27.

268 10 8
                                    

*Ashley's pov*

Thomas e Rebeka se n'erano andati già da qualche minuto quando riuscimmo finalmente a far partire la Berga. Cioè Jorge e Jackson ci riuscirono.
"Dobbiamo andare!" urlò Jackson
"Non andiamo senza di loro!" ordinai io in risposta. Guardai di nuovo verso le strutture della wckd ma dei miei amici Messina traccia. Mi rimise il fucile in spalla e feci per scendere. Jackson mi fermò per un braccio.
"Che stai facendo?" chiese preoccupato guardandomi dritto negli occhi.
"Vado a cercarli" risposi semplicemente io.
"Non puoi! Manca poco perché quel posto salti in aria! Potresti rimanere..."
"Non posso perdere anche loro!" lo interruppi quasi gridando, attirando l'attenzione degli altri.
"Vengo con te" disse Brenda. Mi stupì quel gesto. La avevo sempre trattata malissimo, come lei aveva fatto con me, ed ora era disposta ad aiutarmi. Le sorrisi debolmente per poi andare il più lontano possibile dalle porte del jet.
"Quindi che facciamo? Saltiamo?" Chiese Brenda venendomi accanto.
"L'ho già fatto prima" confermai io. Lei mi guardò storto prima che entrambe scattassimo in avanti e saltassimo. Per diversi secondi restammo con i piedi nel vuoto, per poi atterrare rovinosamente a terra. Mi rialzai quasi subito e aiutai la mia 'amica' a fare lo stesso, per poi metterci in cerca di Thomas e Rebeka.
Camminavamo e a volte correvamo per i corridoi della WCKD ma niente, finché non sentimmo un tonfo. Scambiai un'occhiata con Brenda ed entrambe alzammo le armi e ci avvicinammo lentamente nella direzione del rumore. Dava su una specie di laboratorio, con scrivanie e sgabelli, alcune luci erano rotte, ma riuscimmo a riconoscere la figura di qualcuno in piedi. Attraversammo la porta in fretta e riconobbi la figura. Mio padre. Era con Rebeka. Gli puntai l'arma contro senza battere ciglio e guardai il resto della stanza. Thomas era accasciato ai piedi di una delle scrivanie accanto a noi, la mia amica era in piedi accanto a lui, con la pistola puntata verso Janson. All'inizio fui sollevata di sapere che era ancora vivo, poi però notai che si teneva una mano sul fianco e aveva la maglietta coperta di sangue. Nel vederlo così temetti il peggio per un istante, un veloce attimo in cui sentii gli occhi pizzicare e le mani tremare, ma poi spostai di nuovo lo sguardo su mio padre e serrai la stretta sulla pistola.
"Hai perso" dissi semplicemente io avanzando di un altro passo "Abbiamo distrutto tutto quello che c'era qui, la WCKD non esiste più"
Lui rise.
"Arrenditi" ordinai io a denti stretti.
"Forse hai ragione e morirò comunque, ma posso sempre uccidere lui" disse alzando la pistola e puntandola contro Thomas "Sai, è diventata una questione piuttosto personale"
"Allora vediamo chi è più veloce a premere il grilletto" proposi io stringendo ancora di più la pistola.
"Avresti davvero il coraggio di sparare a tuo padre?" chiese lui con voce roca, e con uno sguardo vicino alla pazzia "Almeno guardami negli occhi se devi farlo"
Notai in quel momento che non lo stavo guardando. Alzai lo sguardo e incrociai i suoi occhi freddi che tanto odiavo.
"Lo farei... lo farò" risposi io "Per mio figlio, per Kat, Minho, Newt, Chuck, Winston, Frypan, Alby, tutti i Radurai e tutte le persone che sono morte o hanno sofferto per colpa tua e della WCKD"
Lui sorrise ma per un attimo scorsi un lampo di paura che attraversava i suoi occhi. Sapeva che l'avrei ucciso.
"Fallo" sussurrò Rebeka accanto a me. Mi preparai a sparare ma Janson alzò la pistola nella mia direzione così premetti subito il grilletto. Vidi soltanto i suoi occhi, scuri e ridotti a due fessure, mentre la vita gli scorreva via. Proprio come lui aveva chiesto, in modo che fosse consapevole che quella era la mia vendetta, per tutti quelli che avevo perso o che avevano sofferto per causa sua. Volevo che fosse consapevole che sua figlia lo ha ucciso. Mi diressi verso Thomas prima di sentire un tonfo dietro di me. Mi girai di scatto e vidi Brenda a terra tremante mentre il sangue si faceva strada dalla pallottola nel suo fianco fino al pavimento. Non aveva sparato a me, ovvio, aveva sparato a lei. Lasciai cadere la pistola a terra e mi inginocchiai accanto a lei. Iniziava ad uscirle sangue dalla bocca. Il proiettile era molto in profondità ed era vicino al cuore, anche se avessi provato a trascinarla fino alla Berga non ci sarebbe arrivata. E lei lo sapeva, però sorrise debolmente.
"Non mi sarei mai aspettata..." disse per poi tossire ripetutamente "Non mi sarei mai aspettata di morire di fianco a te"
Sorrisi debolmente mentre gli occhi si velavano di lacrime.
"Andiamo, lo sai che mi sei sempre piaciuta in realtà" risposi io scostandole i capelli dalla faccia e facendo pressione sulla ferita. Lei rise debolmente e mi strinse la mano. Quel contatto mi fece rabbrividire e scese una prima lacrima. Non credevo che ne avessi ancora da piangere.
"Già, facevi la stronza perché sapevi che potevo benissimo rubarti il ragazzo" ribattè lei ironica.
"Come se tu non fossi stata stronza con me" dissi stringendole la mano ancora e sforzandomi di sorridere. All'improvviso mi sentii profondamente in colpa per tutto quello che avevamo fatto l'una contro l'altra.
"Dite a Jorge" iniziò lei per poi tossire nuovamente. Mi ricordai solo in quel momento dell'uomo che ci stava aspettando. Come glielo dirò? Come gli dirò che lei è morta? "Che è un padre per me, e che gli voglio bene"
Annuii violentemente e Brenda mi strinse la mano un'ultima volta prima di emettere l'ultimo fiato e lasciarla andare. Vidi la luce nei suoi occhi spegnersi mentre roteavano guardando il soffitto. Le chiusi gli occhi e la appoggiai al pavimento. In quel momento anche Rebe stava piangendo, ma esattamente come me, era determinata ad andare avanti, sapendo che finalmente, dopo anni, avevamo una possibilità.
"Addio" sussurrai prima di girarmi e precipitarmi verso Thomas. Non aveva una bella cera, anzi. Era bianco e completamente sudato. Il sangue non si stava fermando, così mi accucciai accanto a lui e premetto sulla ferita. Gli presi il viso con la mano libera e lo costrinsi a guardarmi negli occhi.
"Dobbiamo andare ora" dissi dolcemente mentre lui socchiudeva gli occhi e annuiva "Devi restare sveglio adesso, capito? Fallo per me, ti prego. Sei tutto quello che mi resta"
Lui riaprì gli occhi, cosa che fu visibilmente un sacrificio, e lo aiutai ad alzarsi. Mancavano pochi metri alla salvezza. Dovevamo solo resistere. Misi un braccio di Thomas attorno alle mie spalle e iniziai a camminare velocemente. Non avevo intenzione di veder morire anche lui, ne lui ne nessun altro. Avevamo sofferto abbastanza e il mio cervello non accettava di perdere qualcun altro.

Maze Runner || IS THIS THE END?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora