CAPITOLO 7
«Questa qua è la Scatola» disse Alby, indicando l'ascensore dove lei si era trovata il giorno prima «porta provviste una volta a settimana e un novellino una volta al mese. Non sappiamo da dove arrivi, né come faccia a salire fino qui, sappiamo solo che non tornerà giù finché non sarà completamente vuota. Ci arrivi, Fagio?»
Meredith annuì silenziosa, non avendo alcuna intenzione di irritare lo scorbutico ragazzo. In realtà avrebbe dovuto essere Nick a mostrarle la Radura, ma purtroppo, essendo il leader ed avendo molte altre responsabilità, ne era stato impossibilitato ed aveva affidato il compito ad Alby, con grande disappunto di entrambi.
«Bene così. Proseguiamo, allora.» Alby iniziò ad incamminarsi verso un edificio rosseggiante, ancora in fase di costruzione. Lo indicò, puntandogli un dito contro. «Quello lì è il Macello, dove passerai il pomeriggio a squartare maialini e vitelli con quel pive di Winston!»
Squartare maialini? Era di questo che parlava Newt?
Il suo viso si contrasse inevitabilmente in una smorfia disgustata, immaginandosi a tagliuzzare le viscide budella di quelle povere bestiole. Probabilmente nell'eseguire quell'espressione rivoltata, Meredith dovette aver involontariamente emesso un qualche gemito nauseato, poiché il ragazzo voltò di scatto il capo nella sua direzione.
«Si, Fagio. Quella è roba forte, bisogna essere duri di stomaco per fare gli Squartatori!» annuì Alby con uno sbuffo come seccato. «Ma non perdiamo tempo con questa fuffa, andiamo avanti!»
Meredith si strinse nelle spalle, continuando ad ascoltare i suoi discorsi e cercando di non immaginarsi con le mani affondate nel ventre squarciato di qualche povero animale.
«La nostra Radura è divisa in quattro sezioni» proseguì Alby, alzando le dita per tenere il conto «il Macello, gli Orti, il Casolare e le Faccemorte. Ci arrivi?»
Si limitò ad annuire, continuando a mantenere il suo rigido silenzio, nonostante morisse dalla voglia di esporre le tante domande che le turbinavano in testa.
«Gli Orti, dove ci coltiviamo il raccolto.» Alby indicò uno spiazzo di vasti terreni dove una decina di braccianti era impegnata nei lavori agricoli. «Il Casolare, a cui aggiungiamo pezzi ogni volta che ci arrivano rifornimenti ed attrezzature varie! Bene così?»
Meredith annuì nuovamente.
«Infine ci sono le Faccemorte, il nostro cimitero, nascosto tra gli alberi.» concluse il ragazzo, alludendo al folto boschetto, posto nel punto di incontro tra due dei muri che racchiudevano la Radura. «Fortunatamente le tombe sono poche.»
Un brivido agghiacciante le percorse tutta la spina dorsale, scorrendo nel suo midollo come un virus letale. Cimitero? Perché degli adolescenti dovevano possedere un cimitero?
Meredith deglutì rumorosamente, la paura strisciante che divorava i suoi visceri, infida e maligna.Quasi sobbalzò, quando Alby la richiamò al presente a gran voce.
«Allora, Fagio, nei giorni che seguiranno ti rimboccherai le maniche ed inizierai a lavorare per i nostri Intendenti, così scopriremo dove le tue manine potranno rendersi utili!» disse, passandosi una mano tra i corti capelli scuri. «Spalatori... Cuochi... Scavatori... Si vedrà, pive. Ci arrivi?»
«Si, d'accordo.» fece Meredith, parlando per la prima volta dopo interi minuti passati in silenzio.
Alby assunse un'espressione soddisfatta, per poi riprendere la sua solita aria seria ed autoritaria.
«Adesso apri bene le orecchie, pivellina» il ragazzo fece cenno agli alti muri in pietra, dove le ingenti porte, finalmente aperte, davano sui larghi corridoi del Labirinto «qua abbiamo una sola regola: mai attraversare quei muri!»
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SACRIFICE ⇀ fanfiction tmr
Fanficstatus / IN PROGRESS INFO: ❝ se dovessi chiedervi: "cos'è un sacrificio", voi come rispondereste? Bè, ovviamente direste che un sacrificio è un atto estremo conseguito da qualcuno - o qualcosa - per un bene superiore. Semplice, oserete dire, quas...