spada però si sprigionò un fendente di fiamme, che lo colpì in pieno, distruggendo l'armatura che gli copriva il petto.
Dopodiché iniziò la lotta vera e propria tra i due. Nonostante Heiwa fosse ferita e sanguinasse, non voleva fermarsi. Doveva tenerlo lontano da Izayoi.
- fermati, sei ferita insomma. Sei davvero patetica - la prese in giro Inuyasha mentre recuperava il corpo della sorella da terra.
- NON LA DEVI TOCCARE !- riuscì finalmente a colpire Inunotaisho con un affondo allo stomaco, dopodiché si avventò su Inuyasha, lasciandogli uno squarcio che partiva dalla coscia destra e arrivava fino al petto.
Si mise davanti al corpo della sorella con le braccia spalancate e la spada lontana per terra- non...non vi permetterò di toccarla nemmeno con un dito !- sputò molto sangue , ma non voleva cedere.
- ma guardati, sei patetica - le disse Inuyasha mettendole un piede in testa e schiacciandola contro il terreno - ora morirai, e visto che ci hai infastidito, stermineremo il tuo villaggio e beh...vedrò cosa fare di tua sorella- mentre parlava aveva continuato a sfregare la suola del suo stivale sulla sua testa, facendo sempre più pressione.
Inunotaisho si era fatto da parte , totalemnte disinteressato.
- non....non te lo permetterò!- Heiwa rotolò di lato, si alzò con uno scatto e si aggrappò al demone, e dopodiché diede fuoco ad entrmabi. Inuyasha, nonostante fosse un demone superiore, non era comunque del tutto immune alle fiamme come lo era Heiwa, e gridò di dolore, ma non durò a lungo, dato che la si trasformò nella sua forma di demone cane e la bloccò a terra con una zampa. Teneva le fauci aperte sopra di lei.
Heiwa aveva paura, ma non voleva ancora cedere. Voleva lottare fino alla fine.
- fermi! Vi prego lasciatela stare !- Izayoi si era alzata e aveva afferrato la spada della sorella. Stava piangendo e tremava, ma nonostante ciò restava dritta con la spada puntata davani a Inunotaisho - verrò con voi! Ma lasciatela andare ! Domani sarebbe dovuta partire... e sarebbe diventata più forte per poter tenere testa ai demoni come voi !-
Guardò Inunotaisho negli occhi , sperando di scorgere un improbabile barlume si umanità.
- I...Izayoi....scappa !- la incitò Heiwa sputando altro sangue.
- non abbiamo mai dato fastidio a nessuno! Vi prego...andatevene...- continuò la ragazza piangendo- lasciate andare mia sorella...vi prego...-
Inuyasha rivolse il suo muso canino verso il fratello, chiedendogli perché non l'aveva ancora uccisa.
- andiamocene Inuyasha - disse Inunotaisho, stordendo Izayoi e mettendosela in spalla. Si rivolse a Heiwa - ti lasciamo vivere , per ora. Diventerai un avversario interessante -
Inuyasha con riluttanza tornò nella sua forma umanoide e sbuffò - e l'umana? -
- sei tu che volevi un animaletto, prenditela tu - scaricò Izayoi e se ne andò.
- i...izayoi...- gracchiò Heiwa, allungando la mano verso la sorella.
- mio fratello vuole tenerti in vita per qualche oscuro motivo...tranquilla, non mi occuperò io di tua sorella- le tirò un calcio , facendole perdere i sensi, dopodiché raggiunse il fratello, lasciando il villaggio ormai distrutto dalle fiamme.///////////////////////////////////////////
Perché hanno attaccato il villaggio? Perché hanno lasciato vivere Heiwa? Tutto questo nel prossimo capitoloooo
Pensavo sarebbe stato interessante un Heiwa arc
Anche perché volevo scrivere la storia d'amore tra Taisho e IzayoiSakura va in pausa per un pò
Perdonate il disegno fatto in copertina in 10 minuti
Il crossover con Harry Potter tornerà quando avrò tempo
Perché ho i piedi in 4 ff diverse
