26.

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*Rebeka's pov*

Non avevo più tempo per piangermi addosso.
Ashley aveva ragione: Newt non l'avrebbe voluto.
Mi misi al collo il ciondolo che mi aveva dato prima di morire, guardando verso il cielo scuro sopra di noi.
"Dobbiamo andare da Teresa" dissi ad un certo punto stringendo con una mano la collana.
"Vengo con te, rimanete alla Berga voi" rispose Thomas affiancandomi e facendo cenno agli altri di andare avanti.
Iniziammo a correre, diretti verso l'interno del Quartier Generale, dove eravamo sicuri di trovare la ragazza.
Esattamente come previsto riuscimmo a scorgerla in lontananza, mentre si avviava verso uno dei laboratori, affiancata da Ava Paige.
Non facemmo neanche in tempo ad avvicinarci che le due si girarono, riconoscendoci all'istante.
"Rebeka... Thomas... siete venuti alla fine" mormorò Teresa abbassando lo sguardo.
"Hai detto che avremmo potuto salvarlo. Newt. Sarebbe potuto essere ancora con noi. È vero?" chiese Thomas con le lacrime agli occhi, lasciandomi senza parole.
"È il vostro sangue. Lui non era immune, a differenza vostra. Avete qualcosa dentro di voi che non riusciamo a spiegarci, e quel qualcosa può essere la Cura definitiva" rispose la donna incrociando le braccia.
"Io-" fece per dire Teresa avvicinandosi a noi, poco prima di essere interrotta da uno sparo alle nostre spalle.
Istintivamente mi portai una mano al petto, ma niente.
Non ero io ad essere stata colpita.
Era Ava Paige stessa la vittima.
La donna era a terra, in una pozza di sangue che le partiva dalla schiena.
"Chi?" sussurrai girandomi il più lentamente possibile, ritrovandomi faccia a faccia con Janson, che aveva ancora la pistola fumante in mano.
"Venite con me ora" disse a denti stretti avvicinandosi a noi a passo svelto.
Thomas fu il primo a reagire, mi spinse alle sue spalle con un braccio mentre con l'altro faceva cenno verso Teresa.
"Via!" esclamò alzando il fucile.
Non potei fare altro che prendere il braccio della ragazza accanto a me e iniziare a correre.
Mi immobilizzai però dietro a un tavolo rovesciato, sollevando la pistola e puntandola verso Janson.
Sparai un colpo, che però colpì il suolo a pochi centimetri di distanza dai suoi piedi. Ero troppo lontana.
"Thomas corri!" gridai alzandomi di nuovo in piedi e raggiungendo Teresa, che in tutto questo era rimasta immobile, terrorizzata da tutto quello che le stava accadendo intorno.
Il ragazzo si girò di scatto verso di noi, e prima che potesse puntare la pistola verso l'uomo partì un colpo.
Dovetti chiudermi gli occhi, ma ebbi abbastanza tempo per vedere il moro accasciarsi a terra con una mano intenta a premersi il fianco.
Sollevai la pistola e feci cenno alla ragazza di iniziare a correre, cosa che fece immediatamente.
Rimasi sola nella stanza con Janson e Thomas, ferito e a terra.
Sparai un altro colpo, che questa volta finì proprio sulla spalla dell'uomo, facendolo ululare dal dolore. Mi precipitai accanto al ragazzo e lo sollevai per il braccio.
Ero pronta a scattare verso la direzione che avevo indicato a Teresa, ma realizzai che Janson non avrebbe aspettato molto prima di riprendere l'arma e premere il grilletto contro di noi.
Proprio mentre pensavo questo la ragazza che avevo mandato via poco prima era di nuovo con noi, intenta a sollevare il ragazzo dal lato opposto al mio.
Così iniziammo a correre nella prima direzione che riuscimmo a prendere, arrivando a una lunga rampa di scale in cemento, che ci avrebbero portato sul tetto.
"Va a cercare qualcosa che ci possa aiutare con lui. Qualsiasi cosa!" esclamai alla ragazza prendendo tutto il peso di Thomas da sola. Teresa annuì, prima di sparire tra i corridoi, dove c'era Janson.
Mi girai nuovamente verso il ragazzo, e solo in quel momento notai come la sua carnagione fosse diventata pallida e il suo volto sudato.
"Cambio di programma, andiamo a cercare aiuto" mormorai sorridendo leggermente prima di riportarlo all'interno.
La Berga non sarebbe arrivata prima di diverse decine di minuti, e sicuramente a lui non avrebbe fatto bene perdere così tanto sangue.
Arrivammo in un laboratorio, eravamo immobili sulla soglia, c'erano bendaggi e alcune siringhe, a quanto pare Teresa era andata a cercare aiuto dove sapeva di trovarlo per certo, ma non potevamo cercarla, il tempo stringeva.
Una volta entrati nella stanza sentimmo una scrivania rovesciarsi sonoramente. Mi girai di scatto.
Davanti a noi, c'era Janson. La pistola puntata verso di noi.
Era tardi per tornare indietro.

Maze Runner || IS THIS THE END?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora